
(AGENPARL) – ven 31 maggio 2024 [image: 2_logo-fima-orizzontale_BLU_piccolo.png]
*Comunicato stampa*
*Il governo impugna il controllo pubblico dell’acquaNo alla privatizzazione
di AQP*
“*Detto in parole povere non ci può essere un **affidamento diretto** ma si
deve fare **una gara** (leggi **MERCATO, **n.d.r.) alla quale non è esclusa
la possibilità di partecipazione di una società pubblica*”.
Sono le parole pronunciate dal senatore Ignazio Zullo (*Baritoday del 29
maggio 2024*), in quota FdI a seguito dell’impugnazione da parte del
Governo di “Giorgia”, coadiuvata dalla Autorità Garante della Concorrenza e
del Mercato (AGCOM), della legge della Regione Puglia n. 14 del 28/03/2024,
recante “*Disposizioni per la gestione unitaria ed efficiente delle
funzioni afferenti al Servizio idrico integrato*” che consente l’ingresso
nelle quote di partecipazione alla gestione del Servizio Idrico Integrato
regionale da parte di tutti i comuni pugliesi.
Le motivazioni di tale impugnazione (per incostituzionalità) sarebbero a
tutela della concorrenza e fondate su interpretazioni legislative che
impedirebbero la gestione del servizio, anche oltre la scadenza della
concessione di Acquedotto Pugliese S.p.a. prevista a fine 2025, attraverso
l’in-house ma, bene che vada (??), stando alle parole del sen. Zullo,
attraverso una gestione pubblico-privata.
Come se a fronte di “*….continuare a dar da mangiare alla clientela della
politica…*” (fa specie leggere tali parole uscite dalla bocca di un
senatore della Repubblica……) meglio sarebbe affidare il servizio a un
gestore privato per poterlo gestire “…*con efficienza ed economicità
garantendo la competitività gestionale in un regime di concorrenza*”.
Forse AGCOM (e il Governo), oltre ad appellarsi al Testo unico in materia
di società a partecipazione pubblica (TUSPP), dovrebbe ricordarsi anche di
quanto indicato nel Testo unico sul riordino dei servizi pubblici locali,
che pur impedendo il pieno rispetto dell’esito referendario del giugno
2011, consente, seppur con una miriade di paletti d’ostacolo, il rinnovo
delle gestioni in-house al termine dell’affidamento.
Forse il sen. Zullo (e il Governo) non ha presente l’aumento esponenziale
che hanno avuto le bollette del servizio idrico su tutto il territorio
nazionale, soprattutto dove questo gestito attraverso soggetti privati o