
(AGENPARL) – mer 10 aprile 2024 POLIZIAMODERNA
POLIZIA
MODERNA
Anniversario della fondazione
della Polizia di Stato
essercisempre
a cura di:
Chiara Distratis
Cristiano Morabito
DATI 2023
foto di:
Davide Barbaro
Valerio Giannetti
Matteo Losito
Quanti siamo
La Polizia di Stato, per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali si avvale, secondo dati aggiornati al 31 dicembre 2023, di una
forza effettiva complessiva pari a 99.137 unità. La consistenza
del personale che espleta funzioni di polizia (cosiddetti ruoli ordinari) è pari a 93.646 unità di cui 4.428 appartenenti alla carriera dei funzionari e al ruolo direttivo (di cui 137 sono commissari frequentatori di corsi di formazione iniziale), 16.400 ispettori,
1.006 allievi vice ispettori, 15.319 sovrintendenti, 54.111 assistenti/agenti e 2.382 allievi agenti. La consistenza del personale della
Polizia di Stato che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica e
professionale (comprensiva della carriera dei medici e del personale della Banda Musicale della Polizia di Stato) è pari a 5.491 unità, di cui 836 appartenenti alla carriera dei funzionari tecnici/medici e al ruolo direttivo tecnico, 1.339 ispettori tecnici/Banda Musicale, 156 allievi vice ispettori tecnici, 1.606 sovrintendenti tecnici e 1.554 assistenti/agenti tecnici.
Ufficio Concorsi
Oltre ai vincitori dei concorsi è stata avviata l’assunzione dei congiunti del personale delle forze di polizia,
aventi titolo, che hanno chiesto di essere incorporati
quali agenti della Polizia di Stato (5 domande presentate) e operatori tecnici della Polizia di Stato (17 domande presentate).
4 CONCORSI INTERNI EFFETTUATI (domande presentate)
1.141 posti da vice ispettore (19.451) bandito 2020 concluso 2023
11 posti Fanfara (19) bandito 2022 e concluso 2023
1.515 posti da vice sovrintendente (18.967) bandito 2022
concluso 2023
1.447 posti da vice sovrintendente (18.296) in atto
20 CONCORSI PUBBLICI EFFETTUATI (domande presentate)
140 posti da commissario (3.863) in atto
1.000 posti da vice ispettore (24.338) in atto
1.650 posti da allievo agente (52.190) in atto
20 CONCORSI PUBBLICI EFFETTUATI (domande presentate)
140 posti da commissario (4.620) bandito 2021 e concluso
110 posti da vice ispettore tecnico sanitario (4.342) bandito
2022 concluso 2023
192 posti da vice ispettore tecnico telematica (2.279) bandito 2022 e concluso 2023
24 posti da vice ispettore tecnico equipaggiamento (999)
bandito 2022 e concluso 2023
100 posti da vice ispettore tecnico accasermamento (1.218)
bandito 2022 e concluso 2023
12 posti da vice ispettore tecnico Polizia Scientifica (1.934)
bandito 2022 e concluso 2023
50 posti da vice ispettore tecnico motorizzazione (599) bandito 2022 e concluso 2023
12 posti da vice ispettore tecnico psicologia (225) bandito
2022 e concluso 2023
18 atleti delle Fiamme Oro (54) bandito 2022 concluso 2023
8 posti da orchestrale (223) in atto
1.188 posti da allievo agente (50.140) bandito 2022 concluso 2023
23 atleti delle Fiamme Oro (57) bandito 2023 concluso 2024
45 medici (138) bandito 2022 concluso 2023
48 medici (110) bandito 2023 concluso 2024
28 atleti delle Fiamme Oro (96) bandito e concluso 2023
1.000 posti da vice ispettore (49.124) bandito 2020 e concluso 2023
2.138 posti da allievo agente riservato VFP (2.102) bandito e
concluso 2023
16 POLIZIAMODERNA aprile 2024
Riconoscimenti premiali
Promozioni
per merito straordinario
Assunzioni
Encomi solenni
1.555
Encomi
7.216
28.647
Sul piano delle politiche di assunzione sono state attuate strategie per inserire unità di personale anche
extra turn-over. Il complesso delle iniziative adottate ha consentito di ottenere il maggior numero di assunzioni possibili, in aderenza alla complessa normativa di settore: con l’emanazione del d.P.C.M. 4 dicembre
2023 è stata autorizzata l’assunzione di un contingente complessivo di 5.052 unità, di cui 4.080 a copertura del turn-over e 972 extra turn-over (369 ai sensi della
L. 30/12/2018, n. 145, 260 ai sensi del d.l. 30/12/2019, n.
162, 300 ai sensi della L. 30/12/2020, n. 178 e 43 ai sensi
del d.l. 22/04/2023, n. 44), così ripartito: 117 commissari, 8 commissari tecnici, 872 vice ispettori, 18 vice ispettori tecnici, 55 atleti Fiamme Oro e 3.982 allievi agenti
(1.844 da immettere dalla vita civile e 2.138 dal concorso riservato ai volontari della Difesa).
Missioni all’estero
Nel 2023 sono stati adottati 157 provvedimenti di invio in missione all’estero nei confronti di appartenenti ai vari
ruoli della Polizia di Stato.
Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
Il comparto “controllo del territorio”, nel suo complesso,
è costituito da oltre 19.648 unità1 .
Il Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine svolge attività di indirizzo e supporto
dei 106 Uffici Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e i 360 Uffici Controllo del Territorio, i quali in attuazione delle linee strategiche individuate dai Questori,
nella loro funzione di Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza, hanno compiti di controllo del territorio e prevenzione generale attraverso la gestione delle Sale Operative, il coordinamento delle unità specialistiche e la ricezione delle denunce.
pronto intervento sia di soccorso pubblico, evidenziando l’elevata professionalità e il coraggio delle donne e
degli uomini che appartengono al comparto “controllo
del territorio”.
Il dispositivo di controllo del territorio ha consentito
di arrestare 18.994 persone e denunciarne 102.922.
UFFICI PREVENZIONE GENERALE E SOCCORSO PUBBLICO
Persone controllate
Persone denunciate all’a.g.
Persone arrestate
102.922
18.994
1. Di cui 1.649 in forza ai Reparti Prevenzione Crimine e alle UOPI.
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 17
Reparti Prevenzione Crimine
I 21 Reparti Prevenzione Crimine (RPC), direttamente dipendenti dal Servizio Controllo del Territorio, coadiuvano le Questure nell’attuazione di servizi di controllo del
territorio ordinari e straordinari e nell’esecuzione di operazioni di polizia giudiziaria, garantendo una componente aggiuntiva al dispositivo di controllo del territorio con
244 equipaggi dispiegati mediamente ogni giorno.
Le 21 sezioni delle Unità Operative di Primo Intervento (UOPI), che concorrono ai
dispositivi di prevenzione generale, attuati dalle Questure, attraverso l’ordinaria attività di vigilanza dinamica a protezione degli obiettivi a particolare rischio
di minaccia terroristica, rappresentano
un’ulteriore risorsa sul territorio anche per
fronteggiare il verificarsi di eventuali situazioni
che possano mettere a repentaglio l’ordine e la sicurezza
pubblica nel mutevole scenario. Nel 2023 i team UOPI sono stati attivati in occasione di 44 segnalazioni inerenti eventi critici, vi sono state, altresì, 8 attivazioni del Negoziatore di 1° livello. I Reparti prevenzione crimine hanno contribuito alla realizzazione di numerose operazioni antimafia, eseguendo 210 operazioni di polizia giudiziaria supportando con 1.441 equipaggi le Squadre Mobili delle Questure.
Per quanto concerne l’attività di controllo del territorio, sono stati attuati i seguenti dispositivi di rinforzo ad
“alto impatto”:
> CRIMINALITÀ FOGGIANA: piano straordinario di sicurezza pubblica e di controllo del territorio per il contrasto alle organizzazioni criminali attive nel foggiano, con l’impiego quotidiano di circa 28 equipaggi.
> PROGETTO TRINACRIA: piano interprovinciale finalizzato a realizzare posti di controllo nelle aree della
Sicilia più lontane dai presidi territoriali delle Forze di
Polizia, con l’impiego quotidiano di circa 15 equipaggi.
> FOCUS ’NDRANGHETA: piano regionale finalizzato a
contrastare l’operatività sul territorio della criminali-
tà mafiosa calabrese, con l’impiego quotidiano di circa 35 equipaggi.
> PROGETTO CAMORRA: operazioni ad alto impatto e
di presidio del territorio nelle province di Napoli e Caserta, con l’impiego quotidiano di circa 30 equipaggi.
> Altre analoghe attività hanno riguardato il litorale romano, nonché i confini terrestri orientali e occidentali nazionali, dove sono stati effettuati mirati servizi di controllo nelle aree di retro-valico per il contrasto al traffico di migranti, con l’impiego quotidiano di
22 equipaggi.
ATTIVITÀ OPERATIVA DEI REPARTI PREVENZIONE CRIMINE
Persone controllate
Veicoli controllati
946.106
Azioni di supporto in operazioni di p.g.
Equipaggi impiegati in operazioni di p.g.
1.441
ORGANICO
EQUIPAGGI
RICHIESTE QUESTURE
ATTIVAZIONI
7.291
1.050
8.301
1.068
6.864
1.163
7.018
1.745
18 POLIZIAMODERNA aprile 2024
Immigrazione e Polizia delle Frontiere
MIGRAZIONE REGOLARE
In ordine ai procedimenti amministrativi di rilascio/rinnovo dei titoli di
soggiorno, prosegue l’attività di costante monitoraggio delle dinamiche
procedurali e della funzionalità dei
sistemi informatici relativi allo stato di lavorazione delle istanze, al fine di assicurare che i territoriali Uffici Immigrazione esercitino le funzioni amministrative in modo conforme
al dettato normativo.
Per quanto concerne la popolazione straniera regolarmente soggiornante sul territorio nazionale, il dato
Nello specifico, si evidenzia che
di cui 210.557 in formato cartaceo e
Dal raffronto con i dati riferiti
emerge un decremento del 3% circa.
A quest’ultimo riguardo si specifica tuttavia che per gli oltre 180.000
permessi per protezione temporanea già rilasciati agli sfollati dal conflitto in Ucraina, è stata prevista la
proroga di validità “ope legis” a tutto
il 31 dicembre 2023.
Nell’ambito della procedura per l’emissione dei permessi di soggiorno,
che avviene in forza di una convenzione stipulata dal Ministero dell’Interno con la società Poste Italiane Spa, è
stato istituito uno specifico Gruppo di
lavoro per la definizione degli aspetti tecnico-operativi da riportare nel
nuovo strumento pattizio.
PROTEZIONE INTERNAZIONALE
Nel corso del 2023, le istanze di
protezione internazionale registrate presso le Questure sono state
137.974, in aumento rispetto alle
84.399 del 2022.
REGOLAMENTO DUBLINO
Il Sistema Dublino nasce dalla applicazione congiunta del Regolamento (UE) 603/2013 – Eurodac e del Regolamento (UE) 604/2013 – Dublino
III e stabilisce i criteri e i meccanismi
di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una
domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di Paese terzo o da
un apolide.
La pressione migratoria che ha interessato negli anni scorsi il nostro
territorio è stata caratterizzata da
un notevole afflusso di cittadini extracomunitari che, una volta sbarcati, vengono tutti identificati e fotosegnalati secondo le disposizioni contenute nel citato atto dell’UE.
Gli spostamenti di tali persone
all’interno del territorio comunitario hanno generato i cosiddetti movimenti secondari che alimentano le richieste di presa e ripresa in carico dei
migranti, nel rispetto delle previsioni
del Regolamento Dublino.
Tali istanze vengono trasmesse
dall’Unità Dublino, incardinata presso il Dipartimento per le Libertà Civili
e l’Immigrazione, alla Direzione Centrale dell’Immigrazione e Frontiere,
che provvede a effettuare i controlli di sicurezza, inviando successivamente il relativo riscontro mediante
la piattaforma informatica denominata Dublinet.
Nel 2023 si è avuto un incremento delle richieste di ripresa in carico
dei cd Dublinanti (cd flusso incoming)
dovuto anche alla fine dell’emergenza sanitaria che ha interessato l’intera Europa.
In tale ambito, infatti, le posizioni verificate e analizzate sulla piattaforma Dublinet nel 2023 sono sta-
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 19
te 36.493 (con una protocollazione
di 68.429 documenti connessi alle
posizioni anzidette) in raffronto alle
30.041 del 2022.
Di queste risulta essere stata individuata e registrata una nuova posizione di stranieri oggetto di particolare attenzione sotto il profilo della sicurezza nazionale, condivisa con
la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione, con la movimentazione totale di 25 carteggi riservati, connessi anche ad altre posizioni precedentemente individuate.
Nel corso dell’anno di riferimento,
sono state registrate 642 posizioni
correlate all’organizzazione di trasferimenti di Dublinanti dall’Italia verso i
Paesi membri (cd flusso outgoing) dei
quali 21 andati a buon fine (con 3 che
hanno necessitato dell’assistenza di
personale di scorta in ordine ai profili
di sicurezza rilevati, messo a disposizione dagli uffici territoriali e da questa Direzione Centrale).
RIAMMISSIONI
Le procedure di riammissione, avviate in attuazione di specifici Accordi bilaterali e dell’Accordo euro-
20 POLIZIAMODERNA aprile 2024
peo sul trasferimento della responsabilità dei rifugiati, sono state 815
nel 2023 in diminuzione rispetto alle
925 nel 2022.
A seguito delle verifiche effettuate sui sistemi nazionali, tali richieste hanno determinato la riammissione sul territorio dello Stato di
persone titolari di permessi di soggiorno per motivi di protezione internazionale.
RELOCATION
Nell’ambito delle procedure di voluntary relocation, implementate
nell’anno 2023 a seguito della decisione GAI del 10 giugno 2022, l’Italia ha ricollocato 986 richiedenti asilo sbarcati in territorio nazionale, di
cui 886 in Germania, 30 in Finlandia,
28 in Croazia, 17 in Portogallo, 14 in
Francia, 5 in Irlanda, 5 in Lituania, 1
in Norvegia, rispetto ai 117 ricollocati nel 2022.
CORRIDOI UMANITARI
E EVACUAZIONI
In relazione al progetto denominato “Apertura di corridoi umanitari”,
frutto di accordi sottoscritti tra il
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il
Ministero dell’Interno e la Comunità di S. Egidio, la Federazione delle
Chiese Evangeliche e la Tavola Valdese, con l’obiettivo di favorire l’ingresso in Italia, in modo legale e in
condizioni di sicurezza, di potenziali destinatari di protezione internazionale e di persone in comprovate
condizioni di vulnerabilità, nel 2023
sono stati 779 gli stranieri provenienti da Libano, Etiopia, Giordania,
Iran e Pakistan che, beneficiando di
tale progetto, hanno fatto ingresso nel nostro Paese, rispetto ai 969
del 2022.
Con riferimento al fenomeno
dell’evacuazione dall’Afghanistan
nel corso del 2023 sono stati concessi 1.402 nulla osta all’ingresso
di cui 1.256 richiesti dal Ministero della Difesa COVI e 146 per richieste di varie associazioni pervenute al MAECI, rispetto ai 2.309
del 2022.
