
(AGENPARL) – mar 16 luglio 2024 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 16 luglio 2024
COMUNICATO STAMPA
CAPORALATO E LAVORO IN NERO
CONTROLLI A TUTTO CAMPO DEI CARABINIERI
Nell’ambito del piano nazionale della lotta al lavoro sommerso disposto a livello centrale, i
Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo, in sinergia con i colleghi dell’Arma
territoriale e dell’9° Nucleo Elicotteri Carabinieri, insieme agli Ispettori Nazionali del Lavoro,
distaccati presso il Dipartimento Generale del Lavoro in Sicilia dalla scorsa estate e da funzionari
ispettivi dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Palermo, hanno controllato diverse aziende
agricole del capoluogo e della provincia.
Il servizio è stato effettuato per contrastare il fenomeno del caporalato e l’abuso del lavoro
sommerso, realtà che attingono dal tessuto produttivo ed economico del Paese, reclutando sul
territorio individui particolarmente suscettibili allo sfruttamento in quanto, spinti ad accettare anche
le peggiori condizioni di lavoro pur di non precludersi la strada verso un regolare permesso di
soggiorno, finanche garantirsi, molto più semplicemente, la mera sopravvivenza in ragione delle
condizioni di estremo bisogno in cui versano.
Interessate dall’attività ispettiva sono state 4 imprese del settore agricolo, tutte risultate irregolari; le
violazioni maggiormente riscontrate sono state la mancata formazione dei lavoratori, l’assenza di
sorveglianza sanitaria, così come la mancata nomina del responsabile della sicurezza.
In sede di ispezione è stata accertata anche la presenza di 14 lavoratori irregolari o in nero su un
totale di 16 controllati, di cui anche 4 minori extracomunitari senza ancora il permesso di
soggiorno.
Sono state elevate sanzioni amministrative per quasi 100.000 euro.
In tutti i casi si è provveduto nei confronti degli imprenditori titolari delle aziende, anche a
comminare il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, impedendo, così, alle
ditte, di continuare a lavorare in circostanze di illegalità riguardanti le posizioni lavorative dei
propri dipendenti.