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(AGENPARL) – mar 23 aprile 2024 23 APRILE 2024
“L’EFFETTO CALENDARIO” DI MARZO RALLENTA I CONSUMI DI GASOLIO,
MENTRE LA BENZINA TIENE E SUPERA DEL 14% I VOLUMI PRE-PANDEMICI
POSITIVO IL JET FUEL (+11,6%)
DOPO MESI, PRIMA FRENATA PER BITUMI E LUBRIFICANTI
PREZZI DEI CARBURANTI RISENTONO DELLE TENSIONI INTERNAZIONALI
A marzo i consumi petroliferi italiani complessivamente sono diminuiti del 4,9% (-241.000 tonnellate)
rispetto allo stesso mese del 2023, per effetti di calendario (due giorni lavorativi in meno rispetto a
marzo 2023) con le festività pasquali che hanno solo parzialmente attenuato il calo. Scendono del
3,8% le vendite totali al mercato (-165.000 tonnellate), ossia al netto dei consumi totali connessi alle
attività di raffinazione, riflettendo un rallentamento delle attività manifatturiere che ha
particolarmente impattato sui volumi di gasolio (-88.000 tonnellate), meno sul Gpl (-8.000
tonnellate) e quasi per nulla sulla benzina (-2.000 tonnellate). Positivi i trasporti aerei (+11,6%),
sostenuti dai flussi turistici. Rispetto al periodo pre-pandemico, la benzina evidenzia comunque un
progresso di quasi il 14%, mentre il gasolio un calo del 2,5%.
Dopo una lunga serie di mesi con volumi in crescita, scendono i consumi sia del bitume che dei
lubrificanti; la carica petrolchimica è appena negativa.
Quanto alla dinamica dei prezzi al consumo, in media la benzina a marzo è stata pari a 1,858
euro/litro, circa 2 centesimi in più rispetto al mese precedente, mentre il gasolio a 1,801, invariato
rispetto a febbraio. I prezzi risentono delle tensioni geopolitiche internazionali che hanno spinto il
Brent a fine marzo vicino agli 88 dollari (rispetto ad una media mensile di circa 85), trainando
inevitabilmente anche i prodotti raffinati, in particolare la benzina. A livello di prezzo industriale (al
netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio sono risultati comunque inferiori di circa 3 centesimi
rispetto alla media dell’area euro.
Nel primo trimestre 2024, in base ai primi dati provvisori, i consumi totali sono praticamente stabili
(-0,1%) rispetto allo stesso periodo 2023, nonostante l’azzeramento dei consumi di olio combustibile
per la termoelettrica, che ha pesato sul totale per ben 268 mila tonnellate. Hanno contribuito a
tenere alti i consumi la mobilità stradale e il ritorno ai livelli storici del trasporto aereo, che insieme
hanno superato di oltre 360.000 tonnellate i volumi dello stesso periodo dell’anno precedente. In
particolare, crescono i carburanti autotrazione, con la benzina a 1,9 milioni di tonnellate (+5,3%) e il
gasolio motori a circa 5,7 milioni (+1,8%). Complessivamente, nel primo trimestre dell’anno
benzina+gasolio presentano volumi superiori dell’1,5% rispetto al periodo pre-pandemico.
A seguire il dettaglio dei consumi petroliferi nel mese di marzo e nel primo trimestre 2024.
Ufficio Comunicazione e stampa
MARZO 2024
• A marzo il totale delle vendite destinate al mercato, ossia al netto dei consumi
legati alle attività di raffinazione, ha mostrato un decremento rispetto a marzo
2023 (-3,8% pari a 165.000 tonnellate in meno), quale risultato di dinamiche
contrapposte fra i diversi prodotti: la crescita dei prodotti destinati alla mobilità
aerea, è stata infatti più che controbilanciata dai cali in quelli della mobilità
stradale e navale, nonché dai prodotti usati per il riscaldamento civile e per le
attività agricole.