REINGRESSI
Nel corso del 2023, sono stati curati i procedimenti inerenti le richieste di speciale autorizzazione del
Ministro dell’Interno al reingresso
sul territorio nazionale avanzate
ai sensi dell’articolo 13, commi 13 e
14 del D.Lgs. 286/98 dagli stranieri espulsi.
Ai fini della corretta istruzione
di tali procedimenti vengono acquisite istanze, informazioni e pareri sia sul territorio nazionale, attraverso le Prefetture/UTG e le Questure, sia all’estero per il tramite
delle Rappresentanze Diplomatico/Consolari italiane.
Nel 2023 sono state esaminate
234 istanze di reingresso, in diminuzione rispetto alle 346 dell’an-
no precedente, con una registrazione di 1.335 carteggi correlati alle
istanze anzidette rispetto ai 1.431
dell’anno precedente.
MIGRAZIONE IRREGOLARE
Per ciò che concerne i provvedimenti di rimpatrio gli Uffici Immigrazione delle Questure hanno adottato nel 2023 complessivamente
28.983 provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale nei
confronti di cittadini stranieri e comunitari. Nel medesimo periodo, sono stati rimpatriati 4.368 tra stranieri e cittadini comunitari, destinatari dei suddetti provvedimenti. Tra
di essi, 7 stranieri sono stati allontanati per motivi di sicurezza dello
Stato o poiché contigui a organizzazioni terroristiche.
Con specif ico riferimento ai
CITTADINI
COMUNITARI
CITTADINI
STRANIERI
28.330
eseguiti (rimpatri effettivi)
4.267
eseguiti autonomamente
dall’interessato
PROVVEDIMENTI* ADOTTATI
TOTALE
di cui
*espulsioni (amministrative e giudiziarie) e respingimenti dei Questori.
4.368 rimpatriati, si è reso necessario scortarne fino ai rispettivi Paesi
di destinazione 3.538 (circa l’81%),
mediante l’impiego di personale
specializzato della Polizia di Stato
(1.032 con voli di linea o navi e 2.506
con voli charter).
Le operazioni con voli charter appositamente noleggiati sono state
106, realizzate anche in forma congiunta in collaborazione con FRONTEX e altri Paesi membri dell’UE. Nel
2022 invece, i voli charter erano sta-
ti 110, per il rimpatrio di 2.724 stranieri (2.234 tunisini, 316 egiziani, 95
nigeriani, 53 georgiani, 13 albanesi e
13 gambiani) di cui 18 congiunti (4 organizzati dall’Italia).
L’attività di rimpatrio è stata realizzata anche mediante il preventivo
trattenimento delle persone da rimpatriare nei Centri di permanenza
per il rimpatrio (CPR), spesso per la
necessità di acquisire i necessari documenti di viaggio dalle competenti
Rappresentanze diplomatiche.
VOLI CHARTER DI RIMPATRIO
CHARTER
(26 congiunti)
DESTINAZIONE
NUMERO
STRANIERI
RIMPATRIATI
Tunisia
2.006
Egitto
Gambia
Georgia
Nigeria
Pakistan
Bangladesh
Bosnia-Erzegovina
TOTALE
2.506
POSIZIONI
DEFINITE
A SEGUITO TRATT.
NEI CENTRI
ESPULSI
A SEGUITO
TRATT.
NEI CENTRI
NON ESPULSI
A SEGUITO TRATT.
PERCHÉ
NON IDENTIFICATI
NON ESPULSI
A SEGUITO TRATT.
PER ALTRI MOTIVI
TOTALE RIMPATRIATI
(COMPRESO
QUELLI DOPO
TRATTENIMENTO)
5.147
2.520 (48,96%)
862 (16,75%)
1.765
3.939
6.383
3.154 (49,41%)
869 (13,61%)
2.360
4.401
6.667
3.134 (47,01%)
517 (7,75%)
3.016
4.368
22 POLIZIAMODERNA aprile 2024
ATTIVITÀ DI FRONTIERA
Respingimenti di frontiera
6.120
6.972
Persone in stato di arresto
2.122
2.257
di cui per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
Documenti falsi/contraffatti individuati
2.384
3.113
RIPRISTINO DEI CONTROLLI DI FRONTIERA AL CONFINE ITALO-SLOVENO
(Dalle 14:00 del 21-10-2023 alle 24:00 del 31-12-2023)
148.889
Persone controllate
90.330
Veicoli controllati
Segnalati ex artt. 24 E 36 sis
1.574
Stranieri irregolari rintracciati in ingresso
Respingimenti
ARRESTI
di cui per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
Denunce a piede libero
Manifestazione volontà protezione int.
LOCALITÀ SBARCHI
Lampedusa, Linosa e Lampione
46.181
109.696
1.015
Altre località della Sicilia
31.820
22.818
Egitto
Calabria
18.100
13.202
Puglia
4.908
4.272
Sardegna
2.103
Campania
1.490
Toscana
Emilia Romagna
Liguria
1.628
Marche
Abruzzo
Basilicata
1.002
105.131
157.651
TOTALE
NAZIONALITÀ DEGLI SBARCATI
Altre località
della provincia di Agrigento
FLUSSI MIGRATORI ILLEGALI
VIA MARE
Nel 2023 sono giunti in Italia, attraverso le varie rotte del Mediterraneo,
157.651 migranti irregolari a seguito
di 3.592 eventi di sbarco. Si evince
che la pressione migratoria irregolare
via mare, in costante diminuzione dal
2017 al 2019, ha invertito la tendenza
dal 2021 al 2023 facendo registrare un
significativo aumento.
Nel 2023 si registra un incremento, rispetto all’anno precedente, del
49,96% (105.131 migranti a seguito di
2.539 eventi di sbarco nel 2022).
Il picco massimo di arrivi del 2023
è stato in agosto con 25.673 migranti
(una media di 828,16 sbarcati al giorno).
Nel 2023, l’Italia è stata interessata dai flussi provenienti dalla Tunisia
(97.667), dalla Libia (51.986), dalla Turchia (7.153), dall’Algeria (620), dal Libano (214) e da Cipro (1). Le regioni principalmente interessate sono state la Sicilia con 132.988 sbarcati e la Calabria
con 13.202; le altre regioni oggetto di
sbarchi sono state: Puglia (4.272), Toscana (1.628), Campania (1.490), Lazio
(1.002), Sardegna (859), Liguria (734),
Abruzzo (617), Marche (574) ed Emilia
Romagna (285).
21.301 Guinea
18.422
Tunisia
18.465 Tunisia
17.904
Bangladesh
15.228 Costa d’Avorio
16.051
Siria
8.856 Bangladesh
Afghanistan
7.366 Egitto
Costa d’Avorio
6.440 Siria
Guinea
4.915 Burkina Faso
12.774
11.515
10.098
8.422
Pakistan
3.551 Pakistan
7.867
2.353 Mali
6.040
Eritrea
Altre
TOTALE
2.143 Sudan
14.513 Altre
105.131 TOTALE
5.887
42.671
157.651
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 23
Servizio Centrale Operativo
Nel 2023, il Servizio Centrale Operativo della Direzione
Centrale Anticrimine ha svolto azione di coordinamento informativo e investigativo delle Sezioni Investigative del Servizio Centrale Operativo (SISCO) e delle Squadre Mobili delle Questure, partecipando direttamente
alle indagini per il contrasto alla criminalità organizzata
italiana e straniera, anche di tipo mafioso, nonché ai gravi delitti e a quelli di natura transnazionale.
È stato curato l’avvio delle SISCO, istituite alle dipendenze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che
operano con competenza territoriale interregionale o interprovinciale, per le attività di contrasto della criminalità organizzata, con specifico riferimento ai delitti indicati all’art. 51, comma 3-bis c.p.p.
In ordine al contrasto della criminalità mafiosa, le
principali operazioni svolte dal comparto investigativo
della Polizia di Stato, nel periodo 1° gennaio-31 dicembre
2023, sono state 86, con 806 arresti, in esecuzione di
misure cautelari, precautelari o di altro titolo detentivo;
è stato, altresì, catturato un latitante mafioso in provincia di Caserta.
Tra le suddette operazioni di polizia giudiziaria, anche
con proiezioni extra-regionali e internazionali:
> 11 sono state condotte nell’ambito dell’azione di contrasto alla ’Ndrangheta;
> 16 sono state condotte nell’ambito dell’azione di contrasto a Cosa nostra;
> 35 sono state condotte nell’ambito dell’azione di contrasto alla Camorra;
> 19 sono state condotte nell’ambito dell’azione di contrasto alle mafie pugliesi;
> 5 sono state condotte nell’ambito dell’azione di contrasto ad altre organizzazioni mafiose (cosiddette
“mafie autoctone”).
Sul fronte della ricerca dei latitanti sono stati catturati altri 6 soggetti, di cui 2 stranieri (1 dei quali inserito
nella lista Europe’s Most Wanted).
Nell’ambito delle attività di polizia giudiziaria coordinate dal Servizio Centrale Operativo, sono stati sequestrati beni alla criminalità organizzata e comune per un
valore complessivo pari a 290 milioni di euro.
Con riferimento ai contesti delinquenziali diversi dalla
criminalità organizzata, si segnalano:
> 94 arrestati per reati contro la Pubblica Amministrazione;
> 425 provvedimenti restrittivi a carico di scafisti,
24 POLIZIAMODERNA aprile 2024
PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI
Associazione di tipo mafioso
e/o reati connessi
Traffico stupefacenti
3.249
Reati contro la persona
1.491
Contrasto all’immigrazione clandestina
e tratta degli esseri umani
Furti e rapine
Reati contro la Pubblica Amministrazione
2.488
SQUADRE MOBILI E COMMISSARIATI DI PS
Latitanti di alto profilo criminale catturati
SEQUESTRI E CONFISCA
Droga (kg)
Sequestro/confisca beni (€)
16.347
trafficanti e favoreggiatori nell’ambito del contrasto all’immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani;
> 2.488 provvedimenti restrittivi per reati contro il patrimonio, in particolare per rapine e furti;
> 1.491 provvedimenti restrittivi per reati contro la persona.
Nell’ambito del traffico di stupefacenti, sono stati eseguiti 3.249 provvedimenti restrittivi e sequestrati complessivamente circa 16.347 kg di stupefacente, suddivisi in 675 kg di cocaina, 52 kg di eroina, 4.365 kg di hashish,
2.968 kg di marijuana, 139 kg di cannabinoidi, 11 kg di GBL
(cd “la droga dello stupro”), oltre a ketamina e crack.
Il Servizio Centrale Operativo ha predisposto un innovativo modulo di intervento ad alto impatto investigativo, Progetto Squadra Mobile, finalizzato a contrastare i
diversi fenomeni malavitosi diffusi in aree ad alta densità
criminale, nonché manifestazioni delittuose ultra-provinciali o emergenziali. In tale ambito nel 2023, sono stati realizzati mirati interventi per il contrasto ai fenomeni della criminalità minorile, del cd street bullying e del caporalato. Tra le operazioni più importanti del Servizio Centrale Operativo, si segnala, nell’ambito del consolidato rapporto di collaborazione con l’FBI, l’operazione New Tower,
eseguita a Palermo, nel novembre del 2023, unitamente alla Squadra mobile e alla SISCO palermitane nei confronti di 17 soggetti ritenuti intranei o contigui a Cosa nostra palermitana e a quella newyorkese.
Servizio Centrale Anticrimine
Il Servizio Centrale Anticrimine della Direzione Centrale Anticrimine
svolge funzioni di indirizzo, coordinamento e supporto delle Divisioni
Anticrimine delle Questure, nelle attività di analisi dei fenomeni criminali e di adozione delle misure di prevenzione di competenza del Questore – Autorità provinciale di pubblica
sicurezza.
Con riferimento alle misure di prevenzione personali “atipiche”, nel
2023 si registra un incremento dei
provvedimenti di ammonimento
adottati, pari al: 21% per atti persecutori (1.975); 27% per violenza domestica (2.700); 70% per cyberbullismo (39).
Si evidenzia, anche per il 2023, l’esteso ricorso alle misure di prevenzione volte alla tutela della sicurezza di determinati luoghi, in particolare locali pubblici o aperti al pubblico
ed esercizi pubblici: per i divieti di accesso alle aree urbane ex art. 13 D.L.
14/2017, in materia di stupefacenti, è stata registrata una crescita del
13% (con 241 provvedimenti) rispetto all’anno precedente, mentre per i
provvedimenti ex art. 13-bis (meglio
noti come “D.Ac.Ur. Willy”), finalizzati al contrasto della cd movida violenta, l’aumento è stato pari al 6% (con
2.081 provvedimenti).
Un incremento del 70% si è registrato anche per i divieti di accesso alle manifestazioni sportive (cd
D.A.Spo con 4.483 provvedimenti),
fra i quali rientrano sia i provvedimenti emessi per episodi di violenza in occasione di competizioni agonistiche, che quelli cd “fuori contesto”, per comportamenti che hanno
palesato aliunde una potenziale pericolosità.
Infine, con riferimento alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, l’impulso fornito al contrasto delle manifestazioni criminali riconducibili alla cd violenza di genere ha permesso di registrare un incremento pari
al 16% (rispetto al 2022) delle proposte dei Questori nei confronti di
soggetti maltrattanti o autori di
condotte di stalking ex art. 4 lett.
i-ter) del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159.
Nell’ambito delle misure di prevenzione patrimoniali, i Questori hanno
formulato 52 proposte di applicazione del sequestro finalizzato alla confisca, di cui 34 elaborate congiuntamente ai Procuratori competenti.
Sono stati, inoltre, eseguiti:
> 61 sequestri, di cui 42 su proposta
del Questore, formulati, in 19 casi, congiuntamente ai Procuratori
competenti, per un valore di circa
98 milioni di euro;
> 41 confische, di cui 33 su proposta
del Questore, formulate, in 15 casi, congiuntamente ai Procuratori
competenti, per un valore di circa
281,5 milioni di euro;
> 1 amministrazione giudiziaria ex
art. 34 D.lgs. 159/2011 su proposta
del Questore.
Le attività sono state orientate
a colpire le manifestazioni di illecita accumulazione patrimoniale, sia
delle principali consorterie mafiose, operanti sul territorio nazionale,
sia connesse a forme di criminalità
concernenti ambiti strategici sotto il
profilo socio-economico.
In particolare, sono stati raggiunti
da provvedimenti ablatori:
> Cosa nostra palermitana, catanese, nissena, trapanese, siracusana, messinese ed agrigentina, anche nelle sue proiezioni extraregionali, per un valore di circa 185
milioni di euro;
> la ‘Ndrangheta, anche nelle sue
proiezioni extraregionali, per un
valore di circa 4,5 milioni di euro;
> la Camorra, per un valore di circa
8,5 milioni di euro;
> la criminalità mafiosa pugliese,
per un valore di circa 2,7 milioni
di euro;
> altre organizzazioni criminali non
mafiose ed esponenti della criminalità comune, per un valore di circa 80 milioni di euro.
