
(AGENPARL) – gio 11 aprile 2024 PRESENTATO A ROMA “SUONI ULTERIORI” DI PAOLO CAVALLONE
PUBBLICO DELLE GRANDI OCCASIONI ALL’ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA
PER IL LIBRO DEL COMPOSITORE
Roma, 11 aprile 2024
Pubblico delle grandi occasioni per la prima presentazione nazionale di “Suoni Ulteriori” il volume
di poesie del compositore Paolo Cavallone. Giovedì 10 aprile, un curioso e attento pubblico, ha
partecipato all’incontro che si è tenuto a Roma, nella sede dell’Associazione Stampa Romana, il
sindacato dei giornalisti.
Alla presentazione, oltre all’autore, sono intervenuti, il segretario dell’Associazione Stampa
Romana, Stefano Ferrante, il presidente della Consulta uffici stampa dell’Associazione Stampa
Romana, Antonio Ranalli, il musicista e filologo Valerio Sanzotta e il giornalista e musicista
Angelo Martini, che ha letto alcuni testi, estrapolando le parole che racchiudono la “poesica”
dell’artista. Inoltre, un saluto istituzionale è stato portato dal deputato Guerino Testa, estimatore
della musica di Paolo Cavallone. In platea anche l’editore musicale della MEP, Dino Piretti, il
musicista Alessandro Manuali e tanti critici musicali e addetti ai lavori.
L’opera, edita dal Gruppo Santelli Poetica, contiene 46 testi poetici che l’autore ha composto
nell’arco di 24 anni. L’opera si arricchisce della presentazione del giornalista e scrittore Giuseppe
M. Gnagnarella e della prefazione del musicologo Renzo Cresti. Cavallone, affermato compositore
internazionale, ha incantato tutti con la sua “poesica”.
“In generale, non faccio distinzione fra musica e poesia, perché la parola contiene in sé sia un
elemento fonetico, sia un elemento semantico”, ha spiegato Paolo Cavallone, “L’elemento fonetico
è suono puro. Per mezzo dell’elemento semantico, invece, il significante sonoro acquista un
significato ulteriore, che aggiunge uno strato “di superfice” (per non dire “più esplicito”) ai vari
significati che la musica ed il suono possono veicolare ed acquisire. Inoltre, nel mondo della
globalizzazione, inquadrando da diverse prospettive l’oggetto sonoro, esso può assumere
configurazioni e significati sempre diversi (talvolta addirittura opposti, almeno apparentemente). Ad
esempio, il suono fonetico “Dai”, in italiano vuol dire “sbrigati”, mentre in inglese “muori”. In
senso strettamente musicale, ad esempio, l’ambito di un semitono potrebbe rappresentare sia la
distanza più piccola fra due suoni (nel sistema temperato), sia una distanza enorme in una
dimensione che Giacinto Scelsi avrebbe definito “sferica” (vale a dire in un ambito interno al suono,
che procede per terzi e quarti di tono). Nel Vangelo di Giovanni, l’artista Dio crea per mezzo del
suono/parola: “In principio era il Verbo. “poesica” è un neologismo creato dal musicologo Renzo
Cresti (autore della prefazione di “Suoni ulteriori”) proprio ad indicare, nei miei lavori, la fusione
del suono-parola; “poesia e musica contratte in un solo termine”.
Nel suo intervento, Valerio Sanzotta si è concentrato su due principali filoni che caratterizzano il
canzoniere di Paolo Cavallone, ovvero la consapevolezza della tradizione letteraria e il rapporto tra
poesia e musica. “Del primo aspetto”, ha detto Sanzotta, “sono prova i numerosissimi riferimenti
(da Ovidio a Pascoli), oltre che una peculiare attenzione agli aspetti formali. Per quanto riguarda il
secondo, il fatto che molte poesie dell’autore siano nate per la messa in scena o come parte
integrante di una composizione musicale riafferma un antico legame tra le arti mai del tutto sciolto”.
Angelo Martini ha ricordato alcune delle collaborazioni più significative di Paolo Cavallone, tra cui
quella con l’autore musicale e televisivo Andrea Lo Vecchio, confluita in un brano ancora inedito, e
quella con il grande flautista Roberto Fabbriciani.
Il deputato Guerino Testa ha ricordato che “il maestro Cavallone è un indiscusso orgoglio abruzzese
e italiano, compositore, pianista e poeta molto celebre a livello internazionale che con la sua arte
porta a livelli elevati il nome dell’Italia su qualunque palcoscenico si esibisca. Ricordo quando nel
maggio 2022 è stato insignito dalla Regione Abruzzo del riconoscimento di “Ambasciatore
abruzzese nel mondo”.
Dopo la presentazione a Roma, il libro sarà presentato prossimamente anche a Lucca, Firenze,
Napoli, Milano e in altre città italiane.