
(AGENPARL) – sab 13 gennaio 2024 Allarme cinghiali a Matera: Cia-Agricoltori, affrontare in modo organico e
con tutti gli strumenti disponibili l’emergenza
“L’ultimo allarme sulla presenza di cinghiali nel quartiere “Serra Venerdì”
di Matera che pone notevoli rischi per bambini, anziani, cittadini,
conferma la tesi di Cia-Agricoltori: l’ultima iniziativa della Regione
quella relativa al fondo di 200mila euro a favore dei Comuni per l’acquisto
di trappole destinate alla cattura dei cinghiali non risolve il problema”.
Cosi Cia-Agricoltori Matera che sostiene le iniziative del sindaco di
Matera, Domenico Bennardi, e del presidente della Provincia, Piero Marrese,
e in particolare la richiesta di convocare un Tavolo tecnico e politico con
Regione, Provincia e Comune di Matera, Azienda sanitaria materana e le
organizzazioni agricole. Si ribadisce l’urgenza di dare corso, prima
possibile, a tutto quanto previsto dal piano di abbattimento e contenimento
degli ungulati per affrontare in modo organico e con tutti gli strumenti
disponibili l’emergenza che vivono cittadini e titolari delle aziende
agricole. Per Cia-Agricoltori Matera “la presenza da tempo dei cinghiali
persino nei quartieri dei due capoluoghi (oltre Matera l’allarme si estende
ai quartieri Poggio Tre Galli, Verderuolo di Potenza) i continui incidenti
stradali provocati (sono stati più di 300 in un anno), il costante allarme
in centri abitati testimoniano che lo sforzo compiuto con i 3mila
cinghiali abbattuti, con la tecnica della girata e dell’appostamento fisso,
nel primo semestre del 2023, non è bastevole. Bisogna il prima possibile
riequilibrare il rapporto popolazione faunistica territori e si può fare
solo intensificando le attività di caccia e prelievo degli ungulati. Nel
ricordare che gli importi annuali dei danni all’agricoltura sono oscillati
negli ultimi anni tra 14,6 e 18,7 milioni di euro, con una media annuale
pari a oltre 17 milioni di euro e solo in Basilicata tra 1,5 e 2 milioni di
euro l’anno a cui aggiungere i danni provocati da incidenti
automobilistici, Cia-Agricoltori insiste sulla rapida definizione delle
procedure di affidamento del servizio integrato e nelle azioni previste e
da attivare in modo da arginare danni e pericoli sempre più ingenti a
scapito di aziende agricole e zootecniche e cittadini. Si tratta di
recuperare il ritardo accumulato nell’attuazione di misure che dovevano
essere realizzate già da tempo.
Tra le azioni strategiche proposte e previste vi sono : il corrispettivo
ai cacciatori che dovrebbe consentire di allargare la platea degli
esecutori materiali degli abbattimenti attraverso l’assegnazione di un
ristoro per le spese sostenute; la fornitura di «chiusini» agli agricoltori
con incentivo per l’installazione e la gestione; la predisposizione di un
servizio di raccolta dei cinghiali abbattuti; la collaborazione con il
Servizio Veterinario fondamentale per un efficiente monitoraggi sanitario;
la dislocazione di un numero congruo di frigo-celle; mezzi per attività
logistiche e di raccolta delle carcasse; attivazione di centri di
lavorazione delle carne di cinghiale. Per Cia è importante poter contare su
un programma organico di interventi anche per effetto di situazioni
straordinarie legate agli areali dei Comuni 29 interessati dalla PSA,
territori nei quali bisogna agire secondo specifiche e più rigide regole
per abbattimento e prelievi.