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 25
Direzione Centrale per i Servizi Antidroga
La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA), a composizione interforze, svolge un ruolo essenziale nel
dispositivo di contrasto nazionale antidroga, anzitutto mediante il coordinamento info-investigativo, nazionale
e internazionale, e il supporto operativo alle indagini delle Forze di Polizia,
impegnate nella lotta al narcotraffico e allo spaccio. A tal fine svolge specifiche attività di intelligence e di analisi operativa e promuove i necessari
rapporti di collaborazione a livello internazionale con i collaterali esteri. La
DCSA sviluppa le diverse forme di cooperazione internazionale, strategica e operativa, avvalendosi del contributo fondamentale degli Esperti per
la Sicurezza; in questo ambito, propone accordi tecnico-operativi con i Paesi coinvolti nel contrasto antidroga
ed è proattiva nell’avvio di indagini parallele e congiunte tra le diverse Polizie, sviluppate anche con l’ausilio delle operazioni speciali – attività sottocopertura e cd consegne controllate
– efficaci strumenti investigativi tesi
a smantellare le organizzazioni criminali dedite al narcotraffico transnazionale. L’azione di coordinamento e
supporto investigativo viene realizzata anche nel Web, che “offre” market
place per il traffico e piazze di spaccio virtuali.
La DCSA sviluppa, inoltre, attività
di studio, ricerca e analisi strategica
sul narcotraffico, elaborando approfonditi focus su fenomeni emergenti
– legati, ad esempio, alle droghe sintetiche, alle Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), al disvio dei precursori – utili sia ai fini operativi che quali spunti di
riflessione e orientamento per le autorità pubbliche e gli altri attori del sistema di prevenzione e contrasto antidroga.
26 POLIZIAMODERNA aprile 2024
Il patrimonio informativo acquisito nel tempo dalla DCSA e in continua evoluzione viene condiviso anche
mediante la formazione e l’aggiornamento specifico di settore (ad esempio per agenti undercover) delle Polizie italiane e straniere.
Tra le indagini antidroga di rilievo
della Polizia di Stato, coordinate – a
livello nazionale e internazionale – e
supportate dal punto di vista tecnologico e materiale dalla DCSA, si segnalano le seguenti.
> L’operazione Domino 2021 della
Squadra Mobile di Bologna (locale DDA), con cui è stato disarticolato un sodalizio criminale, composto da cittadini italiani e dominicani, dedito al traffico internazionale dal Sud America all’Italia e alla
successiva distribuzione di ingenti quantitativi di cocaina, con epicentro a Bologna e acquirenti anche a Roma, Milano, Terni e Parma.
La complessa indagine si è sviluppata, tramite l’Esperto per la Sicurezza della DCSA a Santo Domingo, anche con la cooperazione del
collaterale dominicano. La cocaina proveniente da quel Paese giungeva in Italia presso il porto di Vado Ligure (SV), occultata in carichi
di pelli bovine grezze, trasportati
all’interno di container, successivamente stoccati nelle basi logistiche
dell’organizzazione criminale. L’attività investigativa, conclusa a marzo 2023 con la cattura di 21 soggetti, ha permesso di sequestrare,
nel complesso, 750 kg di cocaina –
che avrebbe fruttato circa 61 milioni di euro – e la somma contante di
335.000 euro, provento delle attività illecite.
> L’indagine Truckflowers 2020, condotta congiuntamente dallo SCO-
DAC e dalle Squadre Mobili delle
Questure di Modena e Forlì-Cesena (DDA di Bologna) e sviluppata
con la collaborazione di vari collaterali esteri e di Europol, che ha premesso lo smantellamento di due distinte organizzazioni criminali di
matrice albanese, interdipendenti e coordinate, dedite al traffico
internazionale di stupefacenti, in
prevalenza cocaina. Tali gruppi, basati su legami familiari, in grado di
relazionarsi direttamente con i fornitori e gestire enormi reti di distribuzione del narcotraffico in Europa, tra il 2020 e il 2021 avevano fatto importazioni transnazionali per
oltre 1.000 kg di cocaina e 1.000 kg
di hashish. L’indagine, che aveva già
portato all’arresto di 13 soggetti
e al sequestro di 114 kg di cocaina,
37 kg di hashish e oltre un milione
di euro, si è poi conclusa a giugno
2023 con un Action Day promosso
da Europol e Eurojust, eseguendo
una misura restrittiva nei confronti di 27 persone in Italia e di altre 16
in Germania.
> L’importante indagine della Squadra Mobile di Reggio Calabria (locale DDA), tra maggio e giugno 2023,
con la prima consegna controllata internazionale di droga verso
l’Europa richiesta dall’Uruguay. Avviata all’aeroporto di Montevideo
(Uruguay) con il sequestro di 40
kg di cocaina, occultata all’interno di 6 tavole da surf spedite in Italia da un connazionale, l’operazione speciale, grazie anche all’ausilio
dell’Esperto per la Sicurezza della
DCSA in Argentina, ha visto la collaborazione tra Autorità uruguayane, portoghesi, spagnole e italiane
e ha portato all’arresto di 3 italiani responsabili del narcotraffico, di
cui 2 in Portogallo e 1 in Italia.
> L’operazione All’ombra della torre
2020 della Squadra Mobile di Potenza (locale DDA), in collaborazione con il collaterale spagnolo attivato dalla DCSA. Sono emerse le
particolari modalità del narcotraffico, che avveniva tramite pacchi
postali contenenti droga, ordinata via Web, pagati in bitcoin e spediti da soggetti localizzati in Spagna. Il traffico e il successivo spaccio erano gestiti da due distinte
ma collegate compagini criminali strutturate, attive a Potenza
e provincia. Nel corso dell’articolata indagine, conclusa a ottobre
2023 con l’esecuzione di una misura cautelare personale nei confronti di 42 persone, sono stati effettuati 17 arresti in flagranza, denunciati, fra gli altri, 23 minorenni,
sequestrati circa 12 kg di hashish,
1,5 kg di marijuana, cocaina e denaro contante.
La DCSA collabora con altre Amministrazioni dello Stato, fornendo il
proprio contributo per la prevenzione del fenomeno droga. In tale ambito,
oltre a proseguire gli interventi “di legalità” nelle scuole, condivide importanti progetti con il Dipartimento per
le Politiche Antidroga (DPA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In
particolare, rientra nel Progetto Icarus (DPA e DCSA) la campagna di formazione/informazione e prevenzione sull’uso delle sostanze stupefacenti per studenti, genitori e insegnanti
Hugs not Drugs, con la collaborazione del MOIGE, promossa in 243 istituti scolastici e conclusa nel 2023. Inoltre, sempre a Icarus sono riferibili le
attività del Progetto Rotta del Sud –
la nuova rotta dell’eroina afgana che
coinvolge i Paesi dell’Africa orientale
– in collaborazione con Interpol, SCIP-
DCPC e Ufficio per il Coordinamento
e la Pianificazione delle FF.PP., che ha
permesso di intensificare la collaborazione con Kenya, Madagascar, Mauritius, Mozambico, Sudafrica, Tanzania e Uganda anche grazie allo scambio delle best practices per i controlli antidroga in ambito portuale e aeroportuale e con attività formative specifiche in loco a cura della DCSA. Anche con il Progetto Hermes la DCSA
ha implementato la specifica formazione su droghe sintetiche e NPS, fornendo alle Forze di Polizia strumentazione tecnica all’avanguardia per il
controllo e la ricerca di questo tipo di
droga spedito con plichi postali. Inoltre, quale co-leader (con la Polonia) la
DCSA ha condotto il Progetto White
Snow, finanziato dall’UE, per scambi
informativi e formativi tra polizie sulle strategie di contrasto al traffico di
cocaina e droghe sintetiche: nel corso
di un meeting internazionale svoltosi
a Napoli alla fine di settembre 2023 è
stato varato un algoritmo per rendere
più agili i contatti operativi tra i Paesi partecipanti, poi sancito dalla sottoscrizione a Varsavia di un apposito protocollo. Ancora, nell’ambito del
Programma europeo Copolad dedicato alle Unità antidroga delle Polizie dei
Paesi latinoamericani aderenti, specificamente nel gruppo di lavoro sulle tecniche speciali di investigazione,
la DCSA è stata organizzatrice e sede, nel dicembre 2023, di un seminario informativo sulle attività sottocopertura, al quale hanno preso parte 12
rappresentanti di 11 Stati latinoamericani e caraibici, assieme a funzionari/
ufficiali delle Forze di Polizia italiane.
La DCSA è referente nazionale
per le statistiche antidroga ufficiali, facendo parte del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN) che fa capo
all’Istat: i dati statistici antidroga so-
SEQUESTRI
Cocaina (kg)
1.425,25
Eroina (kg)
110,27
Hashish (kg)
9.491,04
Marijuana (kg)
9.723,67
4.594
Droghe
sintetiche
Piante di cannabis
17,87
Altre droghe
176,01
1.220
(kg) 20.944,10
Totale
2.095
piante
4.594
Operazioni
antidroga
6.516
Persone
segnalate all’a.g.
8.881
in stato di:
arresto
6.276
libertà
2.525
irreperibilità
dati parziali:
stranieri
minori
4.072
no pubblicati annualmente nella Relazione annuale, che focalizza, altresì, a livello nazionale e internazionale, l’andamento del fenomeno droga, l’operatività delle Forze di Polizia
coordinate dalla DCSA, gli impegni e
le progettualità della stessa, le strategie di contrasto e prevenzione poste in essere anche in collaborazione
con altre Pubbliche Amministrazioni e con soggetti privati. La Relazione annuale è visionabile sul sito istituzionale (https://antidroga.interno.
gov.it) che, peraltro, è aggiornato, così come il connesso canale YouTube
dedicato, con i dati statistici trimestrali e con le operazioni antidroga e
gli eventi, anche di livello internazionale, di particolare rilevanza.
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 27
Lotta al Terrorismo
ESTREMISMO E TERRORISMO ESTERNO
Nel 2023, la Polizia di Stato ha arrestato 16 persone contigue agli ambienti del terrorismo/estremismo di matrice religiosa e 7 riconducibili a formazioni terroristiche di
matrice politico nazionalista.
Sono stati rimpatriati 77 soggetti ritenuti pericolosi
per la sicurezza nazionale, di cui 5 in esecuzione di provvedimenti emessi dal Ministro dell’Interno per motivi
di sicurezza dello Stato, 54 dal Prefetto, 14 dall’Autorità Giudiziaria, 2 dalla Commissione per il Riconoscimento della Protezione Internazionale ex art. 32, comma 4 del D.lgs.
25/2008 e 2 respingimenti alla
frontiera ai sensi dell’art. 10 del
Testo Unico sull’Immigrazione.
Sono stati effettuati servizi di controllo mirati ad assicurare un’effettiva ricognizione degli ambienti radicali al fine di integrare l’efficacia dei servizi di prevenzione. Le iniziative di sicurezza hanno interessato, in particolare, i terminal ferroviari, di trasporto pubblico nonché gli hub
aeroportuali e marittimi. Di seguito le principali operazioni.
31 gennaio 2023
Nelle province di Macerata e Ferrara, è stata data esecuzione a
un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 cittadini tunisini – di cui 2 in carcere e 1 agli arresti domiciliari – emessa dall’Autorità Giudiziaria di Ancona in relazione al reato di associazione per delinquere transnazionale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina. L’operazione, condotta dalla Digos di Roma e
dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo esterno della DCPP/UCIGOS con il coordinamento
della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo
di Ancona, costituisce un ulteriore sviluppo dell’indagine
che, nel 2018, ricostruì i contatti in Italia di Anis Amri, autore dell’attacco al mercatino di Natale di Berlino del dicembre 2016. Nell’ambito dell’operazione sono state indagate altre 15 persone ed eseguite 44 perquisizioni su
tutto il territorio nazionale.
28 POLIZIAMODERNA aprile 2024
7 marzo 2023
La Digos di Sassari ha tratto in arresto il 27enne cittadino tunisino Jihad Ayari, a seguito di un mandato di cattura internazionale emesso dalle autorità tunisine per “partecipazione ad associazione terroristica e atti di terrorismo”. Lo straniero – sbarcato clandestinamente sulle coste cagliaritane il 26 ottobre 2022 e collocato, in quanto
richiedente protezione internazionale, presso una struttura della città di Sassari – era già sotto stretto monitoraggio poiché sospettato di essere il “takfirista” che il
comparto intelligence aveva segnalato aver raggiunto le coste
italiane nei mesi precedenti. Alla
cattura di Ayari si è giunti grazie
all’attività di scambio informativo con le autorità tunisine condotta dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo esterno della DCPP/UCIGOS con il supporto del Servizio
per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha consentito
di confermare la corrispondenza del ricercato con il richiedente asilo giunto nel nostro Paese.
18 aprile 2023
La Digos di Messina ha eseguito un fermo, emesso dalla locale
Procura Distrettuale e convalidato il 21 aprile dal GIP di Caltanissetta, per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo nei confronti del 18enne cittadino siriano Sef Aldin Al Asmi
poiché indiziato di aver combattuto tra le fila di Jabhat
al Nusra. Le indagini hanno consentito di recuperare i file che il fermato aveva “cancellato” dal device, tra cui numerose chat e contenuti mediatici inneggianti alla jihad,
a conferma della sua militanza tra i siriani combattenti
per Jabhat al Nusra.
26 maggio 2023
Le Digos di Bergamo e Brescia, coordinate dal Servizio
per il Contrasto all’Estremismo e al Terrorismo esterno
della DCPP/UCIGOS, hanno eseguito un fermo nei confronti del 17enne cittadino italiano Paolo Abdel Hamid
Zambuto, di origini camerunensi, residente a Torre Bol-
done (BG), per associazione e istigazione a commettere reati con finalità di terrorismo anche internazionale. Il
29 maggio, il GIP del Tribunale per i minorenni di Brescia
ha convalidato il provvedimento e ha disposto la misura
della custodia cautelare in carcere del giovane presso l’Istituto penale per minorenni “Cesare Beccaria” di Milano. Il minore, emerso per il suo rapido processo di radicalizzazione religiosa islamica e incline a pubblicare video di propaganda jihadista riconducibili all’ISIS, era stato segnalato dal comparto intelligence quale contatto di
un 18enne canadese, attestato su analoghe posizioni, arrestato il 23 marzo 2023 dalle Autorità di Ottawa perché
indiziato di preparare un attentato terroristico. Le prime
acquisizioni info-investigative avevano permesso di rilevare anche la pianificazione, da parte di Zambuto, di un
attentato incendiario da realizzarsi nelle aree boschive
di Bergamo e Brescia.
20 settembre 2023
Le Digos di Bologna e Forlì Cesena, coordinate del Servizio per il Contrasto all’Estremismo e al Terrorismo esterno della DCPP/UCIGOS, hanno eseguito un fermo nei
confronti del 24enne Khaled Ben Rhouma, cittadino italiano di origini tunisine, indagato per arruolamento con
finalità di terrorismo anche internazionale. Ben Rhouma,
già emerso all’attenzione delle autorità britanniche nel
2017 per il suo supporto allo Stato Islamico, è stato segnalato dal comparto intelligence per la pubblicazione,
su Instagram, di contenuti radicali e post esplicitamente riconducibili allo Stato Islamico e per aver manifestato la ferma intenzione di voler raggiungere lo Sham con la
promessa sposa, proprietaria dell’account Instagram habibti_on_haqq, e con altri due fratelli1 per morire da martire. Inoltre, accertamenti di natura finanziaria hanno rilevato l’esistenza di numerose rimesse di denaro verso
soggetti stanziati in Paesi caratterizzati dalla presenza
di organizzazioni terroristiche (quali ad esempio Libano,
Turchia, Gambia e Palestina).
