
(AGENPARL) – gio 21 marzo 2024 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 21/03/2024, ore 13:12
Nota ai media!
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Consiglio
Lavori Consiglio: Sì alle Variazioni al bilancio di previsione 2024-2026 – con VIDEO e FOTO
**Il plenum ha approvato con 18 sì, 14 astensioni e 1 no il disegno di legge della Giunta. L’ultima parte della discussione articolata e le dichiarazioni di voto.**
(Link video e foto in coda)
È ripresa questa mattina in Consiglio provinciale la discussione articolata del Variazioni al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano 2024-2026 e altre disposizioni, portata avanti fino all’articolo 6.
L’articolo 7 porta modifiche alla legge provinciale 13 giugno 2023, n. 10, “Aree di pascolo protette e misure per il prelievo dei lupi”. È stato approvato senza discussione né modifiche con 24 sì.
L’articolo 8 porta modifiche alla legge provinciale 10 luglio 2018, n. 9, “Territorio e paesaggio”. Su richiesta di Madeleine Rohrer (Gruppo verde), l’ass. Peter Brunner ha risposto che ci esistono procedimenti già avviati che con questa nuova disposizione saranno annullati; il Comune può però assegnare cubature con piano di recupero, sanando questo modo di procedere. Il pres. Arno Kompatscher ha chiarito che secondo il Ministero competente la disposizione era comprensibile, tuttavia temeva che un’eventuale pronuncia di incostituzionalità coinvolgesse anche altre regioni, mentre si trattava di una specificitá dell’Alto Adige: questa andava specificata. L’articolo è stato approvato con 19 sì e 12 astensioni.
L’articolo 9 interviene sulla legge provinciale 16 marzo 2018, n. 4, “Parco Nazionale dello Stelvio”. Su richiesta di chiarimenti da parte di Brigitte Foppa (Gruppo verde) in merito alle facoltà di decidere dei sindaci, che lei riterrebbe opportune solo per le zone D1, escludendo cave di marmo e zone sciistiche, l’ass. Peter Brunner ha annunciato una presentazione del Piano del parco e una relativa nota a Roma, ribadendo la divisione in zone D1-D2-D3 che ancora non c’è a livello nazionale, scelta anche dal Trentino. Respinto l’emendamento, Josef Noggler (SVP) ha ritenuto che la nuova disposizione limitasse nuovamente il margine d’azione dei sindaci e dei Comuni sulle procedure di autorizzazione, in quanto la disposizione più favorevole era stata abrogata. L’ass. Peter Brunner ha ammesso che anche la Giunta avrebbe preferito ottenere in merito il benestare del Ministero, e che si impegnerà affinché i sindaci possano riavere le loro competenze. L’articolo è stato approvato con 25 sì e 8 astensioni.
L’articolo 10 modifica la legge provinciale 29 giugno 2000, n. 12, “Autonomia delle scuole”. Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha ribadito il proprio monito affinché l’articolo 19 dello Statuto di autonomia non venisse annacquato, come accade con certe sperimentazioni scolastiche. L’ass. Philipp Achammer ha chiarito che l’articolo non aveva nulla a che fare con l’articolo 19, bensì con l’insegnamento modulare ai fini della flessibilità. L’articolo era stato inserito per evitare un’impugnazione. L’articolo è stato approvato con 22 sì, 5 no e 6 astensioni.
L’articolo 11 interviene sulla legge provinciale 24 settembre 2010, n. 11, “Secondo ciclo di istruzione e formazione della Provincia autonoma di Bolzano”.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiarito che dalla scuola dipende l’autonomia e la sopravvivenza di una minoranza in uno stato straniero, ribadendo la necessità di difendere la madrelingua evitando sperimentazioni; per quanto riguarda i voti, non è corretto scendere sotto una certa soglia, penalizzando con voti sotto il 5, non comparabili oltretutto con quelli di Austria e Germania. Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha ricordato l’intenso intervento dell’ass Marco Galateo un anno fa contro la proposta in esame oggi, e questi ha chiarito che resta contrario alla modifica della scala di voti a 4 a 10, perché lo ritiene ingiusto contro chi prende 9 e 10 e perché si fida dei docenti – tuttavia, l’assemblea ha preso una decisione che “nonostante i miei sforzi” il Governo non ha voluto impugnare: si studierà però un meccanismo che permetta al docente di aggiungere al 4 una nota che influirà sul voto in condotta. Voterà a favore dell’articolo perché esso non decide in merito alla questione, ma effettua una correzione tecnica richiesta dal Ministero. L’ass. Philipp Achammer ha chiarito che lui non ridicolizza l’articolo 19. L’articolo è stato approvato con 27 sì e 6 astensioni.
