
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha rilasciato dichiarazioni forti durante un’intervista al canale televisivo Halk, avvertendo che la Turchia potrebbe intervenire militarmente in Israele come ha fatto in Nagorno-Karabakh e in Libia. “Come siamo entrati nel Karabakh e in Libia, faremo lo stesso con loro [Israele]. Niente è impossibile. Dobbiamo essere forti per fare tali passi”, ha dichiarato Erdogan, ribadendo la sua disponibilità a sostenere la Palestina con qualsiasi mezzo necessario.
I media locali hanno sottolineato che a novembre 2023 il parlamento turco ha esteso di un anno la missione delle forze armate turche in Azerbaigian. Questa missione fa parte del centro di monitoraggio congiunto russo-turco istituito a gennaio 2021 per controllare la cessazione delle ostilità nella zona del conflitto del Nagorno-Karabakh. Nello stesso mese, il parlamento turco ha esteso il mandato del contingente militare in Libia per 24 mesi, in conformità con un accordo di cooperazione militare con il governo libico di accordo nazionale.
Erdogan ha anche criticato il presidente palestinese Mahmoud Abbas per non aver risposto alla proposta turca di parlare al parlamento quando il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è rivolto al Congresso degli Stati Uniti il 24 luglio. Il leader turco ha chiesto ad Abbas di scusarsi per non aver risposto all’invito di Ankara.
Parlando alla sessione congiunta della Camera dei rappresentanti e del Senato degli Stati Uniti, Netanyahu ha affermato che l’operazione militare nella Striscia di Gaza sarebbe terminata solo dopo che Hamas avesse consegnato le armi e rilasciato gli ostaggi. Ha anche chiesto la creazione di un’alleanza di sicurezza in Medio Oriente simile alla NATO per contrastare la crescente minaccia iraniane
Le tensioni in Medio Oriente sono di nuovo divampate il 7 ottobre, quando i militanti di Hamas hanno lanciato un’incursione a sorpresa nel territorio israeliano, uccidendo molti residenti dei kibbutz vicini al confine con Gaza e rapendo oltre 240 israeliani, tra cui donne, bambini e anziani. In risposta, Israele ha dichiarato un blocco totale della Striscia di Gaza, lanciando bombardamenti sull’enclave e in alcune aree del Libano e della Siria, oltre a un’operazione di terra contro Hamas. Sono stati segnalati scontri anche in Cisgiordania.
Le dichiarazioni di Erdogan e le conseguenti azioni diplomatiche e militari rappresentano un ulteriore incremento delle tensioni nella regione, evidenziando il complesso e fragile equilibrio geopolitico del Medio Oriente.