17 ottobre 2023
La Digos di Milano, coordinata dal Servizio per il Contrasto all’Estremismo e al Terrorismo esterno della DCPP/
UCIGOS, ha dato esecuzione a due misure di custodia
cautelare in carcere emesse dal GIP a carico del 48enne
cittadino egiziano Gharib Hassan Nosair Mohamed No1. Uno proveniente dagli Stati Uniti, l’altro dalla Scozia, tra
l’altro oggetto di monitoraggio da parte delle autorità britanniche.
30 POLIZIAMODERNA aprile 2024
sair e del 43enne cittadino naturalizzato italiano di origine egiziana Alaa Refaei, indagati per partecipazione ad
associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere sempre con finalità di terrorismo. L’attività, iniziata nell’agosto del 2021, ha evidenziato la presenza degli indagati su gruppi WhatsApp di matrice jihadista riconducibili allo Stato Islamico. Nel corso dell’indagine, è
stato rilevato un giuramento di fedeltà allo Stato Islamico postato su un profilo Facebook da uno degli indagati
nel novembre 2022. A riprova della gravità degli elementi ricostruiti, è stata accertata da parte degli indagati un
expertise nell’uso delle armi e la disponibilità a dare consigli a chi volesse essere introdotto al loro impiego.
13 novembre 2023
La Digos di Genova, coordinata dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo esterno della
DCPP/UCIGOS ha eseguito, nel capoluogo ligure, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal GIP
del Tribunale genovese, nei confronti del 22enne bengalese Faysal Rahman, indagato per i reati di partecipazione all’organizzazione terroristica Tehrik-e Taliban Pakistan (TTP) e per istigazione e apologia, perpetrati attraverso i social network. Presso il domicilio dell’indagato
sono stati rinvenuti e sequestrati un pc portatile, un berretto da baseball riportante nella parte frontale la professione di fede islamica (Shahada) bianca, simbolo di Al
Qaeda, nonché numerosi stampati con la stessa simbologia e altri documenti di carattere confessionale.
4 dicembre 2023
La Digos di Brescia, coordinata dal Servizio per il Contrasto all’Estremismo e al Terrorismo esterno della DCPP/
UCIGOS ha eseguito 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti del 22enne cittadino pakistano Ibtsam Ahmed Afzal e del 20enne Syed Wasi Ahmed
Shah, naturalizzato italiano, indagati per istigazione a
delinquere con finalità di terrorismo. L’investigazione,
avviata nel 2022 da evidenze di intelligence e da elementi acquisiti nel corso del monitoraggio del Web, ha consentito di individuare i segnalati internauti in quanto fortemente radicalizzati e ossessivamente dediti alla diffusione di contenuti jihadisti con finalità di proselitismo. I
due giovani, titolari di diversi profili social e inseriti in alcune comunità virtuali su Telegram si sono costantemente impegnati nel creare, condividere ed esaltare sul Web
contenuti apologetici riguardanti Al-Qaeda, l’IS e la Jihad
islamica palestinese. Particolare rilievo assume la condotta dell’indagato Afzal il quale, dopo i tragici fatti del 7
ottobre 2023 definiti più gravi dell’11 settembre per gli Stati Uniti, ha palesato sugli spazi
social la propria vicinanza e il
plauso nei confronti dell’azione violenta del braccio armato di Hamas.
18 dicembre 2023
La Digos di Padova, in esito a
un’articolata operazione, ha
eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari e
del sequestro preventivo dei
dispositivi informatici, telematici e digitali, a carico del
20enne cittadino italiano Ali
Abdelli, indagato per il reato di apologia e istigazione a
delinquere, aggravati dalla finalità di terrorismo e addestramento con finalità di terrorismo internazionale. L’attività è iniziata nel marzo
2022, quando mirate acquisizioni d’intelligence hanno
evidenziato i circuiti online sui quali l’indagato manifestava la propria radicalità, anche attraverso la preparazione di tutorial, postati sul proprio profilo Twitter, con i
quali spiegava come creare esplosivi con ingredienti comuni. L’indagato – tramite i propri profili social – ha fatto pubblicamente apologia di crimini commessi da organizzazioni terroristiche di matrice islamica (Al Qaeda e
Daesh), condividendo materiale di propaganda estremista di natura jihadista, con riferimento a video e messaggi inerenti alla fabbricazione domestica di esplosivi, tecniche di auto-addestramento a modalità di esecuzione di attentati con l’uso di coltelli, sostanze velenose
e automezzi. Ha, inoltre, sostenuto la pratica del martirio per dar corso al jihad, manifestando propositi violenti contro i soldati americani, lo Stato di Israele, gli ebrei
e le comunità LGTBQ.
Si segnalano le principali operazioni di contrasto al
terrorismo di matrice separatista condotte nel 2023.
> Ozgur Uyanik, arrestato a Viareggio l’11 aprile 2023
in quanto destinatario di un provvedimento di cattura internazionale emesso dalla Procura di Istanbul nel
2009, per il reato di interruzione dell’Ordine costituzionale con l’uso della Forza. Uyanik è risultato essere
membro del THKP-C (Turkey’s People’s Liberation Party-Front), organizzazione considerata terroristica dal
governo turco, per la quale avrebbe già commesso numerosi reati.
Unal Yilmaz, con doppia cittadinanza turca e francese
ma residente in Francia, arrestato a Roma il 26 giugno
2023 a seguito di mandato di cattura emesso nel 2016
dall’Alta Corte Penale di Malatya (Turchia) per il reato di
partecipazione ad associazione terroristica (PKK).
Devrim Akcadag, arrestato a Sassari il 1° agosto 2023,
destinatario di un provvedimento di cattura internazionale ai fini estradizionali emesso il 2 aprile 2020 dalla
Corte di Assise di Malatya (Turchia) per il reato di partecipazione all’associazione terroristica di matrice marxista leninista e indipendentista curda PKK, condannato
a 15 anni di reclusione.
Mehmet Dizin, cittadino tedesco di origini turche, arrestato il 5 agosto 2023 dalla Digos di Bologna poiché destinatario di un mandato di cattura internazionale emesso nel 1997 dalle autorità turche per il reato di appartenenza all’organizzazione terroristica di matrice marxista-leninista e indipendentista curda PKK. Secondo le
informazioni contenute nel provvedimento Dizin si sarebbe reso responsabile, per conto della menzionata organizzazione terroristica, di rapimento e possesso illecito di dinamite, detonatori, cartucce e armi.
Alaadin Kirsan, arrestato a Milano l’11 agosto 2023 in
esecuzione di un provvedimento di cattura internazionale ai fini estradizionali emesso dalla Procura di
Istanbul nel 2009 per il reato di partecipazione all’as-
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 31
sociazione terroristica di matrice marxista leninista e
indipendentista curda PKK.
> Yavuz Naki, arrestato a Venezia il 20 agosto 2023 in
esecuzione di un mandato di arresto provvisorio ai fini
estradizionali emesso dall’Alta Corte di Erzurum (Turchia) nel 2014 per il reato di partecipazione all’associazione terroristica di matrice marxista-leninista e indipendentista curda PKK.
> Dilan Ozgan, nata in Turchia ma residente in Francia dove aveva ottenuto un permesso di soggiorno
per rifugiati, è stata arrestata il 26 dicembre 2023 a
Varzo (VB) in esecuzione di un mandato emesso dalle
autorità turche, in quanto accusata di svolgere attività di propaganda per conto dell’organizzazione terroristica PKK.
LOTTA AL TERRORISMO INTERNO
EVERSIONE DI SINISTRA
Nel 2023 è proseguita l’attività investigativa nei confronti dei sodalizi estremistici di matrice anarco-insurrezionalista con rilevanti risultati operativi come evidenziato dal sensibile incremento dei dati inerenti agli arresti, alle denunce e all’applicazione di altre misure coercitive. Tra le principali operazioni, si segnalano le seguenti.
9 marzo 2023
La Digos di Massa Carrara ha eseguito un decreto emesso dalla locale Procura della Repubblica, di misura cautelare dell’obbligo di firma e contestuale perquisizione personale e locale, a carico di tre militanti anarco-insurrezionalisti resisi responsabili di rapina, turbamento di riunione elettorale e deturpamento di cose altrui, in relazione
all’aggressione di militanti del partito della Lega.
28 marzo 2023
A Napoli, la Digos ha eseguito un’ordinanza di custodia
cautelare in carcere a carico di un noto militante anarchico, ritenuto l’autore dell’attentato esplosivo perpetrato
a Napoli il 4 marzo 2021 ai danni del Consolato onorario di
Grecia. L’anarchico, inoltre, è accusato di addestramento ad attività con finalità di terrorismo ex art. 270 quinquies del codice penale.
26 giugno 2023
Le Digos di Milano, Novara e di Varese, hanno eseguito 6
misure cautelari – 3 di divieto di soggiorno e 3 di obbligo
di dimora – emesse a carico di altrettanti militanti anarco-insurrezionalisti, resisi responsabili l’11 febbraio, a Milano, in occasione di una manifestazione, di porto abusivo
di armi o oggetti atti a offendere, resistenza, violenza o
minaccia a pubblico ufficiale e danneggiamento.
8 agosto 2023
Le Digos di Genova, La Spezia e Massa Carrara e il Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo
interno, hanno eseguito 9 misure cautelari nei confronti di soggetti facenti capo al circolo libertario “Goliardo
Fiaschi” di Carrara (MS), per i reati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo, apologia e istigazione con finalità di terrorismo e offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica, in relazione al ruolo svolto nella redazione e divulgazione del quindicinale
“Bezmotivny”.
20 ottobre 2023
A Dolceacqua (IM), le Digos di Brescia, Genova, Trento,
Treviso e Trieste e il Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo interno, hanno tratto in arresto
un militante insurrezionalista latitante, resosi irreperibile per sottrarsi a un ordine di carcerazione per vari reati
connessi alla sua militanza, nonché a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nell’ambito di un’inchiesta per reati connessi al terrorismo. Al momento
dell’arresto l’anarchico è stato trovato in possesso di un
documento di identità contraffatto.
4 ottobre 2023
La Digos di Brescia ha eseguito un’ordinanza di custodia
cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il locale Tribunale, nei confronti di un noto anarco/insurrezionalista
accusato di attentato con finalità di terrorismo e violazione della normativa sugli esplosivi, in relazione all’attentato commesso il 18 dicembre 2015, a Brescia, quando un ordigno è deflagrato dinanzi l’ingresso della Scuola di Polizia Giudiziaria.
TERRORISMO DI SINISTRA – MATRICE ANARCHICA E MARXISTA-LENINISTA
Arrestati
Denunciati
Altre misure coercitive
Sono state emesse 16 misure di prevenzione a carico di soggetti gravitanti nell’ambito dell’estremismo eversivo di sinistra.
32 POLIZIAMODERNA aprile 2024
Contrasto all’Antagonismo
ESTREMISMO DI SINISTRA
L’attività di contrasto delle Digos sul
territorio nazionale ha portato al deferimento all’a.g. di 1.708 estremisti
di sinistra (21 in stato di arresto). Risalto è stato dato alle misure di prevenzione, con l’emissione di 228 fogli di via obbligatori, 10 avvisi orali e
una sorveglianza speciale.
Di seguito le operazioni più significative.
Il 2 novembre 2023 a Bologna, la
Digos ha proceduto all’arresto di 3
soggetti di Ultima Generazione per
violenza privata e danneggiamento aggravati, avendo bloccato la circolazione stradale della tangenziale felsinea per circa 40 minuti, incollando le mani sull’asfalto con del cemento a presa rapida.
Un’analoga azione di blocco è stata posta in essere da 12 attivisti il
4 dicembre a Fiumicino (RM), sul tratto
ESTREMISMO DI SINISTRA
autostradale della
Arrestati
Denunciati
Altre misure coercitive
A12, conclusasi con
1.708
l’arresto dei militanti
da parte della Digos
L’inchiesta della Digos di Torino per attentato alla sicurezza dei traverso i militanti di Askatasuna accu- sporti, violenza privata e danneggiasati di aver costituito un’associazio- mento, nonché interruzione di pubne criminale e di aver integrato di- blico servizio.
verse fattispecie delittuose nell’amL’11 aprile 2023 la Digos di Padova
bito di mobilitazioni svoltesi nel ca- ha notificato l’avviso di conclusione
poluogo piemontese e in Val di Su- delle indagini preliminari nei riguarsa, contro la realizzazione del TAV. di di 12 appartenenti al movimento
Nel delineato contesto investigati- per iniziative illecite poste in essere
vo, il 26 gennaio e il 16 marzo, sono da aprile a ottobre 2022, consistenstate perquisite rispettivamente la ti in imbrattamenti, blocchi del trafsede di Corso Regina Margherita e il fico veicolare e interruzioni di pubcentro sociale “Murazzi”, succursale blico servizio, nonché per l’organizestiva di Askatasuna, rilevando di- zazione di manifestazioni non preverse criticità strutturali e attinenti avvisate. A 5 militanti è stata altrealla salubrità degli ambienti. Inoltre, sì contestata l’associazione a delinil 15 giugno, il Tribunale del Riesame quere, in quanto ritenuti promotori e
di Torino, confermando la sussisten- organizzatori di un sodalizio finalizza del reato associativo, ha disposto zato all’integrazione di più fattispel’applicazione della misura cautelare cie delittuose.
dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di 6 mi- EVERSIONE ED ESTREMISMO
litanti e, l’8 agosto, sono state ele- DI DESTRA
vate sanzioni amministrative per l’il- È stato dato impulso alle attività
lecita somministrazione di cibi e be- d’indagine nei confronti di esponenvande per l’ammontare di comples- ti della destra radicale, nonché insivi 80.000 euro, nei confronti di 20 crementate le attività verso gruppi
militanti del sodalizio.
e singoli che si ispirano a ideologie di
matrice neofascista, neonazista, xenofoba e antisemita.
È stato implementato il monitoraggio di siti d’area, di social network
e di chat di messaggistica istantanea per intercettare piani e strategie
operative dei gruppi più radicali che
utilizzano il Web per propaganda.
Dal punto di vista operativo, sono state eseguite 3 misure cautelari e denunciate 147 persone per reati di terrorismo, di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, o comunque legate all’estremismo politico.
Si segnala, altresì, che nell’ambito dell’attività di contrasto indirizzata verso chat e gruppi virtuali di matrice neonazista e suprematista, nel
2023 sono stati sottoposti a perquisizioni personali, locali e informatiche – delegate dall’autorità giudiziaria – 11 internauti minorenni.
Tra le principali indagini si segnalano le seguenti.
