
(AGENPARL) – lun 25 marzo 2024 ACCORDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE
LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
LA REGIONE BASILICATA
VISTA l’informativa resa dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e
il PNRR nel corso della seduta della Conferenza Stato Regioni del 18 maggio 2023, con
riferimento alla programmazione della politica di coesione e alla necessità di avviare un
coordinamento istituzionale finalizzato alla sottoscrizione di un Accordo tra la Presidenza del
Consiglio dei ministri e ciascuna delle Regioni e delle Province autonome per l’attuazione di
un Piano per il finanziamento e l’attuazione dello sviluppo territoriale a valere su tutte le risorse
della politica di coesione, da realizzare in stretta sinergia con il Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza (di seguito “PNRR”);
VISTO il Decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito con modificazioni dalla L. 13
novembre 2023, n. 162, recante “Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il
rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di
immigrazione” (di seguito “Decreto-legge Sud”), che definisce le regole per la programmazione
e l’utilizzazione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), la realizzazione degli
interventi a valere sulla disponibilità del Fondo per il periodo 2021-27 e la gestione degli
interventi cofinanziati dall’Unione Europea, dalla programmazione complementare e dallo
stesso Fondo Sviluppo e Coesione;
VISTO il D. Lgs. n. 88 del 31 maggio 2011 e successive modifiche e integrazioni, che definisce
le modalità per la destinazione e l’utilizzazione delle risorse aggiuntive, al fine di promuovere
lo sviluppo economico e la coesione sociale e territoriale;
VISTA la Legge 30 dicembre 2020, n. 178, che all’art. 1 definisce le modalità di
cofinanziamento nazionale dei Programmi finanziati dai fondi SIE 2021-2027 (commi da 51 a
54), dispone una prima dotazione di risorse FSC per il periodo di programmazione 2021-2027
nella misura di 50.000 milioni di euro (comma 177), e pone il vincolo di destinazione territoriale
delle risorse FSC secondo la chiave di riparto nella misura dell’80 per cento alle aree del
Mezzogiorno e del 20 per cento alle aree del Centro-Nord (comma 178);
VISTO l’articolo 23, comma 1-ter, del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con
modificazioni, dalla Legge 29 dicembre 2021, n. 233, che prevede la possibilità di utilizzare le
risorse del FSC al fine di ridurre, nella misura massima di 15 punti, la percentuale del
cofinanziamento regionale dei programmi cofinanziati dai fondi europei FESR e FSE plus
2021-2027;
VISTO il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio
2021, che istituisce il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza;
VISTO il PNRR, presentato dall’Italia alla Commissione europea in data 30 aprile 2021,
valutato positivamente con Decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, notificata
all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21, del 14 luglio 2021;
VISTO il Regolamento (UE) 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno
2021, che istituisce il Fondo per una transizione giusta (Just Transition Fund – JTF);
VISTO il Regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno
2021, che istituisce e disciplina il Fondo sociale europeo Plus (FSE Plus);
VISTO il Regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno
2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e al Fondo di coesione;
VISTO il Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno
2021, che definisce le disposizioni comuni applicabili ai fondi della politica di coesione;
VISTA la delibera CIPESS n. 78 del 22 dicembre 2021, di approvazione della proposta di
Accordo di partenariato 2021-2027 e avvio del negoziato formale con la Commissione europea,
che al punto 3 stabilisce che il Fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge n. 183 del
1987, concorre, nei limiti delle proprie disponibilità quali risultanti dalla differenza tra i limiti
