
(AGENPARL) – ven 14 giugno 2024 Cestari: (ItalAfrica), al G7 incassato il sostegno per il Piano Mattei
“La sessione del G7 dedicata all’Africa e ancor più il sostegno, l’ampia
condivisione, l’impegno comune incassati dalla Premier Meloni per il
prosieguo del Piano Mattei sono elementi significativi dell’attenzione dei
Paesi del G7 in particolare all’approccio italiano fortemente innovativo di
cooperazione da pari a pari con le nazioni africane”. Lo afferma Alfredo
Carmine Cestari, presidente Camera ItalAfrica, aggiungendo che il Piano
Mattei – come conferma la Premier Meloni – è “uno dei tre pilastri della
strategia del G7 per l’Africa”, insieme al progetto ‘Global Gateway’
promosso dall’Unione Europea, e della Partnership for Global Infrastructure
and Investment, progetto di corridoio economico e infrastrutturale per
collegare India, Medio Oriente ed Europa. “L’avvio dei primi progetti
pilota nei 13 Paesi coinvolti in questa prima fase, che sono in particolare
progetti infrastrutturali nei campi dell’energia, delle infrastrutture e
della produzione, con una particolare attenzione alla formazione e
all’educazione dei giovani del continente africano – continua Cestari – è
la migliore testimonianza che la nuova cooperazione è partita bene. E’ la
“massima” di Nelson Mandera (“fare per me senza di me è fare contro di me”)
ad orientare ogni iniziativa di intervento. Il Mediterraneo è una base
logistica ed energetica in un contesto geopolitico in continua evoluzione,
come dimostrano le tensioni nel Mar Rosso: la sua centralità economica –
aggiunge – è destinata a crescere, perché è il crocevia di tre continenti,
Asia, Africa ed Europa, che contengono la maggior parte della popolazione
mondiale e una straordinaria ricchezza di civiltà e di culture. Sul fronte
energetico, il petrolio del futuro sono i crediti di carbonio e il
raggiungimento della riduzione di CO2 passa dal coinvolgimento dei Paesi in
via di sviluppo che sono dei grandi contenitori per questi progetti.
Paradossalmente invece, l’Africa è stata finora lasciata fuori dalla
transizione energetica: secondo l’Agenzia internazionale dell’energia
(Iea), solo il 2% degli investimenti mondiali per le rinnovabili negli
ultimi due decenni sono stati fatti nel continente africano, dove il tasso
di elettrificazione è sotto il 50% e dove vivono più di 900 milioni di
persone ancora prive di accesso a combustibili, tecnologie e acqua pulita
per cucinare. Il Continente sta adottando soluzioni per le energie
rinnovabili su larga scala, necessarie a garantire a tutti un accesso
all’elettricità affidabile, conveniente e sostenibile. I motivi sono
diversi e tutti strettamente connessi: l’Africa, sebbene sia responsabile
di una piccola quantità di emissioni di carbonio e consumi (solo il 4%
dell’energia a livello globale), è oggi l’area del mondo più vulnerabile ai
cambiamenti climatici e il continente dove la popolazione crescerà di più.
il Governo italiano – continua Cestari – sta facendo passi “storici”
rispetto al passato che il sostegno del G7 contribuirà a rafforzare. Noi
vogliamo fare la nostra parte con il coraggio che ci ha sempre sorretto, ma
anche tutti gli enti statali che hanno come compiti istituzionali il
sostegno all’internazionalizzazione devono fare la propria”. Il “motto” è
“fare bene ai Paesi Africani per fare del bene alle nostre imprese. Perché
– spiega – è un’opportunità per le imprese specie del Sud per imboccare la
strada dell’internazionalizzazione. Il Sud è la porta di ingresso del
Mediterraneo. Il progetto Sud Polo Magnetico, sostenuto da ItalAfrica,
ponendosi l’obiettivo di una reale cooperazione economica, in stretta
sinergia con il Piano Mattei, rimette in gioco il Sud e le imprese
meridionali”.