30 marzo 2023
A Sassari, all’interno dell’aeroporto
di Alghero-Fertilia, la Digos ha proceduto al fermo di indiziato di delitto di un cittadino di nazionalità russa residente in Sardegna, in partenza per la Spagna, già indagato per
istigazione a delinquere per motivi
di discriminazione razziale, etnica
e religiosa dopo aver inviato mail di
natura antisemita e di minaccia agli
indirizzi di varie comunità ebraiche.
Il fermo è stato effettuato dopo che
la Polizia ha raccolto, a suo carico,
gravi indizi di colpevolezza in ordine alla detenzione e fabbricazione
di “polvere nera”.
14 aprile 2023
A Cuneo, la Digos ha notificato due
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 33
misure cautelari dell’obbligo di dimora nei confronti di altrettanti cittadini italiani che, a seguito di una perquisizione effettuata qualche settimana prima, erano stati trovati in
possesso di cartucce, varie armi da
taglio, uno storditore elettrico e alcuni device, nonché di numerosi cimeli – conservati in una teca – afferenti al Terzo Reich. Nella memoria
dei dispositivi sequestrati, sono stati rinvenuti video di stragi di matrice suprematista, quali quella di Christchurch (Nuova Zelanda) del 2019 e
di Buffalo (USA) del 2022.
15 maggio 2023
Personale delle Digos di Torino e
Treviso, in collaborazione con il Cosc
piemontese, ha dato esecuzione a un
decreto di perquisizione personale,
domiciliare e informatica, delegata
dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino a carico di un
45enne, coinvolto in un’indagine che
ha consentito di individuare alcuni
internauti attivi nella pubblicazione
di materiale nazi-fascista, razzista e
antisemita su un canale Telegram. In
particolare, è emerso che l’indagato,
oltre a ricoprire il ruolo di co-ammini-
34 POLIZIAMODERNA aprile 2024
stratore del citato gruppo di discussione e ad aver partecipato a numerosi canali e gruppi Telegram di matrice neonazista, aveva soggiornato
per lunghi periodi in Russia, instaurando legami con gli ambienti militari e paramilitari filorussi di stanza
nei territori delle auto proclamante
repubbliche di Donetsk e di Lugansk,
tentando di arruolarsi presso le milizie filorusse dapprima in Siria e poi
in Ucraina.
14 settembre 2023
Le Digos di Trieste e di Gorizia hanno dato esecuzione a un decreto di
perquisizione personale e domiciliare nei confronti di un 14enne, indagato per aver posto in essere condotte di propaganda e istigazione a
delinquere per motivi di discriminazione razziale. L’attività d’indagine,
scaturita da attività di web monitoring, ha consentito di individuare un
account X (ex Twitter) riconducibile
al minore, sul quale erano stati originariamente condivisi contenuti connessi alla propaganda jihadista, successivamente sostituiti da materiale di matrice suprematista e neonazista, evidenziando l’adesione del
ragazzo al contesto della cd “White Jihad”. Il minore già in passato era
stato segnalato all’autorità giudiziaria per aver pesantemente offeso una compagna di classe di religione ebraica.
17 ottobre 2023
La Digos di Arezzo ha eseguito un
decreto di perquisizione personale,
locale e informatica nei confronti di
un 15enne, indagato per la partecipazione a gruppi suprematisti presenti in Rete – in particolare su Telegram e TikTok – sui quali aveva condiviso e propagandato materiale neonazista e comunque a carattere discriminatorio e violento. Sul medesimo contesto virtuale, inoltre, aveva asserito di poter disporre di armi
da fuoco e di aver acquisito dimestichezza nel loro utilizzo, grazie alla
regolare detenzione di armi da parte del padre. Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti piccoli ordigni rudimentali.
9 novembre 2023
Le Digos e la Polizia Postale di Torino e di Salerno hanno eseguito due
perquisizioni locali, personali e informatiche, delegate dalle rispettive autorità giudiziarie, nei confronti
di altrettanti minorenni di nazionalità italiana residenti in quelle province. Le attività di polizia giudiziaria hanno fatto parte di un’indagine coordinata da Europol e Eurojust
sul gruppo Telegram di matrice neonazista e suprematista denominato
“Sturmjager Division” – che ha portato ad arresti e perquisizioni in diversi Paesi europei – sul quale si è
accertata la presenza di giovanissimi internauti che hanno manifestato la loro volontà di partecipare al
progetto del sodalizio condividendo, tra le altre, informazioni sul confezionamento di ordigni.
Squadre Tifoserie
Le Squadre Tifoserie delle Digos, coordinate a livello centrale dalla II Divisione del Servizio Affari e Informazioni Generali della DCPP, hanno
l’obiettivo di monitorare il fenomeno ultras italiano (con particolare riferimento alle infiltrazioni politiche
estremiste) e reprimere i comportamenti violenti durante le manifestazioni sportive. Nel 2023, queste unità operative hanno arrestato 93 supporter, denunciandone 2.377. Numerosi sono stati inoltre i sequestri di
materiale pericoloso.
Di seguito le principali operazioni.
GENNAIO
> Le Digos di Napoli e Roma, a seguito degli articolati approfondimenti d’indagine seguiti ai violenti
scontri verificatisi sulla tratta autostradale A1, all’altezza dell’area
di servizio Badia Al Pino Est (AR),
tra aderenti ai sodalizi ultras della Roma e del Napoli diretti rispettivamente a Milano e Genova dove erano previste le gare contro il
Milan e la Sampdoria (8/1), hanno
proceduto all’arresto in flagranza differita di 4 tifosi (3 giallorossi e un partenopeo), denunciandone 104 in stato di libertà (73 supporter del Napoli e 31 della Roma).
> La Digos di Salerno, a esito dell’attività investigativa avviata a seguito dei gravi episodi di violenza
tra le opposte tifoserie, che hanno
causato anche l’incendio di un pullman con a bordo sostenitori ospiti, avvenuti prima dell’incontro Paganese-Casertana (22/1), nella cui
immediatezza sono stati tratti in
arresto in flagranza 9 soggetti (7
ultras della Paganese e 2 della Casertana), ha deferito all’a.g. 17 supporter (14 paganesi e 3 casertani).
36 POLIZIAMODERNA aprile 2024
FEBBRAIO
> La Digos di Roma, a seguito dell’articolata attività investigativa avviata dopo l’aggressione perpetrata al termine della gara di calcio di
Serie A Roma-Empoli (4/2) da parte circa 50 supporter serbi della
Stella Rossa di Belgrado ai danni
di appartenenti al sodalizio ultras
romanista “Fedayn”, ai quali è stato sottratto con violenza lo storico
striscione del gruppo, ha deferito
all’a.g. 21 sostenitori serbi.
> La Digos di Bergamo, a seguito
dei violenti tafferugli tra supporter atalantini e leccesi verificatisi
nel capoluogo orobico prima della partita di calcio Atalanta-Lecce
(19/2), ha deferito in stato di libertà 95 persone (77 tifosi salentini e
18 bergamaschi).
MARZO
> La Digos di Napoli, all’esito dell’attività di indagine posta in essere
a seguito dei gravi episodi di violenza tra le opposte tifoserie che
hanno interessato il locale centro
cittadino prima dell’incontro di
Champions League tra la compagine partenopea e la squadra tedesca dell’Eintracht Francoforte
(15/3), ha tratto in arresto 8 tifosi
(5 sostenitori locali e 3 ospiti) e ne
ha denunciati altri 106 in stato di libertà (100 ultras tedeschi e 6 partenopei).
APRILE
> La Digos di Torino, attraverso
un’approfondita attività di indagine avviata a seguito dei reiterati cori razzisti intonati nei confronti del calciatore interista Romelu Lukaku durante l’incontro Juventus-Inter (4/4), ha denunciato
in stato di libertà 168 tifosi locali
per il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale.
> La Digos di La Spezia, a conclusione dell’attività di indagine posta in essere a seguito degli scontri tra le opposte fazioni verificatisi prima dell’incontro Spezia-Lazio
(14/4), ha deferito all’a.g. 34 tifosi
(23 laziali e 11 spezzini).
MAGGIO
> La Digos di Varese, con la collaborazione della Digos di Napoli, al
termine di una complessa indagine
avviata a seguito delle aggressioni
perpetrate nel capoluogo lombardo da ultras varesini ai danni di tifosi partenopei intenti a festeggiare la vittoria dello scudetto da
parte del Napoli (4/5), e del successivo tentativo di rappresaglia
posto in essere a Varese dai supporter napoletani, originariamente diretti a Monza per la gara Monza-Napoli (14/5), ha denunciato in
stato di libertà 71 persone (41 sostenitori varesini e 30 napoletani).
> La Digos di Bergamo, in esito ad
attività investigativa posta in essere a seguito dei cori razzisti intonati dalla locale tifoseria ultras
nei confronti del calciatore serbo
Dusan Vlahovic nel corso dell’incontro Atalanta-Juventus (7/5), ha
deferito all’a.g. 18 sostenitori atalantini.
GIUGNO
> La Digos di Brescia, a seguito delle gravi intemperanze verificatesi
durante e dopo la partita BresciaCosenza (1/6), che hanno determinato anche la sospensione della
partita, ha proceduto all’arresto in
flagranza differita di 4 supporter
bresciani e alla successiva denun-
cia in stato di libertà di ulteriori 89
sostenitori locali.
SETTEMBRE
> La Digos di Taranto, in collaborazione con l’omologo ufficio di Foggia, a seguito di indagini relative
all’incendio doloso di materiale infiammabile collocato nelle adiacenze del settore ospiti dello stadio che ha causato gravi danni alla struttura, verificatosi durante
l’incontro Taranto-Foggia (3/9),
ha deferito all’a.g. 11 sostenitori foggiani, 2 dei quali sono stati
successivamente sottoposti alla
misura cautelare degli arresti domiciliari.
OTTOBRE
> La Digos di Siracusa, in esito all’attività di indagine avviata a seguito
dei gravi episodi di violenza verificatisi in occasione dell’incontro Siracusa-Acireale (4/10), ha denunciato in stato di libertà 91 persone
(31 tifosi locali e 60 ospiti).
> La Digos di Verona, a seguito di attività investigativa successiva agli
scontri tra le opposte tifoserie verificatisi prima e dopo il match Hellas Verona-Napoli (21/10), ha deferito all’a.g. 69 tifosi (46 partenopei
e 23 scaligeri).
NOVEMBRE
> La Digos di Trapani, a seguito di
una mirata attività investigativa, espletata attraverso la visione dei filmati inerenti agli episodi di violenza accaduti al termine
della gara Trapani-Acireale (5/11),
ha denunciato in stato di libertà 14
persone (12 tifosi del Trapani e 2
dell’Acireale).
DICEMBRE
> La Digos di Macerata, a esito
dell’attività di indagine sviluppata a seguito degli scontri tra opposte fazioni verificatisi in occasione dell’incontro Maceratese-Osimana (10/12), ha deferito
all’a.g. 17 persone (6 ultras locali e 11 ospiti).
Inserito nella Direzione Centrale della
Polizia di Prevenzione, il Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (NOCS) è il Reparto speciale della Polizia di Stato deputato all’esecuzione di interventi ad alto rischio. Per essere pronti ad assolvere
a tale gravoso compito, gli operatori del
NOCS svolgono quotidianamente mirate attività addestrative, allo scopo di garantire elevati standard operativi in diversificati scenari di crisi e con differenti condizioni di stress psicofisico.
Nel corso del 2023, il NOCS ha costantemente assicurato congrue aliquote di operatori di pronto impiego sulla
Capitale e sull’intero territorio nazionale. Inoltre, è stato
impegnato in specifici interventi ad alto rischio: il 9 marzo
a Siniscola (NU), per la ricerca di un pericoloso latitante in
collaborazione con la DCA-SCO, e il 20 ottobre in località
Dolceacqua (Imperia) per la cattura di un latitante anarcoinsurrezionalista, a conclusione di lunghe indagini sul territorio delle regioni Liguria e Piemonte svolte dal personale della DCPP e dirette dalle Procure della Repubblica di
Trento e Trieste.
Inoltre, nel corso dell’anno, personale specializzato del
NOCS ha svolto numerose attività di protezione e sicurezza in occasione delle visite in Italia di Capi di Stato e di Governo esteri con una notevole esposizione al rischio.
Il Nucleo ha altresì mantenuto costanti rapporti con omologhi Reparti Speciali, italiani ed esteri, che hanno consentito di implementare le competenze tecniche sia degli operatori di
Squadra che di quelli componenti le articolazioni specialistiche, quali breacher, sniper, cinofili, sub e paracadutisti.
Si segnala, inoltre, il ruolo di rilievo
che il NOCS ha all’interno dell’organizzazione ATLAS, formata dalle Unità
Speciali di polizia dei 27 Paesi dell’Unione Europea, per la partecipazione a stage addestrativi e il continuo scambio online di informazioni su tecniche
e tattiche di intervento speciale e sui relativi materiali ed
equipaggiamenti. In tale contesto, nell’anno 2023, così come nel precedente anno, è stata organizzata in Italia, a cura del NOCS, una complessa attività addestrativa per operatori di Reparti Speciali europei del settore K9. Da ultimo,
si segnala che il NOCS ha continuato a svolgere un’importante attività di formazione e aggiornamento degli operatori della Polizia di Stato assegnati alle Unità Operative di
Pronto Intervento (UOPI). Da ultimo, si segnala che nel corso del 2022, il NOCS ha continuato a svolgere un’importante attività di formazione e aggiornamento degli operatori della Polizia di Stato assegnati alle Unità Operative di
Pronto Intervento (UOPI).
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 37
Reparti mobili
I Reparti Mobili della Polizia di Stato sono unità specializzate nei servizi di ordine pubblico. Il personale
(circa 4.800 unità operative e 300
di supporto), è organizzato in contingenti e squadre da ordine pubblico ed è impegnato quotidianamente, su disposizione del Dipartimento della PS, per salvaguardare l’ordine e la sicurezza pubblica nel corso di manifestazioni, eventi sportivi e Grandi Eventi.
Le aliquote dei Reparti sono poste a disposizione delle Autorità
provinciali di pubblica sicurezza,
sulla base delle necessità e delle
emergenze di ordine pubblico di
volta in volta rappresentate dagli
Uffici territoriali. Il personale riceve uno specifico e periodico addestramento alle più moderne tecniche per la gestione dell’ordine pubblico, in modo da poter garantire un
approccio corretto e professionale
ai diversi scenari operativi, anche
nei casi di soccorso pubblico.
Tra i principali servizi svolti dai
Reparti Mobili, nel corso del 2023,
sono da segnalare quelli effettuati sui cantieri della linea ad alta ve-
locità (TAV) in Val di Susa, teatro di
numerose manifestazioni di protesta, quelli connessi al fenomeno degli sbarchi di cittadini extracomunitari provenienti prevalentemente dal territorio africano e quelli
relativi al rafforzamento della vigilanza ai valichi della frontiera italo-francese.
Par ticolarmente significativo
è stato il supporto del personale
dei Reparti in attività di soccorso pubblico, in particolare per l’alluvione dell’Emilia Romagna e della Toscana.