massimi di cofinanziamento nazionale fissati dal CIPESS e il tasso di cofinanziamento
nazionale effettivo dei singoli programmi, al finanziamento degli oneri relativi all’attuazione di
eventuali interventi complementari rispetto ai programmi cofinanziati dai fondi europei per il
periodo di programmazione 2021-2027;
VISTA la Decisione di esecuzione della Commissione europea del 15 luglio 2022 C(2022)
4787, con cui è approvato l’Accordo di Partenariato tra Italia e Commissione europea relativo
al ciclo di programmazione 2021-2027;
VISTA la delibera CIPESS n. 79 del 22 dicembre 2021 che assegna alle Regioni e Province
autonome, a titolo di anticipazione, complessivi 2.562 milioni di euro a valere sulle risorse del
FSC 2021-2027;
VISTE le delibere CIPESS n. 1, 7 e 35 del 2022, che assegnano alle Amministrazioni centrali,
a titolo di anticipazione, complessivi 8.244,56 milioni di euro, a valere sulle risorse del FSC
2021-2027;
VISTE le delibere CIPESS n. 47 del 2021 e 34 del 2022 che, in attuazione di apposite
disposizioni di legge, rispettivamente articolo 1, commi 188-189, della legge 30 dicembre 2020,
n. 178 e articolo 37, comma 2 del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito, con
modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, assegnano alle Amministrazioni centrali
complessivi 400 milioni di euro, a valere sulle risorse del FSC 2021-2027;
VISTA la delibera CIPESS n. 36 del 2 agosto 2022, di presa d’atto dell’Accordo di partenariato
per l’Italia nel testo adottato dalla Commissione europea in data 15 luglio 2022, che definisce
la ripartizione delle risorse assegnate per i programmi regionali 2021-2027;
VISTA la Decisione di esecuzione della Commissione europea C(2022) 9766 del 16 dicembre
2022, con la quale è stato approvato il Programma FESR-FSE Plus della Regione Basilicata;
VISTO il Regolamento (UE) 2023/435 che consente agli Stati membri di destinare per le finalità
indicate nel Capitolo del PNRR dedicato al Piano RepowerEU fino al 7,5 per cento delle risorse
FESR e del FSE Plus 2021-2027 assegnate all’Italia (per l’Italia corrispondente ad un importo
fino a 3.000 milioni di euro), e la c.d. Iniziativa “SAFE”, che consente l’utilizzo dei fondi
europei 2014-2020, inclusi quelli destinati all’Iniziativa REACT-EU, fino al 10 per cento della
dotazione iniziale di ciascun fondo per fronteggiare la crisi energetica attraverso contributi alle
PMI e alle famiglie vulnerabili e attraverso dei regimi di riduzione dell’orario lavorativo e
regimi equivalenti;
VISTO l’art. 26 del Regolamento (UE) 2021/1060, che consente alle Amministrazioni titolari
di programmi della politica di coesione europea 2021-2027 di trasferire fino al 5 per cento della
dotazione nazionale iniziale dei fondi FESR e FSE Plus (per l’Italia corrispondente ad un
importo di 2.700 milioni di euro) a qualsiasi altro strumento in regime di gestione diretta o
indiretta, incluso il PNRR;
VISTA la delibera CIPESS n. 16 del 2023, che attua le previsioni di cui alla citata delibera del
CIPESS n. 79/2021, punti 1.5, 1.6 e 1.7;
VISTA la delibera CIPESS n. 25 del 3 agosto 2023, di imputazione programmatica alle Regioni
e Province autonome delle risorse FSC 2021-2027, che dà evidenza, tra l’altro, delle varie
assegnazioni disposte con norme di legge a valere sul FSC 2021-2027;
CONSIDERATI gli esiti del Tavolo di confronto con le Amministrazioni centrali competenti
in merito alle proposte di interventi riportate nell’Allegato A1 al presente Accordo;
CONSIDERATO che gli esiti dell’analisi contenuta nella “Relazione sullo stato di attuazione
della politica di coesione europea e nazionale – Programmazione 2014-2020”, presentata dal
Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, approvata dal
Consiglio dei ministri il 16 febbraio 2023 e discussa il 15 marzo 2023 in audizione presso le
Commissioni riunite Bilancio e Politiche UE di Camera e Senato, evidenziano un significativo
ritardo nella spesa delle risorse europee e nazionali della politica di coesione assegnate alle