L’articolo 12 riguarda la legge provinciale 16 luglio 2008, n. 5, “Obiettivi formativi generali ed ordinamento della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”. Brigitte Foppa (Gruppo verde) chiesto che ai bambini che frequentano l’anno obbligatorio di scuola dell’infanzia, importante in particolare per le famiglie un po’ emarginate, venga garantito il trasporto scolastico e questo in maniera vincolante, non solo come possibilità, come richiesto anche dal Consorzio dei Comuni. La consigliera ha ribadito anche la necessità che i costi non ricadano sui Comuni. L’ass. Philipp Achammer ha proposto invece con emendamento la soppressione del relativo periodo del comma 1, “Le minori entrate dei Comuni verranno compensate dalla Provincia”, in modo da mantenere la struttura del dlp presentato in commissione: si risolverà la tematica in un secondo momento. La disposizione è stata difesa da Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit). Waltraud Deeg (SVP) ha chiarito che il servizio di trasporto alunni altoatesino è un unicum in Europa in quanto a estensione e costi; ha evidenziato le responsabilità dei trasportatori, ritenendo che l’assessore competente sapesse ben valutare tutto questo: la norma va nella direzione giusta. Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit) ha evidenziato il rischio burn out di molti genitori di bambini piccoli e le responsabilità di chi trasporta minori, aggiungendo che i veicoli con conducente sono sottoposti a numerose disposizioni e sanzioni, compreso il rischio di ritiro delle licenze, il che mette in dubbio il mantenimento del servizio. Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha rilevato che a volte sono problematiche aziendali che impediscono la fornitura dei servizi di trasporto, nonché le difficoltà e la perdita di ore lavorative per i genitori. L’ass. Philipp Achammer ha replicato che nell’articolo è stato inserito solo il necessario per evitare l’impugnazione, ma la situazione è complessa e richiede una soluzione; per il servizio si spendono 12 mio. € l’anno, pari a 2.000 € per alunno. L’ass. Daniel Alfreider ha ribadito che i servizi di trasporto scolastico rientrano nella competenza dei Comuni, e che per evitare disparità era stato chiesto l’intervento della Provincia; l’organizzazione del servizio è molto complessa; il tema dell’accompagnamento si sta approfondendo. Accolto l’emendamento degli ass. Achammer-Galateo-Alfreider per la soppressione del periodo citato di (20 sì, 13 no), respinto quello di Foppa, l’articolo è stato votato per commi separati: il comma 1 approvato con 26 sì e 7 astensioni, il comma 1 bis respinto con 13 sì, 18 no e 2 astensioni, il comma 2 approvato con 27 sì e 6 astensioni.
L’articolo 13 modifica la legge provinciale 18 luglio 2023, n. 14, “Legge provinciale sui beni culturali”. Sven Knoll (STF) ha chiesto cosa si intenda con “beni tecnici culturali”, il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito che la modifica toglie solo il termine “distruzione”, non adatta ai beni culturali: essi, nel caso, vengono semplicemente tolti dal relativo elenco. L’articolo è stato approvato con 30 sì e 3 astensioni.
Approvati senza discussione né modifiche l’articolo 14 che modifica la legge provinciale 19 maggio 2015, n. 6, “Ordinamento del personale della Provincia” e l’articolo 15 che interviene sulla legge provinciale 17 dicembre 2015, n. 16, “Disposizioni sugli appalti pubblici”.