Ordine Pubblico
Nel 2023 è proseguita con un impegno costante verso la
collettività l’attività delle Forze di Polizia a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica che si è concentrata sul rinnovato attivismo delle piazze su diverse tematiche. In particolare, sono proseguite le mobilitazioni ambientaliste
contro i cambiamenti climatici e le grandi opere e, a partire dal 7 ottobre, è stato registrato un notevole incremento delle iniziative a carattere pacifista correlate alla tematica del conflitto israelo-palestinese.
Per le globali esigenze di Ordine Pubblico del 2023,
è stata disposta la movimentazione in ambito nazionale di complessive 549.730 unità di rinforzo dei Reparti Mobili.
Complessivamente, si sono registrate 11.219 manifestazioni di spiccato interesse per l’ordine pubblico, di cui
4.568 su temi politici, 3.016 a carattere sindacale-occupazionale, 391 studentesche, 366 sulle problematiche
dell’immigrazione, 1.005 a tutela dell’ambiente, 1.345 a carattere antimilitarista e 528 su altre tematiche.
Nel corso di 397 eventi si sono verificate turbative
dell’ordine pubblico, 20 persone sono state arrestate e
3.033 denunciate in stato di libertà, mentre 120 poliziotti
hanno riportato lesioni varie.
Tra le esigenze di rilievo, che hanno comportato una pianificazione straordinaria di servizi a tutela dell’ordine pubblico, si evidenziano: il perdurare degli impegni connessi al
fenomeno migratorio di stranieri provenienti dai Paesi del
38 POLIZIAMODERNA aprile 2024
Nord Africa e del Medio Oriente, con l’impiego di 129.810
unità di rinforzo della Polizia di Stato; il protrarsi della mobilitazione del Movimento NO-TAV in Val di Susa contro la
linea ferroviaria ad alta velocità, con l’impiego di 30.400
operatori dei Reparti Mobili; lo svolgimento di consultazioni elettorali amministrative e regionali, che hanno
comportato l’impiego complessivo di 7.060 poliziotti per
la vigilanza ai seggi.
Per il perdurare della minaccia terroristica internazio-
nale, si è reso necessario mantenere elevato lo standard
di sicurezza nazionale a tutela degli obiettivi sensibili, mediante il rafforzamento delle misure di prevenzione e di
controllo coordinato del territorio.
Sono stati vigilati mediamente 29.260 obiettivi, dei
quali 28.260 in forma generica, 670 in forma dinamica dedicata e 330 in forma fissa, vigilati da personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, di cui 440 operatori della Polizia di Stato.
Sono giunte nel nostro Paese, per visite ufficiali e private, numerose personalità straniere, per le quali si è resa
necessaria la predisposizione di specifici servizi di protezione. In particolare, si è registrata la presenza di 109 Capi
di Stato, 62 Capi di Governo, 35 Vice Capi di Governo, 144
membri di famiglie reali, 1.246 Ministri, Commissari Europei e altre autorità.
Nel 2023, sono stati monitorati 2.648 incontri di calcio (411 di serie A, 390 di serie B, 1.158 di serie C, 490 di
campionati dilettantistici, 48 incontri internazionali, 116 di
Coppa Italia e Coppa Italia serie C e 35 amichevoli) che per
la gestione dei connessi servizi di ordine pubblico hanno
richiesto l’impiego di 79.320 unità territoriali della Polizia di Stato e 80.340 unità di rinforzo dei Reparti Mobili. Nel corso delle partite in cui si sono registrati episodi di
turbativa sono rimasti feriti 154 poliziotti. Per quanto riguarda l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno
della violenza negli stadi, 107 persone sono state arrestate e 2.344 denunciate.
Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive
L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (ONMS), istituito
presso il Ministero dell’interno, opera nell’ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza avvalendosi del Centro Nazionale di Informazione sulle Manifestazioni
Sportive (CNIMS)
ai fini dell’esercizio
delle attribuzioni ad
esso devolute in materia di prevenzione e
contrasto della violenza
in occasione di manifestazioni sportive
Durante il 2023 si sono svolte 63
riunioni dell’Osservatorio, nel corso delle quali sono state esaminate
1.324 competizioni sportive (per la
quasi totalità partite di calcio) con
conseguente attribuzione di uno specifico indice di rischio secondo i previsti parametri di valutazione. Di queste, 570 sono state le gare valutate
ad alto rischio, mentre 241 sono state quelle rinviate alle determinazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive
(CASMS) per l’individuazione di spe-
cifiche misure restrittive (come divieto di trasferta o disputa in assenza di
spettatori).
Con riguardo al settore della formazione degli steward – che
vanno obbligatoriamente impiegati nelle partite di calcio professionistico e in quelle che si disputano
in stadi con capienza superiore a 7.500
spettatori – sono state accreditate 5 nuove
società di formazione ed è
stata disposta la revoca di 6 accreditamenti per sopravvenute carenze
dei requisiti minimi previsti dalla normativa: attualmente, sono 64 le società di formazione regolarmente accreditate.
Relativamente al progetto Stadi
senza barriere – avviato negli anni
scorsi dall’Osservatorio per incentivare la costruzione o il rifacimento di
impianti sportivi delle società di calcio dilettantistiche senza barriere divisorie tra zona spettatori e spazio
dell’attività sportiva – nel 2023 sono
stati positivamente valutati i proget-
ti presentati per 5 impianti nelle province di Firenze, Grosseto, L’Aquila,
Macerata e Milano.
L’ONMS è, inoltre, intervenuto in
eventi di rilevante interesse nazionale e internazionale attinenti alle
competizioni calcistiche (tra cui si segnalano la UEFA: Safety and Security Conference tenutasi a Roma lo settembre e l’Integrity tour organizzato
dalla Lega B e dall’Associazione Italiana Calciatori a dicembre), per evidenziare la specificità del sistema di governance della sicurezza degli eventi sportivi adottato dall’ordinamento nazionale e condividere iniziative promuovere legalità e correttezza nello sport.
Infine, l’Osservatorio ha redatto il
Rapporto annuale relativo alla stagione sportiva 2022-2023, con i dati più significativi sull’impegno profuso dal personale delle Forze di Polizia
nei connessi servizi di ordine e sicurezza pubblica e sulle principali criticità riscontrate, nonché l’esito del primo monitoraggio effettuato sugli atti di discriminazione razziale, antisemita e territoriale commessi in occasione delle manifestazioni sportive.
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 39
Polizia Stradale
La Polizia Stradale, anche nel 2023,
ha fornito il proprio contributo, attraverso l’attività di prevenzione e
sensibilizzazione, per raggiungere
l’obiettivo fissato dall’Unione Europea della riduzione del 50% delle vittime e dei feriti gravi entro il
2030 quale tappa intermedia vers o
il traguardo zero vittime fissato per
il 2050.
Nel corso del 2023
l a P o l i z i a St r a d a le ha effettuato
429.519 pat tuglie,
attuato 8.316 servizi con misuratori di
716.897 per eccesso di velocità. I conducenti controllati
con etilometri e prec u r s o r i so n o s ta ti
647.227, mentre le persone sanzionate per guida in stato di ebbrezza
alcolica sono state 14.362. Le persone denunciate per aver guidato
sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono state, invece, 1.355.
Complessivamente sono state ritirate 36.908 patenti di guida e
44.528 carte di circolazione.
Il fenomeno infortunistico monitorato complessivamente dalla
Polizia Stradale ha fatto registrare una diminuzione rispetto al 2022.
In particolare, a fronte di una diminuzione dell’incidentalità complessiva del 0,6%, gli incidenti mortali 1.204 e le vittime 1.326 sono diminuite rispettivamente del 11,6%
e dell’10,9%, mentre gli incidenti
con lesioni 28.631 e persone ferite 41.854 sono diminuiti rispettiva-
40 POLIZIAMODERNA aprile 2024
mente dell’1% e del 1,1%.
Sono proseguiti i controlli nel settore del trasporto professionale con
14.106 operatori impegnati, che hanno controllato 24.717 veicoli pesanti,
accertando 18.848 infrazioni e ritirando 303 patenti e 699 carte di circolazione.
Nel controllo del territorio è sta-
ta particolarmente incisiva l’attività di prevenzione e contrasto agli
illeciti di specifica competenza in
tema di crimini connessi alla circolazione stradale (traffico nazionale e internazionale di veicoli, frodi
assicurative, falsificazione o contraffazione di titoli abilitativi alla
guida e reati connessi nonché fenomeni di criminalità in ambito autostradale). L’attività ha consentito di realizzare risultati significativi: nel 2023 il personale della Specialità ha denunciato all’a.g. 16.315
persone arrestandone 653.
Sono stati raggiunti risultati rilevanti anche nel contrasto dello
spaccio di sostanze stupefacenti:
sono stati sequestrati circa 3 quintali di cocaina, 3 quintali circa di
marijuana, circa 800 kg di hashish,
14 kg di eroina.
Sono stati sottoposti complessivamente a verifica 5.028 tra autodemolitori, autofficine, agenzie pratiche automobilistiche, autoscuole,
concessionari, rivendite online procedendo alla contestazione di 2.265
violazioni e a 198 sequestri, di cui 90
penali.
Nell’ambito della cooperazione internazionale la Polizia Stradale
ha infine partecipato a
servizi congiunti di controllo di veicoli in transito presso frontiere
marittime e valichi terrestri che, da riscontri
investigativi, risultano
utilizzati dalle organizzazioni criminali.
I car o, Biciscuola,
Chirone e Ania Cares,
Guida e basta, Inverno
in sicurezza e Vacanze sicure sono
solo alcune delle tante campagne di
educazione stradale con cui la Specialità diffonde la cultura della guida consapevole. Numerose sono le
iniziative di sensibilizzazione realizzate da nord a sud del Paese che
con l’impiego del Pullman Azzurro,
una vera e propria aula didattica itinerante, con il simulatore di guida, il
“percorso ebbrezza” e altri strumenti interattivi, radunano ogni anno migliaia di giovani, offrendo loro la prova concreta di quanto sia rischioso
adottare comportamenti errati o pericolosi sulla strada. Complessivamente sono stati oltre 200.000 gli
alunni e studenti che la Polizia Stradale ha incontrato in occasione dei
numerosi interventi di educazione
stradale e che ha coinvolto in attività
formative sempre nuove ed efficaci. Proprio i giovani sono i destinatari “prediletti” delle campagne educa-
tive perché saranno i nostri migliori
testimonial della cultura della guida
sicura in famiglia e tra gli amici, con-
Persone arrestate
VIOLAZIONI DEL C.D.S.
Violazioni accertate in materia di circolazione
Carte di circolazione ritirate
Violazioni accertate per superamento limiti di velocità
tribuendo a una diffusione capillare
di modelli comportamentali corretti e consapevoli.
53.814
716.897
Mancato utilizzo delle cinture di sicurezza
74.490
Mancato utilizzo del casco
1.581
Guida in stato di ebbrezza
21.339
Guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti
1.917
OPERATIVITÀ
Persone denunciate all’a.g.
16.315
ATTIVITÀ INFORTUNISTICA
Incidenti stradali
con esito mortale
1.204
Incidenti stradali con lesioni
28.631
Incidenti stradali
con soli danni alle cose
41.854
STUPEFACENTI SEQUESTRATI
Pattuglie
429.519
Cocaina
Conducenti controllati con etilometro
647.227
Marijuana
Servizi con misuratori di velocità
Soccorsi ad automobilisti in difficoltà
8.316
201.396
Hashish
Eroina
296,012 kg
2.810,718 kg
778,417 kg
13,528 kg
CONTROLLI AMMINISTRATIVI
SCORTE SANITARIE: organi, medicinali, vaccini, ecc.
Servizi
Esercizi commerciali
5.028
Pattuglie
Violazioni
2.265
Sequestri
Polizia Postale e delle Comunicazioni
Il cybercrime ha registrato negli anni un aumento esponenziale, sia nei numeri che nel livello e nella qualità criminale. I
dati presenti sulla Rete sono l’obiettivo più ambito delle organizzazioni criminali, che li utilizzano per minare l’integrità
dei servizi pubblici essenziali, realizzare frodi informatiche
e campagne di “cyber-estorsione”, alimentare i mercati neri
del darkweb e aggredire la sfera più intima della libertà personale dei cittadini, tra cui i minori sono purtroppo i soggetti
più esposti. In tale scenario, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, che nel 2023 ha compiuto 25 anni dalla nascita, opera una complessa attività di prevenzione e repressione, con
il Servizio centrale e i Centri operativi per la sicurezza cibernetica (COSC) presenti sull’intero territorio nazionale.
Il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia online (CNCPO) ha coordinato 2.702 investigazioni, e indagato 1.239 persone. Sono stati analizzati i contenuti di 28.355 siti internet e inseriti 2.739 spazi web illeciti nella black list per inibirne l’accesso dal territorio italiano. Particolarmente significativi i dati relativi ai casi di
42 POLIZIAMODERNA aprile 2024
adescamento online: dei 353 eventi delittuosi trattati,
207 hanno riguardato minori della fascia di età 10-13 anni. Sono stati, invece, 104 i minori denunciati per condotte riconducibili al fenomeno del cyberbullismo e 291 i casi
complessivamente trattati, che hanno interessato principalmente la fascia di età 14-17 anni. Di rilievo 8 operazioni
condotte dagli Uffici territoriali della Specialità, coordinate dal CNCPO, di cui alcune svolte sotto copertura online e
scaturite da segnalazioni pervenute nell’ambito dell’attività di cooperazione internazionale svolta dal Centro.
Per quanto riguarda il contrasto dei reati contro la
persona perpetrati sulla Rete, sono 9.538 i casi trattati di stalking, minacce, molestie, sextortion, sostituzione di persona, illecito trattamento di dati personali, hate
speech, propositi suicidari, per i quali sono state indagate
1.249 persone. In relazione al reato di diffamazione online, sono 2.060 i casi trattati e 526 le persone indagate.
In continuo aumento l’attività di contrasto al revenge
porn, con 283 casi trattati (di cui 29 in danno di minori) e 115
persone indagate. Grande impegno è stato inoltre dedicato
al contrasto dei reati d’incitamento all’odio, con particolare
attenzione per gli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti. Per quanto concerne le truffe online, sono 16.637 le segnalazioni ricevute e trattate e 3.610 le persone indagate.
Si è evidenziato un aumento del 12% rispetto allo scorso anno delle truffe relative al trading online; sono stati
3.429 i casi trattati, con oltre 111 milioni di euro sottratti alle vittime cadute nella rete di abili truffatori e finti intermediari finanziari.
La Sala Operativa del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche
(CNAIPIC) ha gestito, a livello nazionale, 632 attacchi a sistemi informatici di strutture nazionali di rilievo strategico,
79 richieste di cooperazione nel circuito High Tech Crime
Emergency e avviato 96 indagini e indagato 98 persone.
L’attività di prevenzione è stata caratterizzata dalla diramazione di 77.012 alert. Attraverso i NOSC (Nuclei OpeCYBERTERRORISMO
rativi Sicurezza Cibernetica), presso le articolazioni territoriali della Specialità, il CNAIPIC ha coordinato la gestione di 11.469 attacchi a infrastrutture critiche, operatori di
servizi essenziali, privati e aziende e indagato 126 persone.