Amministrazioni centrali e regionali titolari dei relativi programmi di investimento per il
periodo 2014-2020;
CONSIDERATO che è altresì emersa, in sede di analisi dell’attuazione del periodo 2014-2020,
l’esigenza di ricondurre la programmazione alle diverse specifiche finalità dei singoli fondi che
concorrono a livello europeo e nazionale al raggiungimento degli obiettivi propri della politica
di coesione;
CONSIDERATO che il mutato contesto socio-economico, lo straordinario aumento
dell’inflazione registrato nel 2022 e le gravi conseguenze dell’emergenza seguita
all’aggressione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa rendono necessario
l’aggiornamento delle stime alla base del disegno strategico della programmazione 2021-2027;
CONSIDERATO che il Consiglio europeo, pronunciatosi il 9 febbraio e il 23 marzo 2023, ha
rappresentato l’esigenza di flessibilità nell’uso delle risorse della politica di coesione alla luce
del mutato contesto socio-economico, per rafforzare la competitività e produttività a lungo
termine dell’Unione attraverso un accesso equo ai mezzi finanziari, con l’invito alla
Commissione e al Consiglio a “garantire la piena mobilitazione dei finanziamenti disponibili
e degli strumenti finanziari esistenti, così da fornire sostegno tempestivo e mirato nei settori
strategici, senza minare gli obiettivi della politica di coesione”;
CONSIDERATO che la contemporanea attuazione, fino al 2026, dei programmi di
investimento della politica di coesione e del PNRR e l’ingente ammontare dei fondi assegnati
per entrambi gli strumenti di intervento richiedono un impegno straordinario di gestione
coordinata dei quadri programmatori, per massimizzare l’impatto dei rispettivi investimenti ed
evitare sovrapposizioni;
CONSIDERATO che tale condizione di concomitanza, come sottolineato dalla Corte dei Conti
europea nel documento dal titolo “I finanziamenti dell’UE a titolo della politica di coesione e
del dispositivo per la ripresa e la resilienza: un’analisi comparativa” (Analisi 01, 2023),
consente agli Stati membri di scegliere se finanziare gli investimenti utilizzando i fondi dell’uno
o dell’altro strumento, e che la legislazione che li disciplina prevede che gli investimenti siano
programmati e attuati in complementarietà;
CONSIDERATO che la necessità di integrazione tra PNRR e politica di coesione risponde
altresì ad un’esigenza avvertita già a livello europeo di maggiore flessibilità e semplificazione
nell’attuazione degli investimenti previsti, come emerso con l’introduzione del citato
Regolamento (UE) 2023/435, entrato in vigore il 1° marzo 2023, istitutivo dell’iniziativa
RepowerEU;
CONSIDERATO che, a tal fine, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha inteso promuovere
un efficace coordinamento di tutti i programmi di investimento nazionali e regionali, avviando
un processo di pianificazione strategica, con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, con
l’obiettivo di assicurare la realizzazione degli interventi strategici e qualificanti per i territori,
in una prospettiva di unitarietà della programmazione delle politiche di coesione e di
integrazione tra i fondi della politica di coesione europea, il Fondo Sviluppo e Coesione e le
altre risorse nazionali del Fondo di rotazione di cui all’art. 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183,
e il PNRR, anche al fine di evitare il rischio di spiazzamento e sovrapposizione degli interventi
tra il livello nazionale e regionale come tra i diversi programmi di investimento;
CONSIDERATO che tale processo di pianificazione strategica, avviato con la citata
informativa resa dal Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR
in Conferenza Stato Regioni il 18 maggio 2023, si è sviluppato attraverso incontri istituzionali
bilaterali tra lo stesso Ministro e i Presidenti di ciascuna Regione e Provincia Autonoma e
incontri tecnici tra il Dipartimento per le politiche di coesione per il Sud e i referenti designati