• Complessivamente i consumi petroliferi italiani, con due giorni lavorativi in
meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno, sono stati pari a 4,7 milioni
di tonnellate, in calo del 4,9% (-241.000 tonnellate). A tale risultato si è giunti
per l’azzeramento totale dell’olio combustibile per la termoelettrica, pari a
69.000 tonnellate in meno, per la conclusione della fase di emergenza legata al
gas, e per il calo dei volumi complessivi di gasoli (-123.000 tonnellate, -5,4%).
I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono stati pari a circa
2,63 milioni di tonnellate, di cui 0,67 milioni di benzina e 1,96 milioni di gasolio,
con un decremento del 3,3% rispetto allo stesso mese del 2023
(-90.000 tonnellate). Entrambi hanno pagato i due giorni lavorativi in meno.
Livello comunque superiore rispetto al livello pre-pandemico con un
incremento dell’1,2%, pari a 32.000 tonnellate in più.
• In riferimento ai prezzi dei carburanti, a marzo hanno risentito degli effetti delle
tensioni internazionali che, hanno spinto in alto i prezzi del barile, trainando
soprattutto quelli della benzina, che sui mercati internazionali ha iniziato a
riflettere un corto di disponibilità. Mediamente la benzina si è attestata a 1,858
€/litro, 2 centesimi in più rispetto a febbraio, mentre il gasolio a 1,803,
sostanzialmente invariato.
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• Passando agli andamenti dei singoli prodotti:
la benzina totale ha mostrato un leggero decremento (-0,3%, -2.000
tonnellate) rispetto a marzo 2023, con andamento analogo per quella
venduta sulla rete;
ben più ampio il calo del gasolio autotrazione, che con 88.000 tonnellate
in meno, ha rilevato un -4,3% rispetto a marzo 2023. Il canale rete è stato
in maggiore sofferenza (-5,1%) rispetto alla tendenza del canale extrarete (-2,5%). Tali risultati risentono di due giorni lavorativi in meno e del
rallentamento delle attività commerciali e manifatturiere, nonché della
progressiva penetrazione delle auto ibride alimentate perlopiù a benzina.
• Prosegue l’incremento dei volumi di carburante per aerei (jet fuel), che rispetto
a marzo 2023 ha rilevato una crescita dell’11,6% (+35.000 tonnellate), trainata
soprattutto dai flussi turistici. Si noti, tuttavia, un minore slancio di tali volumi,
che, con 4.000 tonnellate in meno, torna ad allontanarsi dal livello del 2019
(-1,2%).
• Fra i prodotti per la mobilità, in tendenza negativa anche il gpl autotrazione
(-6%) e i bunker (-10,3%). Questi ultimi, in particolare, si ritiene possano iniziare
a risentire delle deviazioni dei flussi internazionali di merci dal Canale di Suez al
Capo di Buona Speranza per evitare gli attacchi degli Houthi, il che penalizza i
porti italiani, favorendo quelli africani e spagnoli.
Dopo nove mesi di ininterrotta crescita virano in negativo sia i bitumi (-11,2%)
che i lubrificanti (- 12,3%). Per questi ultimi, gli usi motore (-12,1%) hanno
avuto un andamento omogeneo rispetto a quelli industriali (-12,4%).
Le temperature medie più miti registrate nel mese non sembrano aver avuto
particolari effetti sul il gpl uso combustione risultato positivo (+2%), mentre il
gasolio per uso riscaldamento è sceso del 2,1%.
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In calo anche i consumi per la produzione di energia elettrica (-13%) e per la
carica petrolchimica netta (-0,8%), che interrompe la fase di moderato
recupero iniziata nell’ottobre scorso, senza tuttavia ripetere i pesanti cali a due
cifre registrati nel corso del 2023.
