
(AGENPARL) – ven 14 giugno 2024 TERMOVALORIZZATORE ECOLOGISTIC, ANCHE DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE FORTI
DUBBI SUL PROGETTO.
SINDACO VITO PARISI: “CARENZE E CONTRADDIZIONI SIN DALLA FASE PROGETTUALE”
Dopo le criticità sollevate da Comune di Ginosa, Comitati e dalla Regione
Puglia, anche il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
esprime forti dubbi sul progetto per la realizzazione del
termovalorizzatore di Ecologistic SpA.
Il Ministero, tramite la sua Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto
Ambientale, ha richiesto ben 14 integrazioni cruciali. Le richieste di
integrazione sono state pubblicate il 12 giugno.
Il Ministero ha evidenziato le numerose lacune e contraddizioni presenti
nella proposta della società. Tra queste, un bilancio energetico poco
chiaro, impatti ambientali, nessuna indicazione sulla gestione di polveri e
ceneri, emissioni in atmosfera sottostimate.
In particolare, il Ministero sottolinea:
–
un “ingente ed eccessivo consumo di suolo agricolo, di emissioni dovute
ai materiali e al cantiere”, un “pesante impatto paesaggistico e sulla
biodiversità degli ambienti agricoli’’ e l’assenza di proposte
progettuali per la sua mitigazione;
–
è prevista la produzione di 5905 t di ceneri e 613 t di polveri
all’anno. Su questo aspetto “non vi sono indicazioni in merito alle
modalità di gestione di questi materiali e, in particolare agli
accorgimenti che saranno adottati nelle fasi di movimentazione degli stessi
dalle relative aree di stoccaggio’’;
–
“non si può escludere la produzione di gas di processo nocivi ed
indesiderati (ad esempio NOx, SOx, COV, PCCD/F, IPA, ecc.)’’;
–
“occorre integrare il piano di monitoraggio perché preveda la
determinazione di IPA, metalli e PCCS/F nelle emissioni in atmosfera’’;
–
“la documentazione risulta priva della valutazione degli impatti
cumulativi necessaria per contemplare gli effetti sull’ambiente derivanti
dal cumulo delle attività di cui al presente progetto con altri impianti
esistenti nell’area’’;
–
“risulta necessario redigere un’analisi e una valutazione dell’impatto
elettromagnetico generato da collegamenti in cavo interrato o via aeree
oltre che ad eventuale campo magnetico dei macchinari in progetto’’;
–
“si richiede di effettuare uno screening VIS secondo le Linee guida ISS
effettuando: identificazione e prima caratterizzazione della popolazione
potenzialmente esposta, profilo di salute della popolazione identificata di
tipo generale per i grandi gruppi di patologie, valutazione
quali-quantitativa della sovrapposizione dei nuovi impatti dovuti alle
attività dell’impianto con quelli già presenti sul territorio’’;
–
sono necessarie “valutazioni preventive effettuate con riferimento ai
rischi per i lavoratori connessi con l’implementazione delle attività in
progetto’’;
–
che non si è tenuto conto negli elaborati relativi allo studio di
impatto visivo “della presenza del nuovo camino E4 avente diametro di 7
m ed altezza di 45 m. Occorre che tale opera venga opportunamente
considerata ed il suo impatto valutato’’;
–
“una quantità di energia elettrica prodotta in eccesso stimata in circa
96.961 MWh’’. Un quantitativo che potrebbe alimentare una città intera.
Per tale motivo, la società “dovrebbe meglio spiegare inequivocabilmente
quali sono i reali bilanci energetici’’.
–
la società ha considerato “uno scenario emissivo nello stato di fatto
che potrebbe rappresentare un impatto ambientale sottostimato’’, che non
terrebbe conto adeguatamente delle sorgenti diffuse e delle emissioni
legate al traffico.
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