L’articolo 15 bis modifica la legge provinciale 7 giugno 1982, n. 22, “Disciplina dei rifugi alpini – Provvidenze a favore del patrimonio alpinistico provinciale” . Paul Köllensperger (Team K) ha chiesto con emendamento, al fine di non trasformare le montagne in una sorta di Hollywood a vantaggio dei turisti dall’estero, che sia introdotto il parere della Consulta per le attività alpinistiche sui progetti di costruzione riguardanti rifugi alpini: il previsto parere delle due associazioni alpinistiche maggiormente rappresentative in provincia può creare conflitto di interessi. Sven Knoll (STF) ha ritenuto che anche la proposta di Köllensperger lasciasse spazio al conflitto di interessi, essendo l’unione albergatori rappresentata nella Consulta, aggiungendo che il fatto che la ricostruzione sia meno costosa della ristrutturazione favorisce la realizzazione di strutture orribili. Va tutelato il patrimonio culturale e conservata la funzione primaria del rifugio. Molti rifugi sono di proprietà privata, ha chiarito Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion), e in un caso lo stesso rifugio è stato ricostruito tre volte più grande pur mantenendo la forma originaria; importante è il coinvolgimento delle associazioni alpinistiche, magari non entrambe. Waltraud Deeg (SVP) ha evidenziato che le opinioni dei gestori di rifugi sulle nuove strutture sono positive, e ne ha sottolineato le difficili condizioni di lavoro: vanno lasciati lavorare. Köllensperger ha ribadito che la sua intenzione è evitare le Disneyland, e ammesso che la burocrazia è tanta così come la passione dei gestori. Il presidente Arno Kompatscher ha annunciato voto contrario all’emendamento ma anche all’articolo, rilevando che già ora la procedura di autorizzazione è onerosa; con la legge omnibus si presenterà una nuova regolamentazione. Respinto l’emendamento di Köllensperger (19 no, 9 sì, 4 ast.), Bernhard Zimmerhofer (STF) ha ricordato la decisione presa a maggioranza sui nomi fascisti dei rifugi e l’esposizione della bandiera tricolore, e ricordato che più volte non se ne era tenuto conto. Anche l’articolo è stato respinto con 20 no, 9 sì e 4 astensioni.
Approvato, infine, anche l’articolo 16 che dispone l’entrata in vigore della norma
Dichiarazioni di voto:
Angelo Gennaccaro (La Civica) ha ringraziato per il buon cima di lavoro tra maggioranza e opposizione e sottolineato la funzione importante del Consiglio di riallocare le risorse dando strumenti all’amministrazione. Ha evidenziato i 250 milioni destinati nel triennio al rinnovo dei contratti del pubblico impiego, a garanzia dell’efficienza del settore pubblico e per renderlo più attrattivo e sottolineato l’importanza dell’art. 15, che introduce disposizioni in materia di contratti pubblici, recependo e adattando al territorio le modifiche introdotte a livello nazionale. Anche la proposta di modifica costituzionale mira a ripristinare l’autonomia provinciale anche nel settore degli appalti. Il voto sarà a favore. Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha evidenziato l’importanza della legge di bilancio, criticando le modalità con cui era stata portata avanti la proposta, con tabelle cambiate all’ultimo momento, tanto che nessuno è in grado di spiegare cosa c’è nei documenti allegati, né politico né giornalista. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha ribadito la percezione di molti cittadini di essere svantaggiati e dato ragione a Leiter Reber sul modo di procedere, anche con emendamenti, in maniera spiccia e non oggettiva e senza offrire soluzioni alternative. Ha ricordato il proprio ordine del giorno sugli alloggi respinto ieri, sottolineando che si tratta di gestire i soldi dei contribuenti, e che se la politica sociale ha l’obiettivo di sostenere le persone della provincia bisogna scegliere se aiutare le persone diligenti o chi non rispetta le leggi. Questi temi delicati vanno discussi. Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) ha evidenziato che in aula si parla tanto, spesso citando cose che non corrispondo la realtà, il che rende tutto confuso a chi non ha esperienza. Anche per questo non aveva potuto presentare emendamenti, ha aggiunto ringraziando i colleghi dell’opposizione che l’avevano fatto.
In replica, il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito che al non accoglimento dell’ordine del giorno della STF erano state fornite motivazioni – i servizi essenziali in Europa non possono essere soggetti a tagli, anche in riferimento a persone che si muovono nell’illegalità. Ci sono problemi di violenza legati all’immigrazione ma anche di violenza in generale, anche tra i giovani, ma non si risolvono facendo allarmismo o esercitando populismo per ottenere consenso. Ha quindi ringraziato collaboratori e collaboratrici ed evidenziato il dibattito costruttivo. Sven Knoll ha respinto le critiche del presidente.
Messo in votazione, il dlp 18/24 è stato approvato con 18 sì, 14 astensioni e 1 no. La seconda sessione di marzo è terminata. Il Consiglio della provincia autonoma di Bolzano torna a riunirsi dal 9 al 12 aprile.
Link video (Consiglio/GNews) :
Link foto (Consiglio/Werth) .
**(MC)**
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