
(AGENPARL) – mar 25 giugno 2024 *PESTE SUINA AFRICANA, OCCHI (LEGA): “NEL PIANO DI DEPOPOLAMENTO E’ MANCATO
IL COORDINAMENTO. ASSOCIAZIONI VENATORIE SIANO COINVOLTE NELLE RIUNIONI DEI
GOT”*
BOLOGNA, 25 GIU – “È essenziale mantenere alta la guardia per evitare la
diffusione della Peste Suina Africana (PSA) in altre zone della provincia
di Parma e della Regione”. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega
Emiliano Occhi, che oggi in aula ha presentato un question time per
chiedere conto dell’efficacia del Piano di depopolamento dei cinghiali
adottato il 1° marzo 2024 dal GOT di Parma. Il piano, finalizzato a
contrastare la diffusione della PSA nella provincia, mira a una
significativa riduzione della popolazione di cinghiali per prevenire la
propagazione del virus e proteggere gli stabilimenti suinicoli e di
trasformazione della carne.
Occhi ha espresso preoccupazione per l’esclusione delle associazioni
venatorie dalle riunioni del GOT: “C’è bisogno di un coordinamento efficace
tra il territorio, le polizie provinciali e i GOT. Ho sollecitato più volte
le strutture regionali affinché le associazioni venatorie fossero coinvolte
nelle riunioni del GOT, ma questo non è stato fatto”, ha dichiarato
l’esponente del Carroccio.
Il consigliere ha anche sottolineato la necessità di una circolare
esplicativa per chiarire vari aspetti dell’ultima ordinanza commissariale,
in particolare sull’utilizzo dei cani durante le battute di caccia:
“Occorre precisare diversi punti, in particolare sull’utilizzo dei cani.
C’è stata molta confusione e i GOT avrebbero anche dovuto redigere una
circolare esplicativa da diffondere agli ATC, alle squadre di caccia, alle
polizie provinciali, in modo da arrivare a un protocollo applicativo unico
sul territorio. Questo avrebbe sicuramente aiutato le operazioni di
depopolamento”.
Il leghista ha infine ribadito l’importanza di mantenere alta la guardia
contro la diffusione della PSA: ” Il piano era certamente molto ambizioso,
forse troppo; comunque il dato di 350 capi prelevati in provincia di Parma
dal primo marzo rispetto ai circa 5000 previsti deve far riflettere; forse
anche la PSA ha avuto un ruolo importante nel depopolamento; ma il problema
qual è? È mancato un coordinamento attivo sul territorio tra i diversi
attori coinvolti. Per questo non bisogna abbassare la guardia e non dare
per scontato che la PSA rallenti il suo corso spontaneamente”.
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Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna
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