
(AGENPARL) – lun 15 luglio 2024 *Professioni, Cataldi (Ungdcec): “Serve cambiamento reale, nuove
normative su governance aziendale impongono cambio di passo”*
/A Roma il XVIII Forum dei giovani commercialisti/
“Abbiamo la consapevolezza di dover cambiare. Iniziamo confrontandoci
con imprese e istituzioni, per dare un volto sempre più competitivo alla
nostra professione. Commercialisti sempre più preparati in grado di
vincere le nuove sfide del mercato. Il commercialista è da sempre al
fianco delle imprese sui temi della finanza agevolata e dei processi di
crescita. Oggi, con le nuove normative sulla governance aziendale,
dovremo cambiare le nostre competenze fino a ricoprire il ruolo di
temporary manager per affrontare all’interno dei cda delle aziende le
diverse fasi di crescita. La politica ha un ruolo determinante per
questo cambiamento culturale: chiediamo che lo agevoli con tutti gli
strumenti possibili premiando le imprese virtuose”. Sono le parole di
Francesco Cataldi, presidente dell’Ungdcec, nel corso del XVIII Forum
nazionale “CambiaMenti” promosso dall’Unione nazionale dei giovani
dottori commercialisti ed esperti contabili, in collaborazione con la
Fondazione Centro Studi Ungdcec e Iuya e la partecipazione di Giovani
Imprenditori Confindustria e Ance Giovani, svoltosi a Roma presso il
Carpegna Palace hotel.
Così *Roberto Gennari*, consigliere dell’Ungdcec: “Abbiamo voluto
mettere insieme i tre interlocutori fondamentali nel mondo della finanza
agevolata: i commercialisti, le istituzioni e il mondo imprenditoriale.
Lavorare insieme, sulla programmazione delle misure e delle risorse,
sarà essenziale per essere maggiormente efficaci. La Finanza Agevolata è
a tutti gli effetti una specializzazione, che richiede studio,
esperienza e una conoscenza approfondita delle norme vigenti”.
Secondo *Carolina Rumboldt*, consigliera dell’Ungdcec, “occorre attuare
un cambiamento culturale che non si limiti solo alla gestione del
rischio e quindi orientata alla struttura interna, ma che abbia il
coraggio di andare oltre coinvolgendo tutti. Si deve partire proprio
dalla necessità di saper trasformare l’obbligatorietà in opportunità,
comprenderne l’importanza e soprattutto non considerarlo solo un costo.
Oggi più che mai è importante che noi giovani partecipiamo al dibattito
pubblico ed al confronto con le istituzioni”.
Parlando di specializzazioni, secondo *Roberto Bonomo*, consigliere
dell’Ungdcec, “quello dei manager a tempo è un modello che risponde a
più esigenze: quelle delle aziende che cercano competenze di livello da
inserire nei loro team e quelle dei professionisti che, cercano un modo
diverso di mettere a disposizione le proprie competenze. Crediamo
nell’introduzione di un meccanismo che incentivi il conferimento di
incarichi di Temporary Management a soggetti qualificati come i
Commercialisti e intendiamo lavorare ad una proposta di legge a tutela
delle imprese, degli investitori e dell’intero sistema Paese”.
La risposta della politica alla sollecitazione del presidente Cataldi è
stata espressa da Antonio Misiani, vicepresidente della commissione
Bilancio al Senato: “Stiamo attraversando una fase di profonde
trasformazioni. Pensiamo all’impatto della transizione ecologica e
digitale su famiglie e imprese. I commercialisti devono ripensare la
loro vocazione con una specializzazione crescente e la capacità di
essere ancora più vicini alle imprese. La politica deve fare la sua
parte ripensando gli strumenti per favorire gli strumenti per la
crescita delle pmi. La finanza agevolata è un nodo cruciale”.
L’impegno del governo per imprese e professioni è stato evidenziato da
Paola Ambrogio(Commissione Bilancio a Palazzo Madama): “Il ruolo del