dai Ministeri e dalle Regioni e Province Autonome, con il coinvolgimento di tutte le
Amministrazioni competenti;
CONSIDERATO che le parti contraenti intendono porre in essere ogni misura necessaria, per
quanto di rispettiva competenza, per garantire una più efficace attuazione degli interventi, per
imprimere una concreta accelerazione ai processi di sviluppo secondo modalità e tempi
condivisi, anche attraverso il necessario potenziamento della capacità amministrativa;
TENUTO CONTO che gli esiti della ricognizione congiunta effettuata dalle strutture tecniche
della Presidenza del Consiglio dei ministri e della Regione Basilicata sui precedenti cicli della
programmazione della politica di coesione hanno evidenziato quanto segue:
– interventi POR FESR/FSE 2014-2020 in regolare corso di esecuzione nel rispetto della
tempistica regolamentare;
– interventi a valere sul Piano Sviluppo e Coesione, finanziato con le risorse FSC, che hanno
conseguito Obbligazioni Giuridicamente Vincolanti (OGV) alla data del 31 dicembre 2022,
– interventi a valere sul PSC, finanziato con le risorse FSC, che risultano privi di OGV alla
– interventi a valere sul Piano Sviluppo e Coesione, finanziato con le risorse FSC – in
salvaguardia ai sensi della Delibera CIPESS n. 48 del 2022 (Allegato A.1 e A.2) – che
hanno conseguito Obbligazioni Giuridicamente Vincolanti (OGV) alla data del 30 giugno
– interventi a valere sul Piano Sviluppo e Coesione, finanziato con le risorse FSC – in
– economie riprogrammabili, maturate nell’attuazione di interventi a valere sul PSC
Basilicata, approvato con delibera del CIPESS n. 18/2021 del 29 aprile 2021, per un
TENUTO CONTO che la quota di risorse FSC 2021-2027 imputata in via programmatica alla
Regione Basilicata ai sensi della citata delibera del CIPESS n. 25 del 3 agosto 2023 è pari a
TENUTO CONTO che la quota massima di risorse del FSC utilizzabile a copertura della quota
delibera CIPESS n. 25 del 2023;
TENUTO CONTO che la Regione Basilicata è stata assegnataria, ai sensi della delibera
TENUTO CONTO che la Regione Basilicata con nota del 05/03/2024 Protocollo n. 51141 ha
espresso la richiesta di riprogrammare economie per un valore complessivo FSC pari a
n. 79 del 2021: “We are green: interventi di raccordo del verde urbano per valorizzare il
di sistemazione a verde e messa in sicurezza di percorsi esistenti, siti in contrada Manca di
Sopra, connessi al punto di informazione turistica ed alla Casa dell’Artista sita in Contrada
pubblico Sostegno alla ripresa delle PMI e delle professioni lucane” (identificata nel
monitoraggio con PRATT_30191BAS);
ACCERTATA l’assenza di interventi a valere sul PSC Basilicata ricadenti nell’ambito di
applicazione della norma di cui all’art. 53 del DL n. 13/2023;
TENUTO CONTO che gli interventi oggetto del presente Accordo, concordati tra il Governo e
la Regione Basilicata, ricadono nei seguenti ambiti:
Ricerca e innovazione
Competitività delle imprese
Energia
Ambiente e risorse naturali
Cultura
Trasporti e mobilità
Riqualificazione urbana
Sociale e salute
Istruzione e formazione
Capacità amministrativa
RITENUTO di procedere alla sottoscrizione dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione (di
seguito, Accordo) di cui all’art. 1, comma 178, lett. d), della legge 30 dicembre 2020, n. 178,
come modificata dal citato decreto-legge Sud, al fine di attuare una strategia di azioni sinergiche
e integrate, coordinando e mettendo a sistema le fonti finanziarie europee e nazionali disponibili
per la politica di coesione, per consentire un utilizzo più efficace delle risorse, orientato al
perseguimento di obiettivi comuni, in coerenza con gli obiettivi strategici della politica di
coesione europea e con le missioni del PNRR, in un’ottica integrata delle fonti finanziarie, nel
rispetto dei principi di complementarietà e addizionalità;
SENTITO il Ministro dell’Economia e delle Finanze
tutto ciò premesso
Il Presidente del Consiglio dei ministri e il Presidente della Regione Basilicata (di seguito “le
Parti”), sottoscrivono il seguente Accordo.
