
(AGENPARL) – lun 29 gennaio 2024 *Stamattina l’incontro con gli studenti di Figline e Incisa per commemorare
le vittime della Shoah*
*Per l’occasione, al Cinema teatro Salesiani si è tenuta la proiezione del
film “La chiave di Sara”, una delle iniziative comunali di quest’anno
legate al Giorno della Memoria*
*PALAZZO COMUNALE, 29 GENNAIO 2024* – Si è svolto questa mattina, *lunedì
29 gennaio al Cinema Teatro Salesiani di Figline*, il primo appuntamento
del programma di commemorazioni del Giorno della Memoria organizzati
dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale, con la *proiezione del
film “La chiave di Sara” *di Gilles Paquet-Brenner, tratto dall’omonimo
romanzo di Tatiana de Rosnay. La proiezione era *riservata agli studenti di
Figline e Incisa Valdarno* e, infatti, hanno partecipato alla visione del
film alcune classi delle Scuole secondarie di primo grado “Dante Alighieri”
di Incisa e “Leonardo da Vinci” di Figline e Matassino e dell’Isis “Giorgio
Vasari”, oltre alle classi delle secondarie di primo e secondo grado
dell’Istituto Paritario “Marsilio Ficino”. Per l’occasione, l’incontro è
stato aperto dagli *interventi della sindaca Giulia Mugnai, il presidente
del Consiglio comunale Federico Cecoro e Cristoforo Ciracì, presidente
della sezione Anpi “Aronne Cavicchi”*, i quali avevano preso parte sabato
scorso, *27 gennaio*, anche alla* cerimonia di cura e manutenzione delle
Pietre d’inciampo intitolate alla famiglia Melauri* nella frazione di
*Brollo*, davanti a quella che fu la loro ultima casa prima di essere
deportati ad Auschwitz e lì uccisi.
“Questa proiezione è l’*occasione per riflettere insieme sul significato
della Memoria* – ha detto agli studenti la sindaca Giulia Mugnai –. La
memoria è un *filtro eccezionale*, che trattiene solo una parte dei ricordi
delle nostre esperienze, solitamente quelli legati alle emozioni più forti
siano esse gioia o tristezza. Allo stesso modo funziona la nostra memoria
collettiva e *questa ricorrenza ha la funzione di rammentarci quello che è
stato* e ci ricorda di farlo guardando questa parte terribile della nostra
storia *da più prospettive*. Il Giorno della Memoria* ci racconta tante
storie, alcune anche della nostra comunità*. Ci racconta della *famiglia
Melauri*, che da Brollo fu in parte deportata ad Auschwitz, e della *famiglia
Soffici *che aiutò i due giovani figli dei Melauri a salvarsi dalla morte.
I Soffici allora scelsero di proteggere quei due giovani, nonostante i
rischi a cui potevano andare incontro.* Scelsero di non seguire l’orrore*.
Il Giorno della Memoria ci insegna proprio questo, che si può scegliere di
essere come i Soffici e, per essere come loro, dobbiamo *avere il coraggio
di non essere indifferenti*”.
“Stamani siamo qui per fare un esercizio, ovvero ‘fare Memoria’ – ha
aggiunto il presidente del Consiglio comunale, Federico Cecoro –, perché*
la Memoria deve essere un esercizio quotidiano* attraverso il quale si
ravviva il ricordo di quanto accaduto, *come una pianta che va annaffiata
con costanza per radicarla dentro di noi*, perché non vada dispersa. Come
istituzioni, crediamo che la cosa migliore sia* farlo proprio con voi*, con
le nuove generazioni, perché *rappresentate il presente e il futur*o e noi
abbiamo il dovere di trasmettervi questa memoria, come altri l’hanno
trasmessa a noi. Come diceva Primo Levi,* ‘se comprendere è impossibile,
conoscere è necessario’*: è impossibile per noi comprendere quei fatti
terribili senza averli vissuti, ma abbiamo l’obbligo di conoscerli e
possiamo farlo attraverso lo studio della Storia, ascoltando le
testimonianze e anche attraverso momenti come questi. Noi lo facciamo oggi
con voi, voi avrete il dovere di farlo con le prossime generazioni, perché*
di questi temi non si parla mai abbastanza e invece bisogna continuare a
parlarne*”.
Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti, *sabato 2 febbraio *alle ore
21, si svolgerà al *Teatro Comunale Garibaldi il concerto della Klezmerata
Fiorentina*, formazione composta da quattro solisti dell’Orchestra del
Maggio Musicale Fiorentino (Francesco Furlanich alla fisarmonica, Igor
Polesitsky al violino, Riccardo Crocilla al clarinetto e Riccardo Donati al
contrabbasso) che dal 2005 propone e rielabora la musica Klezmer, il vasto
repertorio tradizionale degli ebrei ashkenaziti dell’Europa orientale: un
mondo quasi del tutto spazzato via dalla foga nazista.
Sempre al *Teatro Comunale Garibaldi, sabato 24 e domenica 25 febbraio
*(rispettivamente
alle ore 21 e 16.30), thriller, storia, impegno civile e analisi della
feroce “banalità del male” si fonderanno nello spettacolo teatrale *“Il
cacciatore di nazisti: l’avventurosa vita di Simon Wiesenthal”*, incentrato
sulla vicenda personale dell’architetto e scrittore ebreo polacco
sopravvissuto al campo di sterminio di Mauthausen. Lo spettacolo, scritto e
diretto da Giorgio Gallione, sarà *interpretato da Remo Girone*, mostro
sacro del cinema e del teatro italiano che reciterà per la prima volta in
carriera al Garibaldi.
*In allegato, le foto dell’incontro di stamattina*
Comunicazione Istituzionale
Comune Figline e Incisa Valdarno