
(AGENPARL) – mar 07 maggio 2024 *“Lettere al futuro”: leggere il nostro tempo per scrivere quello a venire.*
*Dal 24 al 26 maggio al Memoria Festival di Mirandola con, fra gli altri:*
*Silvia Bencivelli, Lina Bolzoni, Edoardo Camurri, Lucrezia Ercoli,*
*Fabrizio Gifuni, Marco Lodoli, Giorgio Manzi, Morgan, Alberto Oliverio,
Massimo Polidoro, Emanuela Pulvirenti, Massimo Recalcati, Nicola
Rizzoli, Lucetta Scaraffia, Giuseppe Vessicchio, Iva Zanicchi…*
*QUI
è
possibile scaricare la cartella stampa, il logo e le immagini degli ospiti*
/07 maggio 2024/. Sono/*Lettere al futuro*/quelle che la*nona
edizione*del/Memoria Festival/si propone di immaginare e raccontare, a
Mirandola*dal 24 al 26 maggio*. Gli ospiti e il pubblico potranno come
sempre spaziare
dalla*letteratura*e*filosofia*all’*antropologia*ed*economia*,
dalle*scienze*allo*sport*e alle*eccellenze del territorio*,
dalla*musica*e il*cinema*allo*spettacolo*, liberi di seguire il filo
della memoria verso ciò che è stato come pure ciò che avrebbe potuto
essere, invitati a ragionare su casi, fato, responsabilità, decisioni, e
ingegnandosi tutti insieme a scoprire diverse chiavi di interpretazione
e comprensione del nostro tempo, intrecciando la lettura dell’oggi con
quella del passato e degli anni a venire, fra bilanci, impegni, sfide e
speranze.
*Venerdì 24 maggio*
L’appuntamento per l’Inaugurazione ufficiale della nona edizione del
Memoria Festival è alle 17 al Parco della Memoria, a cui seguirà
l’incontro con l’attore e regista teatrale*Fabrizio Gifuni*(17.30)**che,
in dialogo con lo storico e critico cinematografico*Gian Piero
Brunetta*, illustra/Il mestiere di attore/in tutte le sue sfaccettature,
un mestiere in cui l’uso della memoria e la capacità di modellare il
proprio carattere permettono di assumere l’identità e vivere la storia
di personaggi sempre diversi.
Si entra quindi nel vivo delle analisi dell’avvenire scientifico
con*Irene Bozzoni*, Ordinario di Biologia Molecolare Università La
Sapienza Roma, impegnata a tracciare/Il futuro delle biotecnologie/(Sala
Ex Cassa di Risparmio, ore 17.30), tra sfide, progetti e applicazioni, e
dell’attualità con*Roberto Esposito*, imprenditore e CEO di DeRev, che
fa il punto sul/Presente e futuro dell’influencer/, ovvero su quegli
esperti comunicatori e, anche, alteratori della realtà capaci di imporre
nuovi linguaggi e nuovi modi di vivere la quotidianità (Gazebo degli
Archi, ore 18.30). Per risalire, invece, alle origini antiche di un modo
peculiare di scandire tempo e momenti, il percussionista ed esperto di
musica come pratica sociale*Mauro Faccioli*racconta cosa può svelarci/La
voce dei tamburi/(Galleria del Popolo, ore 18), mentre il manager e life
coach*Vittorio Martinelli*e la responsabile delle risorse umane*Jessica
Ori*condividono consigli di crescita personale e orientamento
professionale con l’invito a immaginarci/Da grandi? Un futuro da
disegnare/(Cortile il Pico San Francesco, ore 18.30).
Un pomeriggio ricco di appuntamenti, a cui non manca quello con la
tradizione con/L’aceto balsamico tradizionale di Modena tra passato e
futuro/, in collaborazione con il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di
Modena (Gazebo degli Archi, ore 16) e con la partecipazione di*Enrico
Corsini*,*Alberto Campagnoli*,*Rino Franciosi*e*Mauro Gabrielli*. La
collaborazione con il Consiglio Notarile di Modena dà invece luogo
all’incontro/Dopo di noi/(Cortile il Pico San Francesco, ore 16.30)
con*Gianantonio Barioni*,*Daniele Boraldi*,*Angela Scudiero*e*Caterina
Siano*.