Con riferimento a financial cybercrime e monetica le
statistiche fanno registrare 10.755 casi per i quali sono state indagate 927 persone. Nonostante la difficoltà operativa di bloccare e recuperare le somme frodate, dirottate
soprattutto verso paesi extraeuropei (Cina, Taiwan, Hong
Kong), grazie alla versatilità della piattaforma OF2CEN (On
line fraud cyber centre and expert network) per l’analisi e il
contrasto avanzato delle frodi del settore, la Specialità ha
delle restanti somme. A seguito dell’adesione a campagne
internazionali ad alto impatto come EMMA 9 (European
Money Mule Action), coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni con la collaborazione di altri 27 Paesi stranieri e di Europol, sono state identificate nel mondo
più di 10.750 persone e indagati 879 soggetti nel territorio
nazionale. Le transazioni fraudolente investigate dalla Polizia Postale sono state 1.276, per un totale di oltre 22,5 milioni di euro, di cui oltre 6 milioni bloccati e/o recuperati.
In materia di cyberterrorismo (estremismo religioso e
politico, area antagonista) sono state indagate 51 persone.
Nel monitoraggio della Rete sono stati visionati 182.209
spazi web e in 2.037 casi sono stati rilevati contenuti illeciti; mentre 2.700 sono state le risorse oscurate per attività
info-investigative.
Sono state 21.075 le richieste d’informazione e
84.293 le segnalazioni ricevute dal Commissariato di PS
REATI CONTRO LA PERSONA
PERSONE
INDAGATE
SPAZI WEB
MONITORATI
SPAZI WEB CON
CONTENUTI ILLECITI
PERSONE
INDAGATE
TRATTATI
SPAZI WEB
MONITORATI
182.209
2.037
1.249
9.538
6.915
COMMISSARIATO DI PS ONLINE
CONTRASTO PEDOFILIA ONLINE
CYBERBULLISMO
RICHIESTA
INFORMAZIONI
SEGNALAZIONI
MINORI
INDAGATI
TRATTATI
PERSONE
INDAGATE
MONITORATI
BLACK LIST
SITI FILTRATI
21.075
84.293
1.239
28.355
2.739
FINANCIAL CYBERCRIME E MONETICA
TRATTATI
PERSONE
ARRESTATE
PERSONE DEFERITE ALL’A.G.
SOMME SOTTRATTE (€)
SOMME RECUPERATE (€)
10.755
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 43
Nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione sui pericoli del Web, di particolare rilievo è la campagna itinerante
Una vita da Social, giunta alla 11^ edizione. L’impegno profuso in tale ambito ha consentito, nel corso dell’anno, di re-
alizzare incontri con 2.300 istituti scolastici e di veicolare
contenuti educativi a oltre 335.000 studenti, 22.936 docenti e 17.385 genitori. Sono state attivate interlocuzioni
per campagne di informazione, per diffondere capillarmente la cultura della sicurezza digitale, sui canali informativi rivolti all’utenza delle principali aziende di trasporto pubblico.
Polizia Ferroviaria
ATTIVITÀ
Persone identificate
Persone indagate
Persone arrestate
Servizi di vigilanza
e controllo stazioni
Servizi di pattugliamento
linee ferroviarie
44 POLIZIAMODERNA aprile 2024
In campo amministrativo sono
state elevate 8.948 sanzioni, di cui
4.216 per violazione al DPR 11 luglio
1980, n. 753, recante “Nuove norme
in materia di polizia, sicurezza e regolarità dell’esercizio delle ferrovie
e di altri servizi di trasporto”.
Per quanto riguarda i furti di rame in ambito ferroviario sono stati 3.263 i controlli ai rottamai con il
recupero di oltre 54 tonnellate di rame di provenienza illecita. Da segnalare, inoltre, che la Polizia Ferroviaria
ha salvato 5 persone colte da arresto
cardiaco. Sono state 69 le persone
scomparse rintracciate, di cui 52 minorenni (dato rilevato da settembre
a dicembre 2023).
In campo internazionale la Polizia Ferroviaria ha continuato l’atti-
10.030
196.515
19.385
Controlli straordinari
aree ferroviarie
1.012
Servizi a bordo treno
35.845
Treni presenziati
73.572
Servizi antiborseggio
10.162
Sanzioni amministrative
8.948
Persone scomparse
rintracciate
Nel 2023 sono stati impegnati
3.851 operatori della Polizia Ferroviaria per garantire la sicurezza di
milioni di persone che ogni giorno utilizzano i 10.600 treni, che circolano
su oltre 17.530 km di rete ferroviaria, e frequentano le 2.500 stazioni dislocate sul territorio nazionale.
Sono stati svolti 196.515 servizi di vigilanza nelle stazioni, 19.385
pattugliamenti lungo le linee ferroviarie, 35.845 servizi a bordo di
73.572 treni, 1.012 controlli straordinari all’interno delle aree ferroviarie.
Nel corso dell’anno sono state
cui 947 arrestate e 10.030 denunciate, nonché sono stati sequestrati
1.290 gr di cocaina, 2.095 gr di eroina e oltre 18.831 gr di hashish.
di cui minori
Controlli ai rottamai
Rame rubato recuperato
(in tonnellate)
3.263
vità congiunta sui treni transfrontalieri e intensificato la collaborazione all’interno dell’associazione RAILPOL nella quale gli Stati aderenti si
scambiano esperienze investigative,
informazioni e buone prassi per contrastare in modo sempre più efficace
i fenomeni criminali di portata transnazionale.
Sono proseguite le iniziative di
educazione alla legalità in ambito
ferroviario: 1.538 gli incontri nelle
scuole effettuati durante l’anno dal
personale della Specialità, per un totale di 86.891 studenti raggiunti.
Polizia Scientifica
Sono stati effettuati, nel
2023, 24.264 sopralluoghi
e 16.267 documentazioni foto/video per servizi investigativi e di ordine pubblico. Sono state 132 le missioni per
attività di polizia scientifica
e 1.269 quelle per op, emergenza immigrazione, G20 e
No TAV. Sono stati inseriti in
banca dati Afis (Automated
fingerprint identification system) 926.122 cartellini e svolti 3.665
accertamenti tecnici di dattiloscopia
giudiziaria con 1.158 identificazioni degli autori e 1.197 gli accertamenti di evidenziazione impronte latenti (366 con
esito positivo); riesaminati 3.540 fascicoli con impronte, 20 quelli di cold case
e 1.627 di falso documentale e di indagini grafiche.
Sono stati eseguiti 368 confronti
dattiloscopici di cadaveri sconosciuti con identificazione di 171 persone,
10.536 analisi di genetica forense e inseriti 874 profili genetici nella Banca
dati nazionale DNA; 1.640 le
attività di monitoraggio Ri.Sc.
(Ricerca Scomparsi) e 11 i casi a cura dell’Unità Delitti Insoluti (UDI) e dell’Analisi Investigativa Scena del Crimine
(AISC). Sono stati realizzate
5.348 attività tecniche di supporto investigativo e 6 accertamenti di BPA e ricostruzioni
3D dell’evento criminoso.
Sono stati 9.818 gli esami
di sostanze psicotrope stupefacenti,
309 gli accertamenti su esplosivi e infiammabili, 105 le analisi merceologiche forensi. Sono stati svolti anche 16
accertamenti di matricole degli autoveicoli e 2.921 analisi balistiche e su residui dello sparo.
Direzione Investigativa Antimafia
Il 29 ottobre 1991, all’indomani della cosiddetta stagione
stragista di Cosa nostra, il decreto legge n. 345 istituì la Direzione Investigativa Antimafia. Obiettivo prefissato quello di contenere l’escalation della criminalità organizzata.
La Direzione Investigativa Antimafia è un organismo investigativo con competenza monofunzionale, composto
da personale specializzato a provenienza interforze, con
il compito esclusivo di assicurare lo svolgimento, in forma
coordinata, delle attività di investigazione preventiva attinenti alla criminalità organizzata, nonché di effettuare indagini di polizia giudiziaria relative esclusivamente a delitti di associazione mafiosa o comunque ricollegabili all’associazione medesima. Posta nell’ambito del Dipartimento
della PS e destinata a unificare l’azione delle Forze di Polizia nello specifico settore antimafia, si avvale di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, nonché, per la gestione amministrativa e tecnico-logistica della Struttura, di personale
appartenente all’Amministrazione Civile dell’Interno.
Nell’impianto normativo istitutivo della DIA ha, quindi, trovato compiuta esplicitazione il principio della specializzazione delle competenze, indirizzando le funzioni a quelle di prevenzione e di polizia giudiziaria, relativamente ai soli delitti di
associazione di tipo mafioso o, comunque, ricollegabili all’associazione medesima. Infine, la dimensione internazionale
della criminalità organizzata ha indotto il Legislatore a organizzare l’Ufficio in modo da attribuirgli la piena legittimazione ad operare oltre confine, istituendo un Reparto destinato esclusivamente alla promozione e allo sviluppo delle relazioni internazionali ai fini investigativi nello specifico settore.
Nel 2023, in relazione alle investigazioni preventive,
la DIA ha avanzato 45 proposte di misure di prevenzione personali e patrimoniali, sequestrato beni per oltre
105 milioni di euro ed effettuato confische per più di
164 milioni di euro.
In materia di appalti di opere pubbliche sono state
monitorate, su iniziativa o su richiesta delle Prefetture,
1.818 imprese e 19.168 persone. Sono stati altresì eseguiti 91 accessi ai cantieri.
In ordine alla trattazione delle segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio sono state individuate, in
esito ad analisi massiva, più di 43.000 S.O.S. potenzialmente attinenti alla criminalità organizzata.
Con riferimento alle investigazioni giudiziarie sono
state arrestate 111 persone.
Nell’ambito delle attività coordinate dalle Procure della
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 45
Repubblica competenti, risultano essere stati sequestrati
Sono state inviate al Ministero della Giustizia le informative relative a 389 detenuti in regime di art. 41
bis, di cui 123 riferibili alla Camorra, 91 alla ‘Ndrangheta, 43 alla criminalità organizzata pugliese e 132 alla
mafia siciliana.
In ambito internazionale, la DIA mediante la rete @ON, ha
supportato 54 indagini transnazionali (di cui 16 concluse),
Inoltre, nel corso del 2023 hanno aderito alla Rete @ON
i seguenti Paesi: Ucraina, Cipro, Bosnia Erzegovina, Irlanda,
Kosovo, Finlandia, Grecia, Moldavia e Islanda.
Direzione Centrale della Polizia Criminale
La Direzione Centrale della Polizia
Criminale costituisce il polo di riferimento per una serie di servizi offerti
a tutte le Forze di Polizia come la cooperazione internazionale, l’analisi criminale, la gestione delle banche dati e
il sistema di protezione di collaboratori e testimoni di giustizia, dove lavorano appartenenti interforze.
Le linee strategiche che hanno caratterizzato il 2023 si sono sviluppate nel potenziare la cooperazione
di polizia nel contrasto alla criminalità organizzata e nel favorire tutte le
iniziative, di carattere penale e amministrativo, volte al congelamento
dei patrimoni illeciti delle mafie per
la loro restituzione alla società.
In tale prospettiva vanno citati nell’ambito della collaborazione
con Interpol:
> il progetto I-CAN (Interpol Cooperation Against ’Ndrangheta), avviato nel 2020 con la partecipazione di 13 Paesi, Italia, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Colombia, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Uruguay e
Stati Uniti che sono giunti a 17 con
l’annessione al progetto, nel 2023,
di Regno Unito, Paesi Bassi, Malta
e Croazia. L’attività del progetto ICAN ha consentito, nel corso del
2023, tra l’altro, l’arresto di 20 latitanti in 12 Paesi;
> l’approvazione, in occasione della
91^ Assemblea Generale dell’OI-
46 POLIZIAMODERNA aprile 2024
PC-INTERPOL (Vienna 28/ 111/12/2023), della risoluzione presentata dal Presidente del Gruppo di esperti INTERPOL sul tracciamento e recupero dei patrimoni illeciti, che contempla l’avvio di
una fase pilota, della durata di 2
anni, per testare l’operatività della Silver Notice e della Silver Diffusion che saranno poi sottoposte alla 93^ Assemblea Generale,
nel 2025, per l’approvazione definitiva;
> il progetto IDENTITY, per aumentare la capacità di raccolta e condivisione dei dati biometrici riferiti a profili criminali conosciuti in
alcuni Paesi dell’Africa Occidentale (Costa d’Avorio, Gambia, Nigeria e Senegal), maggiormente
coinvolti dalle dinamiche migratorie, quali Paesi di origine e/o transito dei flussi di migranti. L’obiettivo è di garantire l’individuazione di criminali e terroristi che, approfittando dei flussi migratori,
possano entrare in Europa, sfuggendo ai sistemi di identificazione
durante le procedure di controllo messe in atto negli hot spots.
A partire dal 1/7/2023 hanno avuto inizio le attività amministrative per l’assunzione dei profili professionali di Project Manager e
Project Assistant, esperto biometrico e Coordinatore, nonché responsabile del progetto;
> la promozione, in
collaborazione con
EUROPOL,
del Next Generation EuLaw enforcement
Forum, un gruppo di lavoro composto da appartenenti ai 27 Paesi membri UE, a cui partecipano le
principali agenzie e istituzioni come la Commissione europea, EPPO, OLAF, CEPOL ed EUROJUST,
per prevenire l’infiltrazione della
criminalità organizzata nel tessuto economico e finanziario;
> il proseguimento del ruolo di codriver, con il Belgio, della priorità
europea High Risk Criminal Network, introdotta per il quadriennio
2022-2025 nell’ambito del Policy
Cycle dell’Unione, che inserisce per
la prima volta le organizzazioni criminali di stampo mafioso tra i fenomeni criminali che destano maggior allarme a livello UE;
> il proseguimento dell’Italian Initiative proposta in seno all’European Network on the Administrative Approach (ENAA) per
uno scambio di informazioni tra
i Paesi europei sul piano amministrativo, per tracciare i patrimoni
illeciti della criminalità organizzata e procedere al loro sequestro e confisca.
Servizio per i Sistemi Informativi Interforze
Il Servizio per i Sistemi Informativi Interforze – CED Interforze assicura la raccolta delle informazioni e dei dati acquisiti dalle Forze di Polizia nel corso delle attività di prevenzione e repressione dei reati e di quelle amministrative.
DATI STATISTICI RELATIVI AL NUMERO DI TRATTAMENTI DI DATI PERSONALI EFFETTUATI PER FINALITÀ DI POLIZIA*
PATRIMONIO INFORMATIVO
(SOGGETTI E OGGETTI CENSITI)
INCREMENTI 2022/2023
Persone giuridiche
Documenti
10,7%
Targhe
Titoli/Effetti
Persone fisiche
Veicoli
INCREMENTI 2022/2023
Fatti SDI (reati, eventi)
Provvedimenti e segnalazioni
(informative di polizia)
16,3%
4.886
Cessioni fabbricati
Movimentazione stranieri
TOTALE
TOTALE
TRATTAMENTO DI DATI PERSONALI
Controlli sul territorio
(Cruscotto operativo-Cope)
Macro mafia
Movimentazione armi
La Banca Dati Nazionale del Dna
Nata nel 2017, raccoglie oltre 121.300 profili del DNA, di cui 87.890 riferiti al DNA di persone note e 33.410 al DNA tracce biologiche ignote acquisite sulle scene del crimine. Nel corso del 2023 sono stati inseriti circa 3.410 profili di DNA
ignoti, ricavati dai sopralluoghi sulle scene del crimine e oltre 24.520 profili di DNA di persone arrestate/detenute.