Articolo 1
(Recepimento delle premesse)
1. Le premesse e gli allegati formano parte integrante e sostanziale del presente Accordo.
Articolo 2
(Oggetto e finalità)
Con il presente Accordo, le Parti si impegnano a sostenere un programma unitario di
interventi sul territorio della Regione Basilicata, finalizzato allo sviluppo infrastrutturale,
economico e sociale del territorio.
A tal fine, le Parti, tenuto conto degli ambiti di intervento condivisi, concordano il
programma di interventi e le linee di azione indicati in Allegato A1, corredati dei connessi
cronoprogrammi procedurali. In Allegato A2 sono riportati gli interventi finanziati in
anticipazione con delibera CIPESS n. 79 del 2021, come modificati a seguito del
definanziamento degli interventi “We are green: interventi di raccordo del verde urbano per
ampliamento del giardino storico San Francesco per realizzazione orto botanico” (CUP
esistenti, siti in contrada Manca di Sopra, connessi al punto di informazione turistica ed alla
riduzione della dotazione finanziaria della procedura di attuazione “Avviso pubblico Sostegno
alla ripresa delle PMI e delle professioni lucane” (identificata nel monitoraggio con
destinato al cofinanziamento dell’intervento “Acquisto di n. 2 convogli elettrici a 4 casse
In Allegato B1 al presente Accordo è contenuto il piano finanziario di spesa, articolato
per annualità, degli interventi FSC 2021-2027 di cui all’Allegato A1, al netto delle assegnazioni
disposte in anticipazione ai sensi della delibera CIPESS n. 79 del 2021 e della quota di
cofinanziamento dei Programmi europei regionali, che costituisce riferimento ai fini
dell’applicazione dell’articolo 2, comma 4 del decreto-legge Sud relativo al definanziamento.
In Allegato B2 è riportato il piano finanziario per singolo intervento di cui all’Allegato A1.
Articolo 3
(Risorse finanziarie)
1. La copertura finanziaria del presente Accordo è costituita dalle fonti finanziarie
sinteticamente descritte, per ambiti di intervento, nella tabella che segue, in coerenza con
l’elenco degli interventi e delle linee d’azione indicati negli allegati A1 e A2.
2. La tabella di cui al comma 1 del presente articolo riporta altresì la quantificazione del
cofinanziamento FSC dei Programmi Regionali europei 2021-2027.
Assegnazione FSC 21-27
AMBITI DI INTERVENTO
Ricerca e innovazione
Competitività delle imprese
Energia
Ambiente e risorse naturali
Cultura
Risorse FSC
21-27
(ass. ordinaria)
(1) Risorse FSC
21-27
(Anticipazione)
Riqualificazione urbana
Istruzione e formazione
Capacità amministrativa
Totale Cofinanziamento con
altre risorse
Totale Assegnazione FSC 21-27
Privati
Cofinanziamento PR (ove applicabile)
Altre Risorse
Ordinarie
Nazionali
FSC 14-20
Numero
interventi/
linee di
azione
Sociale e salute
Totale Ambiti di Intervento
PR FESR FSE
14-20
Ammontare
complessivo
investimenti
Trasporti e mobilità
Totale
Assegnazione
FSC 21-27
Altre Risorse
Ordinarie
Regionali e
Locali
Cofinanziamenti
(1) Risorse già assegnate: anticipazioni disposte con delibere CIPESS; assegnate con provvedimenti di legge, ecc – Include anche le risorse definanziate ex Delibera 16/2023 e riprogrammate
3. Nell’ambito del totale delle risorse, si precisa che:
cofinanziamento del PR FESR-FSE+ 2021-2027 Basilicata, ai sensi dell’articolo 23,
comma 1-ter, del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152;
ordinaria – inferiore alla misura massima del 4 per cento del FSC 2021-2027 al lordo
delle anticipazioni ma al netto del cofinanziamento dei Programmi Regionali europei è destinato all’assistenza tecnica a supporto della gestione e attuazione dell’Accordo;
interventi finanziati con delibera CIPESS n. 79 del 2021 dal titolo “We are green:
interventi di raccordo del verde urbano per valorizzare il rapporto uomo natura” (CUP
a verde e messa in sicurezza di percorsi esistenti, siti in contrada Manca di Sopra,
connessi al punto di informazione turistica ed alla Casa dell’Artista sita in Contrada
“Avviso pubblico Sostegno alla ripresa delle PMI e delle professioni lucane”
(identificata nel monitoraggio con PRATT_30191BAS), sarà riassegnato
acofinanziamento dell’intervento “Acquisto di n. 2 convogli elettrici a 4 casse
già presente nell’Allegato A1, mantenendo pertanto invariate le risorse complessive
assegnate in anticipazione FSC 2021-2027 con la sopra richiamata delibera CIPESS
79/2021.
