
(AGENPARL) – gio 11 luglio 2024 Delegazione Ausl Romagna a Siviglia per una visita-studio nell’ambito
del progetto europeo “Circe”
Nelle scorse settimane una delegazione multiprofessionale dell’Ausl Romagna si è
recata a Siviglia, in Spagna, per una visita-studio presso il Servicio Andaluz de
Salud.
Circa un anno fa l’Ausl Romagna era stata infatti selezionata nel progetto europeo
‘Circe’ per l’implementazione di una best practice sulle cure primarie, denominata
“Integrated care for complex chronic patients in Andalusia (Spain): Personalised
care action plans”.
“Il progetto CIRCE – spiegano i referenti per l’Ausl Romagna – è una Joint Action,
ovvero una tipologia di progettualità europea basata sullo scambio di buone
pratiche in ambito sanitario. La nostra Ausl è stata coinvolta per lo sviluppo di
quanto già sperimentato in Andalusia, che ha come obiettivo la presa in carico
omnicomprensiva del paziente con malattie croniche (in particolare con diabete,
scompenso cardiaco e BPCO) per raggiungere un miglioramento della qualità della
vita del paziente nel suo complesso ed una parallela riduzione del ricorso alle
strutture sanitarie. L’approccio multiprofessionale al paziente è elemento
fondamentale del lavoro (sono coinvolti medici, infermieri, case manager,
farmacisti, assistenti sociali, medici di famiglia) e prevede un coinvolgimento
proattivo del paziente stesso e dei suoi caregiver.”
La visita ha coinvolto un gruppo costituito da nove professionisti dell’AUSL
Romagna che dovranno contribuire alla realizzazione del progetto CIRCE nel
territorio romagnolo: Giuseppe Benati, Referente scientifico del progetto e Direttore
del Dipartimento Cure primarie di Forlì Cesena; Martina Farina, Collaboratore
Amministrativo Settore Statistico e Referente amministrativo del progetto, Unità
Operativa Ricerca Valutativa e policy dei servizi sanitari; Paolo Turri, Dirigente
Medico del Dipartimento Cure Primarie Forlì Cesena; Daniela Zavalloni –
Farmacista Assistenza Farmaceutica Territoriale, Ambito Forlì Cesena; Marco
Senni, Dirigente delle professioni sanitarie, Direzione Infermieristica e Tecnica di
Cesena; Fabrizio Bazzocchi, Direttore della Unità Operativa Home care e
Tecnologie Domiciliari; Laura Monsellato, Infermiera Servizio infermieristico
Domiciliare, Dipartimento Cure Primarie Rimini; Chiara Pia Turco Infermiera
Servizio Infermieristico Domiciliare, Dipartimento Cure primarie Rimini; Lucia
Mordenti, medico di medicina generale, Forlì.
“La visita – spiegano i partecipanti ha portato ad un confronto molto costruttivo con
i colleghi spagnoli, fondamentale per la comprensione della buona pratica oggetto
del progetto e per far emergere le criticità che tali pratiche potrebbero riscontrare
nella loro applicazione al contesto italiano e romagnolo, nello specifico. Essa è
seguita ad una serie di incontri online, avvenuti nei mesi scorsi con i colleghi
spagnoli, sempre disponibili nel chiarire i principi e le procedure oggetto del
progetto., che ha riscosso successo nel contesto sanitario spagnolo tanto da
essere divenuto oggetto di interesse di un cospicuo finanziamento europeo, con
l’obiettivo di una più ampia possibile esportazione delle buone pratiche individuate.”
“Sono emersi – proseguono – diversi punti in comune con la sanità spagnola e in
particolare con la gestione dei pazienti cronici (ad esempio le scale utilizzate per la
valutazione, l’approccio alla cura integrato e multidisciplinare), ma anche alcune
differenze significative. E’ stata un’occasione per discutere di tali criticità e trovare
assieme ai professionisti spagnoli le possibili soluzioni, in modo da rendere
applicabile il progetto anche al nostro contesto. La nostra Ausl è stata la prima, tra
tutti partner italiani ed europei, ad effettuare la visita – studio e per noi è un
onore aver fatto da “apripista”. Ci mettiamo quindi a disposizione dei colleghi delle
altre Aziende italiane (e regionali, in particolare) per fornire un eventuale supporto
sia quanto riguarda gli aspetti scientifici che per l’organizzazione logistica della
visita. Nei prossimi mesi il gruppo di lavoro sarà impegnato nella “disseminazione”
di quanto appreso finora e nel rendere applicabile al contesto romagnolo le
indicazioni ricevute dalla Spagna. “
“La previsione – concludono i referenti dell’Ausl Romagna è di partire con
l’arruolamento dei primi pazienti entro novembre, affinché le buone pratiche
acquisite in via sperimentale possano poi diventare pratica clinica, facendo fare alla
sanità romagnola un salto di qualità nella gestione del paziente cronico complesso.”