Con la banca dati è stato possibile fino a oggi facilitare l’identificazione degli autori di oltre 3.200 reati prima sconosciuti, collegare tra loro oltre 3.840 scene del crimine e in oltre 65 casi la banca dati italiana ha contribuito a identificare a livello internazionale gli autori di furti e rapine avvenuti in Austria, Germania, Svizzera, Francia e altri Paesi
PATRIMONIO INFORMATIVO BANCA DATI NAZIONALE DNA*
Persone sottoposte a prelievo del DNA ai sensi art.9 Legge n. 85/2009
INCREMENTI 2022/2023
330.000
Profili del DNA di persone inserite dal Laboratorio Centrale per la Banca Dati Nazionale del DNA del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
87.890
Profili del DNA riferiti a tracce ignote della scena del crimine inseriti dai 5 laboratori della Polizia di Stato e dai 4 laboratori dell’Arma dei Carabinieri
33.410
11,4%
* Prelievi effettuati su soggetti, persone inserite e tracce ignote della scena del crimine.
48 POLIZIAMODERNA aprile 2024
Il Sistema di Informazione Schengen (SISII)
Nel 2023 si è registrato un incremento generale delle interrogazioni su persone e oggetti nel SISII, implementando automatismi durante inserimento e ricerca, soprattutto per l’identificazione certa attraverso l’interopera-
bilità della banca delle impronte digitali e la banca dati interforze, ad esempio, nella fase istruttoria del permesso
di soggiorno. A tale incremento hanno contribuito anche
le richieste di diritto di accesso ai dati personali.
PATRIMONIO INFORMATIVO SISTEMA DI INFORMAZIONE SCHENGEN (SISII)
Diritti dell’interessato, interrogazioni effettuate su persone e oggetti inseriti nel database europeo,
ricerca dell’identità delle persone attraverso le impronte digitali
INCREMENTI
2022/2023
Richieste del cittadino per esercitare i diritti dell’interessato
10.022
97,8%
Interrogazioni effettuate a partire dal sistema nazionale nel SISII su persone e oggetti per verificare se erano associati a provvedimenti internazionali
24,6%
Interrogazioni effettuate attraverso la verifica dell’identità biometrica (impronte digitali)
Ufficio Protezione dei Dati
L’UPD assicura la funzione di protezione dei dati personali nei trattamenti effettuati dalle banche dati interforze, offre consulenza nei confronti del titolare dei trattamenti, provvede all’effettuazione delle analisi dei
rischi, alle valutazioni d’impatto sulla protezione dei dati, all’elaborazione di linee di indirizzo sulla sicurezza
e sulla gestione degli incidenti informatici. Effettua analisi delle vulnerabilità dei sistemi informativi e funge
da raccordo con il Garante per la protezione dei dati personali. Partecipa
stabilmente al Comitato Permanente Interpol per la revisione del regolamento sul trattamento dei dati personali (CPD-Committee on the Processing of Data) nonché a specifici gruppi
di lavoro istituiti presso la Commissione Europea ed Europol in tema di protezione dei dati personali nelle attività di polizia.
Nel corso del 2023:
> ha coordinato un tavolo interforze per definire la policy e i relativi
processi di supporto per la gestione
delle attività inerenti all’obbligo di
notifica delle violazioni di dati personali, curando le relative interlocuzioni con l’Autorità garante per la
protezione dei dati personali;
> ha coordinato le attività di competenza della DCPC per gli adempimenti legati alla strategia nazionale di cybersicurezza e alla strategia nazionale cloud, supportando al
contempo, con proprie risorse umane e strumentali, le articolazioni del
Dipartimento della PS coinvolte nel
Perimetro Nazionale di Sicurezza
Cibernetica;
> ha partecipato ai lavori relativi
all’aggiornamento delle politiche
di utilizzo e delle garanzie a tutela
degli interessati dal trattamento
del sistema informativo PNR a seguito della pronuncia della Corte di
Giustizia dell’UE sulla proporzionalità di tali trattamenti;
> ha ulteriormente sviluppato le capacità di vulnerability assessment
attraverso il miglioramento del processo di analisi e valutazione delle
vulnerabilità delle applicazioni utilizzate per erogare i servizi dei sistemi informativi interforze;
> ha pianificato e coordinato la prima esercitazione di cyber security
svolta nell’ambito del Dipartimento
della PS e condotto un piano di formazione sulla protezione dei dati
personali per gli operatori di polizia
delle diverse qualifiche.
In considerazione delle specifiche
competenze, ha condotto processi
di audit finalizzati alla certificazione
ISO/IEC 27001:2013 anche a supporto di enti esterni alla DCPC.
Cooperazione Internazionale di Polizia
Ricerca e cattura latitanti
Nel 2023 sono stati localizzati e
arrestati 1.463 latitanti, dei quali 761 su provvedimenti emessi dalle autorità giudiziarie italiane e 692
catturati in Italia su provvedimenti
emessi da autorità giudiziarie estere, tutti nell’ambito di oltre 65 Paesi stranieri. Tra questi, rientrano
anche latitanti appartenenti al cri-
mine organizzato: 57 arresti per affiliati alla ’Ndrangheta (50 “attivi” e
7 “passivi” ovvero arrestati in Italia
per conto a.g. estera, nello specifico
6 per la Germania e 1 per l’Uruguay),
aprile 2024 POLIZIAMODERNA 49
e 6 alle mafie straniere.
In tale contesto, sono stati trattati alcuni casi di particolare rilevanza mediatica che si indicano di
seguito.
L’arresto, avvenuto in Germania
la notte tra il 18/19 novembre, di Filippo Turetta, ritenuto responsabile dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin avvenuto il fine settimana precedente. L’arresto è stato eseguito su mandato
di arresto europeo (MAE) emesso
a suo carico dal
GIP di Venezia e
inserito dalla Divisione SIRENE
del Servizio per
la Cooperazio ne Internazionale il 16 novembre,
dopo che la stessa SIRENE aveva
già coordinato,
con il Comando
Provinciale Carabinieri di Venezia, le ricerche in
ambito europeo,
dapprima come
persona scom parsa e poi come
persona da monitorare a fini investigativi (art. 36 SIS), inserendo anche la ricerca della sua autovettura.
La consegna di Filippo Turetta a fini
estradizionali, immediatamente accordata dalla Germania, è avvenuta
il successivo 25 novembre, sempre
a opera del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.
Nel 2022 era stato arrestato in
Pakistan Shabbar Abbas, quarantaseienne pakistano, a opera della Polizia della provincia del Punjab.
Abbas era ricercato in campo internazionale con red notice perché sospettato, insieme ad altri familia-
50 POLIZIAMODERNA aprile 2024
ri, dell’omicidio e della soppressione del cadavere, avvenuti a Reggio
Emilia, della figlia minore Saman
che si era opposta alla tradizione
pakistana di accettare un matrimonio combinato. L’arresto era stato
una prima collaborazione operativa tra l’Italia e il Pakistan e ha rafforzato la rete Interpol e contribuito all’efficacia dell’attività di cooperazione internazionale. Il 1° settembre 2023, con volo di Stato proveniente da Islamabad, Shabbar Ab-
bas è stato estradato e arrestato in
Italia su mandato di cattura internazionale in relazione all’ordinanza di
custodia cautelare in carcere emessa dal g.i.p. del tribunale di Reggio
Emilia per omicidio volontario della
giovane figlia Saman in data 1° febbraio 2021.
L’arresto e la successiva estradizione verso l’Algeria di Yassine
Chouial, ricercato in quanto colpito
dal mandato di cattura emesso dalle
autorità algerine per partecipazione ad associazione terroristica. L’indagine condotta dalla polizia algerina ha rilevato che nel 2015, Yassi-
ne Chouial avrebbe lasciato l’Algeria
per recarsi in Siria unendosi all’organizzazione terroristica dell’Isis partecipando al conflitto armato contro le forze siriane. Secondo le informazioni del servizio di sicurezza
algerino Yassine Chouial manteneva contatti e comunicazioni con altri membri dell’organizzazione Isis
attraverso l’applicazione Telegram.
Nel corso del 2023 si è dato corso
alla estradizione del cittadino italouruguagio Hermes Mario Giordano Tarigo, arrestato in Italia su
mandato di cattura internazionale per aver cagionato la morte di tre persone sottoposte a
tortura durante
gli interrogatori
poiché sospettate di far parte dell’organizzazione denominata “Movimento de Liberacion
Nacional”; reati commessi durante la dit tatura militare in Uruguay negli Anni ’70/’80. L’estradizione di Tarigo
Giordano rappresenta la prima effettuata nei confronti di un cittadino italiano a seguito della ratifica dell’accordo bilaterale tra i due
Paesi.
Estradizioni
Nel corso del 2023, nel rispetto dei
protocolli sanitari finalizzati a consentire l’esecuzione delle attività
estradizionali, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia ha assicurato l’esecuzione di
501 mandati di arresto europei, 55
provvedimenti estradizionali, effettuando 62 servizi di rimpatrio e
18 voli charter/voli di Stato.
Scambio informativo
Il 2023 ha registrato un flusso informativo con oltre 154.000 messaggi
in ingresso.
In tale contesto assume particolare rilevanza lo scambio informativo curato nell’ambito dei più rilevanti strumenti di cooperazione internazionale di polizia, tra i quali si
segnalano:
> la task force interministeriale
sulla sottrazione internazionale
di minori, incaricata di supportare le attività di indagine connesse
alle sottrazioni internazionali di
minori residenti in Italia, trasferiti illecitamente in uno Stato estero o ivi trattenuti. Dall’inizio del
2023 sono stati rintracciati o posti sotto protezione 376 persone (di cui 185 minori) scomparse
in altri Paesi e ritrovate in Italia e
962 persone (di cui 655 minori)
scomparse in Italia e rintracciate all’estero;
> l’Asset recovery office, istituito
per facilitare il reperimento e l’identificazione dei proventi di reato e altri beni connessi con reati che possono essere og getto di provvedimento di congelamento, sequestro o confisca,
emanato dall’autorità giudiziaria nel corso di un procedimento penale.
Iniziative in ambito bilaterale
e multilaterale
Anche nel 2023 sono proseguiti i
pattugliamenti congiunti con Croazia, Francia, Montenegro, Spagna, Portogallo, Albania e Polonia.
Si tratta del progetto Safe Touri-
st Destination che si traduce in accordi bilaterali con i suddetti Paesi per attuare uno scambio di operatori durante la stagione turistica,
al fine di fornire, in caso di necessità, assistenza nei confronti dei turisti italiani che si recano in vacanza
nei Paesi con cui esistono tali accordi e viceversa.
La cooperazione internazionale di polizia si realizza anche in una
complessa attività di supporto e
formazione bilaterale e multilaterale, nell’ambito di specifici progetti
realizzati con fondi comunitari a beneficio di quei Paesi che hanno presentato domanda di adesione all’Unione Europea al fine di elevare i loro standard di ordine e sicurezza interna e di performance nel contrasto al crimine organizzato e non. Di
seguito i progetti più importanti gestiti dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia:
> il progetto EU4LEA (European
Union for Law Enforcement in Albania) volto a elevare gli standard operativi delle istituzioni
giudiziarie e di polizia albanesi,
che rappresenta la prosecuzione del progetto PAMECA V (Police Assistance Mission of the
European Commission in Albania), terminato nel 2021 e realizzatosi in ben 5 edizioni consecutive. L’Italia conduce il progetto
esprimendo il Team Leader dello stesso;
> il progetto EUROL 3 (European
Union support to the Rule of Law),
nella terza edizione avviata nel
dicembre 2021, che ha rinnovato
la partecipazione italiana in Montenegro quale partner di un consorzio austro-italiano, che ha l’obiettivo di rafforzare le istituzioni giudiziarie e di contrasto al-
la corruzione e alla criminalità organizzata, al fine di raggiungere
i requisiti necessari per l’adesione del Montenegro all’Unione Europea. La collaborazione italiana
consiste nel mettere a disposizione esperti a breve e medio termine per la formazione nelle materie di interesse del progetto;
> il progetto European Union Support to the Rule of Law in Serbia,
al terzo anno di attività (avviato il
1° febbraio 2022), prevede il supporto alla Repubblica di Serbia
nel raggiungimento degli obiettivi di rafforzamento delle competenze e delle capacità di contrasto alla criminalità organizzata.
È gestito da un consorzio a guida lituana, composto da Lituania,
Spagna e Italia, dove l’Italia impiega un Resident Expert a Belgrado ed esperti a breve termine
per le attività di formazione sulle
materie di interesse;
> il nuovo progetto Enhancing protection of public spaces and critical infrastructures in the Western Balcans, avviato a dicembre 2022, in collaborazione con
Francia, Croazia e Grecia. Il progetto consta di una serie di attività mirate a migliorare le infrastrutture critiche di sei Paesi balcanici: Albania, Bosnia-Herzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia. Il contributo italiano si sostanzia nella dislocazione permanente di un
Key Expert a Zagabria e nell’invio di esperti a breve termine a
prestare attività di formazione
e training;
> Il nuovo progetto Home Affairs
Programme of EU in Kosovo HAPE, anche questo avviato a fine
dicembre 2022, a supporto delle
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autorità kosovare; è un progetto
guidato dall’Italia, attraverso un
Team Leader con la collaborazione di un Resident Expert entrambi stabilmente a Pristina;
> il progetto ATHENA 2 (Addressing Training to SPOC as Hub of
a European Network of Law Enforcement Agencies) per il potenziamento della cooperazione internazionale di polizia fra i punti di contatto (SPOC-Single Point
of Contact) dei Paesi dell’Unione Europea e il sostegno delle attività di polizia congiunte, quali squadre investigative comuni e
pattugliamenti, che esiste da diverso tempo.
Rete degli Esperti
per la sicurezza
La rete degli Esperti per la sicurezza è arrivata a garantire, nel corso
del 2023, la copertura di 98 Paesi tra accrediti primari e secondari.
Nell’ambito dell’attività di gestione
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e coordinamento della rete, durante
l’anno trascorso, si segnalano i seguenti eventi:
> son o s ta te a per te le sedi di
Abidjan in Costa D’Avorio con la
presenza di un Esperto per la sicurezza, di La Valletta (Malta)
con la presenza di un elemento
del personale direttivo, di Caracas (Venezuela) con la presenza
di un elemento del personale direttivo;
> accrediti secondari per il 2023:
l’Esperto per la sicurezza in Thailandia ha avuto l’accredito secondario per tutti i Paesi aderenti a
ASEANAPOL tranne il Myanmar;
l’Esperto in Polonia ha ottenuto
accredito secondario per la Repubblica Ceca;
> il personale direttivo presso l’Ufficio dell’Esperto in Lituania ha
ottenuto accredito secondario
per la Slovacchia.
In sede di Comitato per la programmazione strategica per la coo-