4. Le modalità di trasferimento del FSC 2021-2027 sono disciplinate nell’articolo 2 del citato
decreto-legge Sud, fatto salvo quanto previsto nella delibera del CIPESS di assegnazione,
successiva alla sottoscrizione del presente Accordo, sulle modalità di trasferimento in relazione
a casi particolari, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del medesimo decreto-legge.
5. Il mancato rispetto del piano finanziario di spesa annuale dell’Accordo, di cui all’Allegato
B1, determina il definanziamento dell’Accordo medesimo per un importo corrispondente alla
differenza tra la spesa annuale prevista, come indicata nel predetto piano finanziario, e i
pagamenti effettuati, quali risultanti dal Sistema nazionale di monitoraggio di cui all’articolo 4
del decreto-legge Sud. Le risorse derivanti dal definanziamento di cui al primo periodo
ritornano nella disponibilità del FSC, ciclo di programmazione 2021-2027, per essere
nuovamente impiegate per le finalità di cui all’articolo 1, comma 178, della legge 30 dicembre
2020, n. 178, come novellato dal decreto-legge Sud e di cui all’articolo 1, comma 2, del decretolegge Sud.
Articolo 4
(Governance dell’Accordo e poteri sostitutivi)
1. E’ istituito un Comitato tecnico di indirizzo e vigilanza senza oneri a carico dello Stato (di
seguito “Comitato”) che, in considerazione delle tipologie prevalenti di intervento previste dal
presente Accordo, risulta così composto:
i. un rappresentante del Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud, con funzioni
di Presidente;
ii. un rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze;
iii. un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e trasporti;
iv. un rappresentante della Regione Basilicata.
2. Ai lavori del Comitato sono invitati a partecipare, a cura del Dipartimento per le politiche di
coesione e per il Sud, i rappresentanti delle altre Amministrazioni centrali competenti per
materia, in relazione agli ambiti d’intervento trattati.
3. Il Comitato esamina con cadenza periodica i risultati sullo stato di attuazione dell’Accordo
ed eventuali proposte di modifica.
4. Tenuto conto dei propri atti di organizzazione, la Regione individua il Direttore Generale per
la Programmazione e la Gestione delle Risorse Strumentali e Finanziarie quale responsabile
unico dell’attuazione dell’Accordo, incaricato del coordinamento e della vigilanza sulla
complessiva attuazione per conto della Regione.
5. La modifica dei cronoprogrammi, come definiti dal presente Accordo, è consentita
esclusivamente qualora l’Amministrazione assegnataria delle risorse fornisca adeguata
dimostrazione dell’impossibilità di rispettare i predetti cronoprogrammi per circostanze non
imputabili a sé ovvero al soggetto attuatore dell’intervento o della linea d’azione.
6. In caso di inerzia o di inadempimento delle amministrazioni pubbliche responsabili degli
interventi individuati ai sensi del presente Accordo, anche con riferimento al mancato rispetto
delle scadenze dei cronoprogrammi e, comunque, ove si renda necessario al fine di evitare il
disimpegno automatico dei fondi erogati dall’Unione europea, trovano applicazione le
previsioni di cui all’articolo 6, comma 6, del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88.