Nel mese di marzo, secondo i dati ANFIA, le nuove immatricolazioni di
autovetture mostrano una decrescita del 3,7% rispetto a marzo 2023. In
aumento le immatricolazioni delle auto a benzina, leggermente negative
quelle a gpl e in netto calo quelle a gasolio. Tra le alimentazioni “tradizionali”
pare oramai invertita, dopo molti mesi, la tendenza negativa delle
immatricolazioni a metano che per il secondo mese di fila torna a mostrare un
incremento (+36,4% rispetto a marzo 2023), pur restando su valori assoluti
ancora marginali. Le immatricolazioni che nel mese hanno avuto il calo
maggiore in assoluto sono quelle delle elettriche BEV (-34,5% rispetto a marzo
2023).
Complessivamente, a marzo 2024 le nuove vetture immatricolate ad
alimentazione “tradizionale” (54,3%) ed ibride HEV (39%) raggiungono un peso
del 93,3% in leggero decremento rispetto al 93,9% di marzo 2023.
PRIMO TRIMESTRE 2024
Nel primo trimestre 2024 i consumi petroliferi sono ammontati a circa 13,6
milioni di tonnellate, con un decremento dello 0,1% (-11.000 tonnellate)
rispetto allo stesso periodo 2023.
Le vendite di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultate pari a
7,6 milioni di tonnellate (+2,7%, +197.000 tonnellate), superiori dell1,5% (+
115.000 tonnellate) rispetto al livello pre-pandemico.
In particolare, rispetto al primo trimestre 2023:
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la benzina totale ha mostrato un incremento del 5,3% (+97.000 tonnellate),
con una crescita quasi analoga della benzina venduta sulla rete (+5,2%);
il gasolio autotrazione ha evidenziato un aumento dell’1,8% (+100.000
tonnellate), con un andamento invece negativo per il gasolio venduto sulla
rete (-1%), sostanzialmente sostenuto dai volumi del canale extra-rete
(+5,9%, pari a 151.000 tonnellate), che riflettono il deciso recupero della
mobilità dei veicoli pesanti. In base ai dati Anas, la flessione del 4% a marzo
ha solo attenuato le dinamiche molto positive dei primi 2 mesi dell’anno
(rispettivamente del +7% e +4% rispetto del 2023).
Si confermano in questo modo le diverse tendenze dei due prodotti, con la
benzina che mostra dinamiche decisamente più positive rispetto al gasolio per
fattori ormai strutturali per il trasporto passeggeri, come il costante passaggio
dal gasolio alla benzina da parte degli automobilisti, e altri contingenti, come il
contesto delle dinamiche economiche che in questo primo trimestre ha
mostrato segnali di vivacità, soprattutto nel settore dei servizi, con segnali
prevalentemente positivi (bassa inflazione, fiducia delle famiglie in aumento,
tenuta delle attività industriali).
Il carboturbo continua il suo recupero verso i livelli pre-pandemia, con un
aumento del 19,3% rispetto allo stesso periodo 2023. Rispetto al livello record
del 2019 mancano solo 17.000 tonnellate.
Nel primo trimestre 2024, i consumi di raffineria crescono del 3,8% per effetto
di un aumento delle lavorazioni, mentre quelli per la produzione di energia
elettrica e termica sono risultati invariati dopo un trimestre altalenante.
Resta invece negativa la carica petrolchimica netta (-6,3%), tutti gli altri usi del
gasolio (riscaldamento, agricolo e marina) così come il bitume (-0,3%) ed i
bunker (-1,1%).
Nei primi tre mesi 2024 le immatricolazioni di autovetture nuove hanno
evidenziato una crescita del 5,7% rispetto allo stesso periodo 2023. Le
autovetture a benzina hanno rappresentato il 31% del totale (era il 27,1% nel
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2023), quelle a gasolio il 15,2% (era il 19,6% nel 2023), mentre le ibride HEV si
sono attestate al 38,3% (era il 35,8% nel 2023).
Quanto alle altre alimentazioni, nel periodo considerato il peso delle auto a gpl
è stato del 9,2%, a metano dello 0,2%, quello delle elettriche ricaricabili del
6,1% (in forte calo rispetto al 2023), di cui 3,2% PHEV/Plug-in e 2,9 % BEV.
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