
(AGENPARL) – mar 25 giugno 2024 COMUNICATO STAMPA DEL 25 GIUGNO 2024
Contro le erbacce il Comune di Oristano interverrà con un piano di diserbo che
preveda anche l’utilizzo di prodotti compatibili con le prescrizioni del Piano di
azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. È la risposta del
Comune al proliferare delle erbe infestanti contro le quali, fino a questo
momento, i metodi meccanici e manuali impiegati non si sono rivelati
sufficienti.
La Giunta Sanna, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedda,
ha dato mandato al dirigente del servizio ambiente di predisporre un
programma di gestione del verde indesiderato in ambito urbano con prodotti
fitosanitari ad azione erbicida. Il piano dovrà tenere conto delle caratteristiche
delle aree di intervento ed in particolar modo delle diverse modalità di
frequentazione da parte della popolazione e in ogni caso nel rispetto della
normativa di settore in relazione alla riduzione dei rischi per la saluta pubblica
e l’ambiente. Per questo motivo si è stabilito di prevedere una classificazione
comunale delle varie aree, al fine di indicare quelle idonee all’impiego dei
prodotti fitosanitari.
“Una nuova strategia di contenimento ed eliminazione delle erbe infestanti, più
efficace e sicura, la chiedono i cittadini e la impone l’eccessiva proliferazione
delle erbacce – spiega il Sindaco Massimiliano Sanna -. La strategia passa
dall’impiego sicuro di prodotti autorizzati dal Ministero della Salute. Ci
concentriamo sulle aree dove le erbacce si moltiplicano e creano un evidente
pericolo per la salute, favorendo la proliferazione di insetti dannosi, ma anche
per il possibile innesco di incendi. Devono essere aree non frequentate dalla
popolazione o frequentate solo saltuariamente dove i prodotti utilizzati
(comunque autorizzati dal Ministero della salute) non creano alcun tipo di
problema all’uomo”.
“Sono state individuate tre aree con diverse specificità dove prevediamo
modalità differenti di intervento – precisa l’Assessore Maria Bonaria Zedda -. In
quelle frequentate dalla popolazione l’utilizzo dei prodotti fitosanitari non sarà
consentito, mentre in quelle dove il passaggio dell’uomo avviene
saltuariamente o non avviene affatto prevediamo l’utilizzo dei prodotti
autorizzati dal Ministero, con frequenza e modalità differenti a seconda della
zona, ma sempre in condizioni di assoluta sicurezza. Il cronoprogramma, con i
tempi e le modalità degli interventi sarà comunicato a breve”.
Nella Zona A, quella maggiormente sensibile, sono ricomprese le aree verdi di
uso pubblico o privato aperte al pubblico in cui il diserbo con prodotti chimici è
vietato. Rientrano in questa tipologia le aree gioco per bambini, gli impianti
sportivi e le aree ricreative, i cortili e le aree verdi all’interno o confinanti con
scuole e asili, parchi e giardini pubblici aperti al pubblico, aree prossime a
strutture sanitarie, orti urbani comunali e aree riservate ai cani.
Nella Zona B sono ricomprese aree dove la modalità di frequentazione si riduce
al semplice transito o saltuariamente alla permanenza e comunque al contatto
non diretto con il terreno. In queste aree il ricorso al diserbo chimico (secondo
formulari autorizzati dal Ministero della Salute) è consentito due volte l’anno
all’interno di una strategia integrata con interventi fisico/meccanici. Sono
inserite le aree cimiteriali, archeologiche, le zone di interesse storico-artistico e
paesaggistico, le aree monumentali e quelle oggetto di potenziale
frequentazione (ad esempio teatri all’aperto e spazi verdi a servizio di musei).
Nella Zona C, infine, il diserbo chimico è consentito sino a quattro volte l’anno
(sempre utilizzando i formulari autorizzati dal Ministero della Salute) all’interno
di una strategia integrata con interventi fisico/meccanici. Sono comprese in
questa tipologia le aree pavimentate delle piazze, i marciapiedi e le zanelle
degli alberi, le piste ciclo-pedonali, i cigli stradali, le aree spartitraffico, il verde
stradale e le sue pertinenze.
La delibera della Giunta Sanna specifica che il programma dovrà tenere conto
della biodiversità, della devitalizzazione endoterapica e di un’adeguata azione