La prima serata del Festival è ricca di suggestioni e spunti diversi: si
comincia entrando in una delle dimensioni più intime e antiche
dell’umanità, la fede religiosa e le sue istituzioni terrene, con la
storica e giornalista*Lucetta Scaraffia*che riflette su/Il passato e il
futuro del peccato/(Sala Ex Cassa di Risparmio, ore 21), ovvero su
caratteristiche, insidie e mutamenti di uno dei cardini della morale
cattolica e il modo in cui la Chiesa, concentrandosi sul peccatore e mai
sulla vittima, rischia di essere complice degli stessi abusi che
condanna. In contemporanea, al Gazebo degli Archi, lo scrittore
veneziano*Giovanni Montanaro*, in compagnia del critico musicale*Sandro
Cappelletto*, narra di/Marco Polo viaggiatore veneziano/, in occasione
delsettecentenariodella morte. Appuntamento con lo scrittore e
insegnante*Marco Lodoli*(Tenda della Memoria, ore 21) per soffermarsi
invece sulla tensione fra immaginazione e vita, paura e azione, che
porta a/Restare nell’ombra/in nome di una devozione totale e di un amore
silenzioso, alla ricerca del poco che basta per essere felici e di come
trovarlo. Non potevano mancare i momenti di confronto sul più illustre
dei mirandolesi, il filosofo rinascimentale Pico: ecco allora gli
studiosi*Franco Bacchelli*, Associato di Storia della Filosofia
all’Università di Bologna,*Marco Bertozzi*, docente di Filosofia
all’Università di Ferrara, e*Raphael**Ebgi*, Associato di Storia della
Filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele, presentare/Le stelle
di Giovanni Pico: per una nuova edizione delle “//Disputationes//”
contro l’astrologia divinatoria/(Cortile il Pico San Francesco, ore 21).
Infine, la proiezione del film di*Sandra Marti*e*Jean Gili*, dedicato al
regista e sceneggiatore cinematografico*//*/Valerio
Zurlini,//peintre////des//sentiments/(Parco della Memoria, ore 21).
*Sabato 25 maggio*
La seconda giornata di Festival si apre con due lettere al futuro in
chiave filosofica e scientifica:*Lucrezia Ercoli*, docente di Storia
dello spettacolo all’Accademia di belle arti di Bologna e ideatrice e
direttrice artistica del festival “Popsophia”, sfida a guardare/Il male
al futuro. Immaginare il peggiore dei mondi possibili/(Gazebo degli
Archi, ore 11), contrariamente alla rassicurante convinzione di Leibniz,
per capire, forse, come prevenirlo, mentre l’astrofisica e comunicatrice
scientifica*Edwige Pezzulli*spiega come/Leggere l’universo/(Parco della
Memoria, ore 11), per indovinarne leggi ed evoluzioni con le quali
ricercare un’armonia. Di un’altra musica si occupa, invece, il
giornalista, musicista e autore radiotelevisivo*Ezio Guaitamacchi*, che
porta a Mirandola le sue/Storie di regine della musica/(Cortile il Pico
San Francesco, ore 11.30) per discutere di “girl power” e di quanto
l’impegno politico e civile sia stato, soprattutto in passato, parte
integrante dell’essere cantautrici e musiciste. Spazio poi allo sport,
con il mirandolese*Nicola Rizzoli*, ex arbitro di calcio e dirigente
arbitrale, che condivide la sua esperienza su/Che gusto c’è a fare
l’arbitro/(Tenda della Memoria, ore 11.30).
Nel pomeriggio tanti gli appuntamenti, ciascuno con una diversa lettera
al futuro da comporre: nella Sala ex Cassa di Risparmio, l’accademico
dei Lincei e studioso della civiltà del Rinascimento*Carlo
Vecce*promette di affabulare con la/Storia di Leonardo da Vinci/(ore
15), tra biografia e leggende, e nella Tenda della Memoria lo
psicanalista e saggista*Massimo Recalcati*ripercorrerà l’evoluzione del
nostro modo di rapportarci alla psiche umana nel corso del tempo e la
straordinaria/Attualità di Basaglia. La malattia mentale ieri e
oggi/(ore 15).
