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(AGENPARL) – mer 29 maggio 2024 *GIORNATA DI CONFCOMMERCIO “LEGALITA’, CI PIACE” *
Giunta oggi all’undicesima edizione, la Giornata di Confcommercio
“Legalità, ci piace” è un’iniziativa di analisi, denuncia e
sensibilizzazione sulle conseguenze dei fenomeni criminali per l’economia
reale e per le imprese. Un appuntamento annuale dell’intero sistema
confederale contro ogni forma di illegalità per promuovere e rafforzare la
cultura della legalità che è un prerequisito fondamentale per la crescita e
lo sviluppo.
I fenomeni illegali – contraffazione, abusivismo, pirateria*,* estorsioni,
usura, infiltrazioni della criminalità organizzata, furti, rapine,
taccheggio, corruzione – alterano la concorrenza, comportano la perdita di
fiducia degli operatori e la diminuzione degli investimenti. Questi
fenomeni impattano pesantemente sul sistema economico-sociale, fanno
chiudere le imprese oneste, fanno perdere posti di lavoro, non tutelano i
consumatori, riducono la sicurezza pubblica e naturalmente alimentano la
criminalità organizzata.
Più specificamente, tali fenomeni determinano:
· un danno economico per le imprese in termini di mancate vendite,
riduzione del fatturato, perdita di immagine e di credibilità, abbassamento
degli standard qualitativi, etc. Queste, infatti, si vedono usurpare una
notevole fetta di mercato a causa del regime di concorrenza sleale generato
dai prezzi ridotti dei prodotti contraffatti e/o piratati o dei servizi
offerti dai circuiti abusivi di vendita o di esercizio delle professioni;
· un danno al mercato consistente nell’alterazione delle regole del
gioco, a svantaggio degli imprenditori onesti penalizzati del comportamento
di operatori che agendo nell’illegalità godono di vantaggi competitivi
indebiti basati sui minori costi di produzione (per la contraffazione) e di
gestione (per le varie forme di abusivismo) dovuti al mancato rispetto di
leggi, regole ed adempimenti;
· un danno e/o un pericolo per il consumatore finale poiché, ad esempio,
le merci contraffatte o l’esercizio abusivo di una professione possono
mettere in serio e reale pericolo la salute del consumatore o minacciare la
sua sicurezza, specie in alcuni settori come quello cosmetico e
farmaceutico, automobilistico, dei giocattoli e l’alimentare;
· un danno sociale connesso all’impatto sul mondo del lavoro e
l’occupazione, sia direttamente, dato che i circuiti illegali si avvalgono
spesso di sfruttamento di soggetti deboli (disoccupati o, prevalentemente,
migranti irregolari) assoldati attraverso un vero e proprio racket del
lavoro nero, con evasioni contributive e senza coperture assicurative, sia
indirettamente per la perdita di posti di lavoro nelle imprese messe in
crisi se non addirittura espulse dal mercato da abusivismo e contraffazione;
· un danno alle casse dello Stato causato da evasione contributiva e
fiscale, dall’Iva alle imposte sui redditi;
· un danno alla legalità per le infiltrazioni nel mercato della
criminalità organizzata: attraverso la gestione di business, quali la
contraffazione, meno rischiosi penalmente di altre attività illegali
(droga) ma, in proporzione, altrettanto redditizi; attraverso il
re-investimento o il riciclaggio dei profitti ricavati da attività illecite
in attività imprenditoriali, con un meccanismo che altera il mercato
espellendo le imprese oneste.
*Angelo Lovallo presidente Confcommercio Potenza: *“La nostra indagine –
spiega il presidente Confcommercio Potenza Angelo Lovallo – dà un quadro
della macro-regione Sud che pertanto richiede un’ulteriore analisi per la
specificità della situazione regionale che risente però della criminalità
delle regioni limitrofe su tutte di quelle campane e pugliesi”. Lovallo
sottolinea che “l’impegno di Confcommercio per la sicurezza e la legalità,
già espresso con le iniziative assunte d’intesa con il Prefetto di Potenza
Campanaro, si traduce in due obiettivi continui e strategici: prevenire e
contrastare i fattori legati alla criminalità che incidono sulla
competitività delle imprese e rafforzare, diffondere e approfondire la
cultura della legalità. Al fine di valorizzare il ruolo dei vari strumenti
a disposizione dell’impresa, quali, a titolo di esempio, il Rating di
legalità, il Rating creditizio e il Rating d’impresa, come indici di
misurazione della performance dell’affidabilità aziendale, Confcommercio ha
realizzato il progetto “*Reputazione: cultura e pratica della Trasparenza e
dell’Integrità”; “Misurare la performance di impresa attraverso i rating*”
per accompagnare il sistema e le imprese rappresentate, nel potenziamento
delle strategie di prevenzione e contrasto dei rischi aziendali attraverso
un approccio integrato, strutturato e adeguato alle esigenze delle PMI”.
*Tra i dati più significativi dell’indagine *
Livelli di sicurezza. Il 22,8% delle imprese del terziario di mercato del
Sud e delle Isole ha percepito un peggioramento dei livelli di sicurezza
nel 2023. Il valore è superiore al dato Italia pari al 18,9%. L’usura,
l’estorsione ed il racket ed i furti sono i fenomeni criminali percepiti in
maggior aumento. Le percentuali su usura ed estorsione, rispettivamente del
24,9% e del 20,6%, sono superiori ai valori nazionali pari al 24,4% al
19,6%.
• Esposizione alla criminalità. Il 32,3% degli imprenditori teme il
rischio di esposizione a fenomeni criminali quali furti, rapine, atti
vandalici, aggressioni, etc. Il dato è inferiore a quello nazionale pari al
33,9%. I furti sono il crimine che preoccupa maggiormente sul piano della
sicurezza della propria impresa/della propria persona/dei collaboratori
(25,7%). Il dato è inferiore al valore Italia pari a 30,4%.
• Episodi di usura e racket. Il 26,3% degli intervistati ha avuto
notizia di imprenditori che sono stati esposti a tentativi di usura o
estorsione. Il dato è superiore a quello nazionale. Il 25,6% degli
imprenditori teme fortemente di essere esposto a rischio racket e usura,
dato più elevato del valore Italia pari al 22,2%. Di fronte a questi
fenomeni, il 60,3% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe sporgere
denuncia, percentuale inferiore a quella nazionali. Le Forze dell’ordine
(42,8%) sono il soggetto sentito più vicino agli imprenditori minacciati.
Il valore è poco più alto del dato Italia.
• Abusivismo e contraffazione. Il 59,8% delle imprese del terziario si
ritiene di essere penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione. Il
dato è inferiore a quello nazionale pari al 62,8%.
• Misure di protezione. L’82% delle imprese ha investito in misure di
sicurezza, in particolare in sistemi di videosorveglianza e di allarmi
antifurto. Valore superiore al dato nazionale.
• Diffusione dell’acquisto illegale e canale online. Il 24,9% dei
consumatori del Sud e delle Isole ha acquistato prodotti contraffatti o
servizi illegali nel 2023, quota è leggermente più alta di quella rilevata
a livello nazionale pari al 24,2%. Di questi, il 64,7% ha utilizzato canali
di vendita online (dato in linea con quello nazionale) e, in particolare,
il 49,8% ha effettuato acquisti esclusivamente online.
• I prodotti contraffatti più acquistati. I capi di abbigliamento
(64,3%), pelletteria (33,3%) e calzature (34,9%) sono i prodotti illegali
più acquistati. La maggior parte dell’intrattenimento (87,7% della musica,
film, abbonamenti tv, etc) passa dagli acquisti online.