Articolo 5
(Impegni delle Parti per l’attuazione degli interventi)
1. Le Parti si impegnano a dare attuazione agli interventi e alle linee di azione descritte nel
presente Accordo. In particolare:
a. la Presidenza del Consiglio dei ministri – Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche
di coesione e il PNRR, avvalendosi delle proprie strutture, si impegna a garantire forme di
coordinamento e di immediata collaborazione, anche con il ricorso a strumenti di
semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e
di controllo e il supporto da parte dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e
lo sviluppo d’impresa – Invitalia S.p.A ai sensi dell’articolo 1, comma 4 del decreto-legge
b. il Presidente della Regione Basilicata, per quanto di propria competenza, si impegna ad
assicurare il conseguimento degli obiettivi realizzativi e di spesa del presente Accordo,
indicati nei cronoprogrammi e nel piano finanziario riportati in allegato al presente Accordo,
avvalendosi del supporto degli Uffici preposti.
2. Le Parti si impegnano a verificare periodicamente, a partire dalla data di assegnazione delle
risorse, lo stato di attuazione del presente Accordo ed eventuali necessità di rimodulazione degli
interventi e delle linee di azione indicati negli Allegati A1 e A2. A tale fine, la Regione
Basilicata assicura l’invio al Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud di n. 2
relazioni semestrali riferite al periodo 1 gennaio – 30 giugno e 1 luglio – 31 dicembre,
rispettivamente entro il 31 agosto e il 28 febbraio di ciascun anno, dando evidenza dello stato
di attuazione degli interventi e delle linee d’azione indicati nel presente Accordo, della coerenza
con gli altri strumenti di programmazione regionale o nazionale che insistono sul territorio,
nonché degli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni dei cronoprogrammi procedurali e
di spesa, e delle azioni poste in essere per porvi rimedio.
3. Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 2, comma 5 del Decreto-legge Sud, le relazioni di
cui al comma 2 del presente articolo dovranno essere elaborate sulla base dell’apposita
modulistica predisposta e resa disponibile dal Dipartimento per le politiche di coesione e per il
Sud e trasmesse secondo le modalità indicate dal medesimo Dipartimento.
Articolo 6
(Altri impegni delle Parti)
1. La Regione Basilicata si impegna a concorrere alle misure previste dal capitolo RepowerEU
del PNRR, secondo le tempistiche e quantificazioni che saranno successivamente concordate
con il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud.
2. La Regione Basilicata si impegna a comunicare al Dipartimento per le politiche di coesione
e per il Sud l’intenzione di destinare al PNRR la quota delle risorse FESR e FSE Plus secondo
le previsioni di cui all’articolo 26 del Regolamento (UE) 2021/1060.
3. Con riferimento alle linee di azione indicate nell’Allegato A1, la Regione si impegna ad
avviare le attività per la selezione degli interventi entro 60 giorni dalla pubblicazione della
delibera del CIPESS di assegnazione finanziaria.
4. La Regione Basilicata si impegna a destinare anche alla copertura finanziaria di misure
agevolative nazionali previste per la ZES Unica o di interventi definanziati dal PNRR ricadenti
nel territorio di competenza, le risorse rivenienti dalle eventuali ulteriori economie derivanti da
progetti attualmente in corso di attuazione.
Articolo 7
(Monitoraggio. Sistema di gestione e controllo)
1. La Regione Basilicata è responsabile del corretto e tempestivo inserimento dei dati nel
sistema informatico di cui all’articolo 4 del decreto-legge Sud, rispettando i termini per la
validazione dei dati previsti dal Sistema Nazionale di Monitoraggio.
2 I dati e le informazioni acquisiti nel sistema di monitoraggio sono accessibili e condivisi tra
tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione, gestione, indirizzo e controllo degli interventi.
3. Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 2, comma 7, del decreto-legge Sud, in caso di
mancata alimentazione del sistema di monitoraggio da parte della Regione Basilicata ovvero di
mancato invio della relazione di cui all’art. 5, comma 2 del presente Accordo, il Dipartimento
per le politiche di coesione e per il Sud assegna alla Regione un termine non superiore a trenta
giorni, prorogabile una sola volta per non più di quindici giorni, per adempiere agli impegni
assunti. In caso di inutile decorso del termine di cui al primo periodo, il Ministro per gli affari
europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR può proporre al CIPESS l’adozione della
delibera di definanziamento dell’intervento ovvero delle linee d’azione in relazione alle quali
non siano stati inseriti o aggiornati i dati nel sistema di monitoraggio. In caso di mancata
trasmissione della relazione semestrale, la proposta di definanziamento può riguardare, tenuto
conto dello stato di avanzamento della fase attuativa, anche tutti gli interventi e le linee d’azione
inserite nell’Accordo.
4. Il trasferimento delle risorse del FSC è subordinato al rispetto del completo e tempestivo
inserimento e aggiornamento dei dati dei singoli interventi nel sistema di monitoraggio
nazionale.
5. La Regione Basilicata e il soggetto attuatore pongono il monitoraggio del presente Accordo
tra gli obiettivi annuali dei dirigenti interessati, ai sensi dell’art. 4 comma 4 del decreto-legge
6. La Regione Basilicata si impegna ad adottare, entro 60 giorni dalla pubblicazione della
delibera di assegnazione delle risorse FSC 2021-2027, un apposito sistema di gestione e
controllo (SI.GE.CO) che dovrà contenere come requisiti chiave, nel rispetto della normativa
vigente applicabile:
– i controlli di primo livello, da esercitare in concomitanza con la gestione dell’intervento e
diretti a verificare la corretta esecuzione delle operazioni gestionali nonché l’assenza di
irregolarità;
– l’individuazione della separatezza delle competenze tra i soggetti/organi cui è demandata la
responsabilità dei controlli di primo livello ed i soggetti/organi che svolgono attività
istruttorie e procedimentali per la concessione ed erogazione dei finanziamenti;
– le procedure e l’autorità regionale preposte alla dichiarazione dell’ammissibilità della spesa
ai fini delle richieste di trasferimento sia in anticipazione sia a titolo di pagamenti intermedi
e saldo.
Articolo 8
(Informazione e pubblicità)
1. Le informazioni riferite agli obiettivi, alla realizzazione ed ai risultati del presente Accordo
saranno pubblicizzate sulla base di un Piano di comunicazione predisposto dalla Regione.
2. Al fine di garantire la massima trasparenza e la migliore comunicazione ai cittadini sullo
stato di avanzamento dei lavori, il Presidente della Regione Basilicata si impegna a:
a) individuare e comunicare al Comitato un referente per gli aspetti collegati all’attività di
comunicazione;
b) fornire tutti i dati richiesti dal Comitato al fine di consentire la comunicazione di
informazioni ai cittadini attraverso sistemi “open-data”.
Articolo 9
(Disposizioni finali)
1. Eventuali modifiche al presente Accordo, anche connesse alla revisione del PNRR, sono
concordate tra la Regione e il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il
PNRR e formalizzate mediante atto scritto o scambio di note formali, su istruttoria del
Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud che, a tale scopo, acquisisce il parere del
Comitato di indirizzo e vigilanza di cui all’articolo 4.
2. La modifica dell’Accordo è sottoposta all’approvazione del CIPESS, su proposta del
Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, sentita la Cabina di
regia del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, qualora si preveda un incremento o una
diminuzione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione assegnate ovvero una modifica dei
profili finanziari definiti dalla Delibera CIPESS di assegnazione delle risorse. In tal caso, si
applicano le previsioni di cui all’articolo 1, comma 178, lettera f), della legge n. 178 del 2020.
3. Per tutto quanto non espressamente previsto, si applica la normativa vigente in materia.
4. L’assegnazione delle risorse di cui al presente Accordo, avverrà ai sensi dell’art. 1, comma
178 lettera e) della legge 30 dicembre 2020 come modificato dall’art. 1 c. 1 del Decreto-legge
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA
Giorgia Meloni
Vito Bardi
_____________________________
_____________________________