Sempre alle 15, ma al Gazebo degli Archi, si torna a omaggiare
un’eccellenza gastronomica del territorio con*Emilio Braghin*,*Alberto
Pecorari*e*Mario Zannoni*, nell’incontro/Continua il viaggio. Passato e
futuro di un alimento: il formaggio Parmigiano Reggiano/, in
collaborazione con il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano. Dalla
tradizione che affonda le sue radici nel passato si entra nella
dimensione della settima arte, con il produttore cinematografico*Roberto
Cicutto*che, in dialogo con lo storico e critico cinematografico*Gian
Piero Brunetta*, offre una retrospettiva del/Cinema italiano: una storia
grande/(Parco della Memoria, ore 15.30). Pomeriggio all’insegna delle
proiezioni verso un domani sempre più tecnologico con il biologo e
medico*Alberto Oliverio*, che nella/Memoria e il suo futuro/si concentra
sui meccanismi della nostra memoria individuale e di quella, ancor più
complessa e manipolabile, collettiva e digitale, provando a immaginarne
il futuro (Cortile il Pico San Francesco, ore 15.30), e con
l’informatico, scrittore e professore di AI all’Università di
Bath*Nello**Cristianini*, che accende i riflettori sul nuovo grande
protagonista della nostra epoca digitale, l’intelligenza artificiale,
domandosi/Le macchine possono pensare?/(Gazebo degli Archi, ore 16.30).
Si prosegue con alcune lettere al futuro del nostro Pianeta, discutendo
di/Sostenibilità/(Cortile il Pico San Francesco, ore 17), in
collaborazione con studioAsz, in compagnia dell’economista e
antropologo*Dipak**Raj Pant*, esperto internazionale di sviluppo
sostenibile, scrutando gli scenari del riscaldamento globale con la
fisica e climatologa*Serena Giacomin*e le sue analisi su/Che tempo fa,
ha fatto e farà/(Parco della Memoria, ore 17.30) e pensando a
come/Salvare gli animali/, il loro benessere e in fondo anche noi
stessi, secondo la veterinaria*Giulia Corsini*(Galleria del Popolo, ore
18). Intanto, nella Tenda della Memoria, il direttore d’orchestra e
arrangiatore*Giuseppe Vessicchio*coinvolge il pubblico nella sua
testimonianza su come/Leggere (e vivere) la musica/(ore 17), mentre lo
scrittore*Lorenzo Marone*si rivolge all’ipocondriaco che segretamente
alberga in tanti di noi, suggerendo strategie per affrontare la paura,
ovvero come/Leggere il futuro: inventario di un cuore in allarme/(Gazebo
degli Archi, ore 18). A sentimenti e vicende ancora più propri e
ancestrali dell’umanità risale poi l’antropologo e paleontologo*Giorgio
Manzi*, che, insieme ad*Alberto Oliviero*, rievoca/Il passato dell’homo
sapiens/per ricordare come e perché apparteniamo ad un unico popolo di
umani (Cortile il Pico San Francesco, ore 18.30), mentre
l’attrice*Vanessa Scalera*, insieme allo storico e critico
cinematografico*Gian Piero Brunetta*, propone al pubblico delle
ideali/Lettere al futuro della recitazione (senza dimenticarsi del
passato)/, esplorando i nuovi meccanismi e linguaggi narrativi e i
cambiamenti delle aspettative nel pubblico (Tenda della Memoria, ore
19). Non manca, inoltre, l’attenzione al futuro nella forma della cura,
oggi, dei più giovani: di innovazioni formative e didattiche per la
scuola di domani si occupano ne/La scuola del futuro/*Donatella
Solda*e*Damien**Lanfrey*, rispettivamente Direttrice e Vicedirettore di
FutureEducationInstitute di Modena (Sala Ex Cassa di Risparmio, ore
18.30). Il pomeriggio si conclude//in compagnia della critica letteraria
e storica della letteratura*Lina Bolzoni*e dello scrittore, giornalista
e conduttore radiotelevisivo*Edoardo Camurri*con i quali ci si concentra
sui/Piacere e rischi della lettura/(Parco della Memoria, ore 19).
In serata torna protagonista il Rinascimento con*Raphael**Ebgi*e il
docente di interazione uomo-macchina e supporto decisionale*Federico
Cabitza*impegnati a riflettere su/La mente di Pico e l’intelligenza
artificiale/(Cortile il Pico San Francesco, ore 21), nel tentativo di
gettare un ponte fra quell’epoca d’oro per l’uomo e la mirabile arte
della mnemotecnica, e un futuro in cui forse altri saranno i
protagonisti e le tecniche prevarranno sull’arte. In contemporanea, al
Parco della Memoria un passaggio di testimone generazionale
nell’incontro/Giornali: si salvi chi può/, con*Carlo Verdelli*e*Nina
Verdelli*che si confrontano su come sono cambiati nei decenni lo stile e
il contenuto delle notizie, come anche la formazione personale e
professionale dei giornalisti e il rapporto con il pubblico. Sempre alle
21 altri due appuntamenti chiudono questa seconda giornata di Festival:
al Gazebo degli Archi la scrittrice e biologa*Sara Rattaro*racconta
l’eccezionale modernità di Marie Curie, come scienziata e come donna,
in/Preparatevi per il futuro. La vita di Marie Curie/, mentre, in
collaborazione con Radio Pico, alla Tenda della Memoria*Iva
Zanicchi*ripercorre/Storie di musica, parole e televisione/ con
aneddoti, ricordi e melodie tratti dalla sua carriera lunga e ricca di
successi nel mondo dello spettacolo italiano.
