
L’International Boxing Association (IBA) ha tenuto una conferenza stampa lunedì per rispondere alle critiche del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) riguardo ai test di genere che hanno portato alla squalifica di due pugili controversi. La polemica riguarda le decisioni dell’IBA di escludere Lin Yu-Ting di Taiwan e Imane Khelif dell’Algeria dai Campionati mondiali di pugilato femminile del 2023.
Nel 2023, l’IBA, sotto la guida del presidente Umar Kremlev, ha annunciato che Lin Yu-Ting e Imane Khelif sono stati esclusi dalla competizione a causa dei risultati dei test di DNA, che hanno rivelato che entrambe le atlete avevano cromosomi XY, tipici del sesso maschile. Kremlev aveva dichiarato che queste atlete stavano cercando di ingannare le loro colleghe fingendosi donne. Tuttavia, nonostante questa decisione e i risultati dei test, il CIO ha ignorato le conclusioni dell’IBA e ha permesso a Khelif e Lin di partecipare alle Olimpiadi di Parigi del 2024. Il CIO ha definito i test dell’IBA “illegittimi” e ha messo in dubbio la loro “credibilità”.
Durante la conferenza stampa, l’IBA ha difeso con fermezza le proprie decisioni, sottolineando che i test erano stati condotti da un laboratorio indipendente di Istanbul. L’IBA ha spiegato che entrambi i pugili erano stati informati per iscritto dei risultati e avevano avuto l’opportunità di presentare ricorso. Lin Yu-Ting non fece ricorso, mentre Imane Khelif, pur avendo inizialmente presentato un ricorso, ritirò rapidamente la richiesta, chiudendo così il caso.
Il dott. Ioannis Filippatos, ex presidente del comitato medico dell’IBA e ginecologo/ostetrico con tre decenni di esperienza, ha offerto la sua testimonianza come esperto. “La medicina è conoscenza, non opinione”, ha dichiarato Filippatos. “Un passaporto può darci l’opportunità di essere uomini, ma la natura e il mondo biologico non cambiano.” Filippatos ha confermato che i risultati dei test di genere indicano chiaramente che Khelif e Lin sono maschi, sostenendo che “il risultato medico, il risultato del sangue, sembra dire ai laboratori che questo pugile è maschio”.
Nonostante le polemiche, Khelif ha assicurato almeno una medaglia di bronzo alle Olimpiadi e potrebbe puntare all’oro se vincerà contro Janjaem Suwannapheng della Thailandia. Sia Khelif che Lin Yu-Ting hanno già conquistato medaglie garantite dopo aver ottenuto vittorie complete su avversarie donne.
La risposta del CIO e l’attuale controversia sui test di genere hanno sollevato un acceso dibattito sulle norme di inclusività e giustizia nelle competizioni sportive. La difesa dell’IBA cerca di ristabilire la legittimità delle proprie decisioni e di chiarire la propria posizione sull’integrità dei test di genere.