
(AGENPARL) – ven 24 maggio 2024 COMUNICATO STAMPA
I giovani di Cia all’anteprima Terra Madre con tre macro sfide per l’agricoltura
Patto generazionale, staffetta per sperimentazione e riconnessione aree interne al centro del
contributo di Agia, tra le 60 organizzazioni all’incontro Slow Food
Roma, 24 mag – Un patto generazionale per l’agricoltura, una staffetta tra under 40 del settore per
portare la sperimentazione nei campi e una mobilitazione per riconnettere le aree interne e rurali d’Italia.
Queste le tre macro sfide dei giovani di Cia-Agricoltori Italiani per “The Road to Terra Madre”, l’anteprima
del Salone internazionale del Gusto, al MAXXI di Roma, da oggi fino a domenica 26 maggio.
Agia-Cia sarà, infatti, tra le 30 organizzazioni nazionali, per oltre 200 giovani attivisti, chiamate a
confrontarsi tra plenaria e tavoli tematici, su “Cibo, clima e bellezza futura”. Una prima volta, targata Slow
Food e partita dalla Capitale, che fa spazio alla prospettiva delle ragazze e dei ragazzi, in prima linea
rispetto alle grandi emergenze del Pianeta.
Il contributo della delegazione Agia-Cia, guidata dal presidente Enrico Calentini, guarda alle
battaglie portate avanti negli ultimi anni, sia in Italia che in Europa. Obiettivo, fare sintesi, in particolare,
intorno alla nuova legge sull’imprenditoria agricola giovanile, rispetto alla quale non deve venire meno il
ruolo delle associazioni di categoria. La Banca delle Terre agricole, l’Osservatorio sui terreni, il ritorno dei
voucher e nuovi strumenti di accesso al credito, il rilancio dell’Istruzione tecnica superiore hanno, infatti,
bisogno di fondi più importanti per poter decollare. Allo stesso tempo, va rilanciata una nuova alleanza tra
generazioni diverse di imprenditori e tra giovani agricoltori di tutta Europa.
Ad accomunare tutti, l’urgenza di un progresso non solo sostenibile, ma anche accessibile, libero
da una burocrazia limitante e da disparità inaccettabili. La necessità, quindi, di fare rete con il mondo della
ricerca, scientifica e tecnologica, per agevolare la sperimentazione nei campi e la diffusione di piante più
resistenti ai cambiamenti climatici, per ridurre gli sprechi e il consumo di suolo; il diritto a una più equa e
inclusiva governance dei dati. E ancora, il legame con un territorio e una ruralità che va riattivata partendo
dalle relazioni. Il superamento del digital divide nelle zone più periferiche va spinto da una mobilitazione
importante tra giovani agricoltori europei, basata sulla condivisione di conoscenze ed esperienze, da una
presa di posizione coesa riguardo le priorità e nei confronti delle istituzioni che devono agevolarle.
Da queste azioni Agia-Cia rilancia la sua visione per dare un futuro, più etico, al cibo e una nuova
stagione “sostenibile” alla terra, per proteggere la bellezza che è agricoltura di qualità, comunità felici,
territori rigogliosi.
A “The Road to Terra Madre” per Agia-Cia anche: Martina Codeluppi, Liana Agostinelli, Luca
Bianchi, Riccardo Randello (vicepresidenti nazionali) e Piercarlo Torelli (referente al Ceja). Anche
quest’anno Cia tornerà con le sue aziende e uno spazio dedicato a Terra Madre, Salone internazionale
del Gusto, al Parco Dora di Torino dal 26 al 30 settembre.
DATI A SUPPORTO (ISTAT, Eurostat) – Le aziende agricole condotte da under 40 sono 104.886, il 9,3%
del totale, una quota in calo rispetto all’11,5% del 2010. Meno della metà rispetto alla Francia e poco più di un terzo
rispetto all’Austria. Le attività con a capo un giovane sono più grandi: la superficie media è di 18,3 ettari, rispetto a
9,9 ettari di quelle guidate da “non giovani”. Nelle aziende giovanili il livello di digitalizzazione è più che doppio
rispetto a quelle dei colleghi più anziani (33,6% vs 14%) e vi è una maggiore propensione agli investimenti
innovativi (24,4% vs 9,7%). La popolazione delle aree interne è mediamente più anziana dei centri (45,9 rispetto ai
45,3 anni), nei comuni ultraperiferici ha in media 46,9 anni rispetto a 44,8 anni nei comuni cintura. In 10 anni, è
crollato il numero dei giovani (-44%) che, invece, nelle aree urbane e in quelle intermedie è rimasto più o meno
stabile. In Europa la flessione della popolazione giovanile in campagna è stata del 21% nel decennio. A ostacolare il
digital divide di 8,6 punti percentuali che, nel 2021, rappresentano il gap tra la quota complessiva di famiglie
raggiunte da connessioni a banda larga (97%) e quella di quelle che vi hanno accesso nelle aree rurali (88,4%).
L’Italia si colloca ancora al terzultimo posto a livello comunitario con un tasso di copertura delle famiglie che supera
di poco il 44%, contro una media Ue che eccede il 70%. Il divario tra le aree rurali italiane e le restanti zone è di circa
27 punti percentuali.