*Domenica 26 maggio*
Ad aprire la giornata conclusiva del Memoria Festival è lo scrittore e
divulgatore scientifico*Massimo Polidoro*(Tenda della Memoria, ore 11),
che porta a Mirandola/Un senso di meraviglia/, quello scaturito dalle
riflessioni, ultime ma durate una vita, di Piero Angela, condividendo le
conversazioni avute con lui su quel tutto mirabile che sono l’uomo, la
natura, l’universo. Sempre alle 11, altri tre gli appuntamenti in
contemporanea: al Gazebo degli Archi gli antropologi*Elisabetta
Moro*e*Marino Niola*affabulano il pubblico con le seduzioni della
mitologia e, in particolare,/La profezia delle sirene/, mentre al Parco
della Memoria e in diretta streaming sarà assegnato come da tradizione
il*Premio Pico*e al Cortile il Pico San Francesco**gli studiosi e
archeologi*Carolina Ascari Raccagni*,*Francesco
Benassi*,*Italo**Bettinardi*,*Mauro Calzolari*,*Laura Donato*,*Francesca
Guandalini*e*Simona**Scaruffi***fanno il punto sui ritrovamenti e i
progetti delle/Indagini archeologiche a Mirandola/in un incontro
all’insegna delle tracce concrete del passato sopravvissute fino a noi.
Il pomeriggio inizia come di consueto alle 15; al Gazebo degli Archi
appuntamento nella/Terra di castelli, torri e fortezze/con*Mauro
Calzolari*,*Federico Garuti*,*Antonino Libro*e*Massimiliano Righini*, in
collaborazione con il Gruppo Studi Bassa Modenese, mentre alla Tenda
della Memoria alle 15:30 pronti ad alzare gli occhi verso il cielo,
scrutandone i segreti insegnamenti e messaggi, con l’antropologo*Marino
Niola*e lo scrittore e astrologo*Marco Pesatori*che illustrano perché,
fin dai tempi più remoti dell’umanità,/Siamo figli delle stelle/. Alle
15.30*Giuseppe Girgenti*, professore di Storia della filosofia antica
all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, svela gli
strumenti/Per leggere il futuro: tecnologia e saggezza umana/(Sala Ex
Cassa di Risparmio), ovvero per capire come gestire l’apparente salto
evolutivo costituito dallo sviluppo dell’Intelligenza artificiale e non
perdere, ma anzi rilanciare, la nostra umanità. Umanità che non sempre
conosce i suoi grandi protagonisti, come racconta il giornalista e
scrittore*Emanuele Coen*che svela la vita sconosciuta, e le tante opere
perdute, di Elvira Notari,/La donna che ha inventato il cinema
italiano/(Parco della Memoria, ore 15.30). Alle 16 diventa protagonista
di una lettera al futuro proprio la nostra lingua, con il docente di
linguistica*Edoardo Lombardi Vallauri*che fa il punto sul/Presente e
futuro della lingua italiana/(Cortile il Pico San Francesco).
In compagnia dello scrittore*Giorgio Scianna*, in un incontro dal
titolo/Senza dirlo a nessuno. Giovani e futuro/(Sala Ex Cassa di
Risparmio, ore 17), si indaga come spesso la vita interiore degli
adolescenti resti in silenzio, fra segreti gelosamente custoditi e
parole che mancano, in un gioco di maschere ed enigmi che rende arduo
decifrare il presente e l’avvenire. Ci si rivolge invece alla vita
vissuta, alle vicissitudini e all’esperienza, per
prendere/Consapevolezza del passato/, insieme al regista, drammaturgo e
scrittore*Emmanuel Exitu*, in collaborazione con la Fondazione hospice
San Martino area nord Modena (Villa La Personala, ore 17), una conquista
indispensabile per affrontare le difficoltà e per trasmettere un
retaggio. Vita vissuta che ritorna anche alle 17.30 alla Tenda della
Memoria con il giornalista gastronomico*Davide Paolini*che,
nell’incontro/Confesso che ho mangiato…,/riavvolgendo la memoria alle
restrizioni del lockdown, racconta al pubblico come in quei giorni abbia