
(AGENPARL) – lun 17 giugno 2024 Comunicato 17/06/2024
Affitti alle stelle: l’appello di Confabitare per una Bologna più
sostenibile
Secondo quanto pubblicato oggi su Il Sole 24 Ore negli ultimi tre anni Bologna ha visto un
aumento significativo del costo degli affitti in rapporto ai redditi dei lavoratori dipendenti, che
supera il 40% del loro stipendio. Questo fenomeno ha reso Bologna una delle città italiane con
l’incremento più alto, insieme a Vicenza e Milano. In media, nei capoluoghi italiani, il peso
dell’affitto sul reddito è passato dal 31,6% al 35,2%, con punte a Bologna del 40,2%. Questo
aumento del costo degli affitti è particolarmente problematico per diverse categorie di persone,
inclusi giovani lavoratori e studenti universitari, che trovano sempre più difficile sostenere il costo
della vita, non sorprende quindi che ci siano state crescenti richieste di aiuto e che si registri un
aumento delle proteste legate alla sostenibilità degli affitti. L’inflazione e la crescita degli affitti
hanno superato l’aumento dei redditi, contribuendo a rendere la situazione ancora più
difficile. Gli affitti a canone libero sono aumentati di più rispetto all’inflazione generale, influenzati
dalla domanda post-Covid degli studenti e dalla corsa agli affitti brevi. Gli inquilini con locatori che
hanno scelto la cedolare secca sono stati protetti dagli aumenti dei canoni legati all’inflazione.
“A Bologna non ci sono politiche abitative, la situazione richiede interventi politici urgenti
per evitare che una larga parte della popolazione scivoli verso la povertà” – commenta il
Presidente Nazionale di Confabitare, Alberto Zanni – “le tasse e le spese sugli immobili
sono estremamente elevate, e questo rappresenta una delle principali sfide per i
proprietari immobiliari. È essenziale che vengano adottate misure concrete per alleggerire
questo fardello economico e favorire una gestione più sostenibile e accessibile delle
proprietà immobiliari, bisogna lavorare per ridurre la tassazione e le spese sugli immobili,
poiché oggi essere proprietari a Bologna significa sostenere numerosi costi. In particolare,
l’aumento vertiginoso degli affitti, che ha visto Bologna raggiungere una media del 40,2%
del reddito dei lavoratori dipendenti, impone una riflessione seria e urgente da parte delle
istituzioni. Chiediamo quindi alle autorità locali e nazionali di prendere provvedimenti
immediati per contenere i costi degli affitti, è altrettanto importante rivedere l’attuale
sistema di tassazione immobiliare, introducendo agevolazioni fiscali per i
proprietari che affittano a prezzi accessibili. L’estensione della cedolare secca agli
immobili commerciali, inoltre, potrebbe incidere sulla crisi degli affitti a Bologna, favorendo
una riduzione dei costi di locazione, incentivando l’immissione sul mercato di immobili
commerciali a prezzi accessibili e stimolando l’economia locale. Si invita a implementare
politiche abitative mirate per studenti, lavoratori, giovani coppie, anziani e portatori di
handicap, per evitare che queste persone siano costrette a cercare casa nei comuni
limitrofi. Un piano abitativo sostenibile è fondamentale per alleviare il peso crescente degli
affitti sui redditi dei lavoratori e garantire che la città rimanga vivibile per tutte le fasce di
popolazione. La situazione attuale non è sostenibile e richiede una risposta politica decisa
e rapida.