
(AGENPARL) – ven 05 luglio 2024 Riconoscimento legislativo dell’ortoterapia in Italia:
questo pomeriggio, alla presenza degli on. Deidda, Lai, Lampis e Ghirra
Coldiretti ha presentato la bozza del disegno di legge per far partire dalla Sardegna
l’iter per l’approvazione della terapia a supporto e integrazione delle cure tradizionali
nel trattamento di persone con disabilità intellettive.
Obiettivi: ridurre al minimo la disabilità e migliorare la partecipazione alla vita sociale
promuovendo la formazione professionale degli operatori
Durante il convegno sono stati presentati i risultati del laboratorio
organizzato dall’associazione La voce delle piante “La cura dell’orto che cura”:
per 4 mesi 14 persone, sotto il monitoraggio di un team di esperti,
hanno svolto attività agricole all’interno dell’azienda “Abitare con il verde” di Paola Cannas
Questo pomeriggio, durante il convegno “La cura dell’orto che cura” organizzato dall’associazione
La voce delle piante a Quartucciu è stato presentato il disegno di legge che dà il via all’iter per il
riconoscimento normativo dell’ortoterapia come disciplina a supporto e integrazione delle cure
tradizionali nel trattamento di persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo come
già avviene per la pet therapy.
La bozza della proposta legislativa prevede oltre alla disciplina dell’ortoterapia, anche quella del
giardinaggio assistito e dei cosiddetti giardini terapeutici regolandone l’attività, individuandone
gli obiettivi e definendone i campi di applicazione. L’ortoterapia, in sinergia con le altre attività, può
essere mirata da una parte alla riabilitazione tecnica, nel senso di ridurre al minimo la disabilità;
dall’altra alla riabilitazione psicosociale col fine di affrontare tutte le problematiche riconducibili
alle inadeguatezze o alle incapacità di relazione e mirata a ottenere una migliore partecipazione
alla vita sociale della persona con fragilità.
Si esplicita la richiesta che questo processo sia sostenuto dal Servizio Sanitario Nazionale e
che parallelamente lo Stato promuova la formazione professionale degli operatori. Sono
dunque fondamentali alcune figure: il terapista dell’orticultura e il team di coordinamento formato
da medici, agronomi, naturalisti, psichiatri, psicologi e terapisti; nella bozza è poi prevista la
necessità che la terapia sia supportata da una programmazione a monte e da un monitoraggio
durante e dopo la terapia, in cui il beneficio per la persona assistita sia dimostrabile e misurabile
in modo da rimodulare gli interventi in caso di necessità. È, infine, prevista la creazione di un
Comitato nazionale che predisponga un regolamento per il riconoscimento e la
regolamentazione delle attività di cura. Il comitato è composto da un rappresentante del
Ministero della salute; dal presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi
e degli odontoiatri; dal presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali;
dal presidente dell’Ordine nazionale degli psicologi o da loro delegati; da un rappresentante di
Coldiretti e da un operatore esperto del settore della disabilità con esperienza specifica di
educatore.
Ad accogliere il disegno di legge presentato da Efisio Perra, dirigente della Federazione
Regionale Coldiretti Sardegna, insieme a Mariafrancesca Serra, responsabile nazionale
Donne Coldiretti, durante il convegno ospitato questo pomeriggio nell’azienda agricola Abitare
con il verde di Paola Cannas, quattro parlamentari della Repubblica appartenenti a differenti
schieramenti politici. Salvatore Deidda (Fdi), Silvio Lai (Pd), Gianni Lampis (Fdi) e Francesca
Ghirra (Avs) hanno riconosciuto la validità della terapia come possibile metodo di cura in sinergia,
alternativo, complementare e integrativo con altri rimedi specifici e garantito l’impegno di portare a
Roma la proposta di legge per avviare l’iter di un riconoscimento legislativo.
I RISULTATI DEL MONITORAGGIO DEL LABORATORIO “LA CURA DELL’ORTO CHE CURA”
All’interno dell’azienda agricola Abitare con il verde si è tenuto per quattro mesi il laboratorio a cura
dell’associazione La voce delle piante e sostenuto dalla Fondazione di Sardegna “La cura
dell’orto che cura”, durante il quale sono state impiegate in attività agricole di vario tipo 14 persone
con disabilità intellettive seguite dalle associazioni Anffas, Passaparola e La casa nell’albero. Lo
psicologo Nicola Mura, con la supervisione dello psichiatra Alessandro Montisci, ha monitorato,
prima, durante e al termine del laboratorio, sulla base degli indicatori elaborati dall’AssIOrt
(associazione italiana ortoterapia) gli effetti della cura del verde.
Impegnati in attività sempre differenti, gli utenti hanno dimostrato un netto miglioramento nelle
variazioni delle relazioni interpersonali rispetto alla fase iniziale e una diminuzione della
quantità del tempo di inattività. In particolare sotto il profilo del funzionamento personale sono
migliorate l’abilità di comunicazione, la capacità di intraprendere nuove e adeguate iniziative e
l’impegno nelle attività lavorative. Sotto il profilo del funzionamento sociale sono migliorati tutti i
seguenti quattro fattori: sviluppo del pensiero di essere utile alla comunità; capacità di
collaborazione nelle attività lavorative; disponibilità all’aiuto al prossimo e una considerazione di se
stessi migliore.
–Ufficio Stampa
Valentina Lo Bianco