
(AGENPARL) – lun 18 dicembre 2023 Cordiali saluti,
Ufficio Stampa Cons. Eleonora Mattia
*Comunicato stampa*
*Sanità: Mattia-Ciarla (Pd), Come Meloni anche Rocca nel Lazio favorisce
privati*
*Solidarietà a medici e lavoratori in sciopero. Pronto nostro odg a
bilancio regionale per aumento fondi a sanità pubblica nel rispetto dei
parametri Ocse*
*I dati: rapporto spesa Ssn/Pil in picchiata al 6% contro standard Ocse di
almeno 7,5% *
“Un ordine del giorno alla legge di bilancio della Regione Lazio per
impegnare la Giunta Rocca a promuovere presso il Governo nazionale
l’aumento in manovra delle risorse per il Sistema sanitario nazionale al
7,5% del Pil, con un incremento di circa 20 miliardi complessivi in 5 anni
(2023-2027), nel rispetto degli standard indicati dall’Ocse per garantire
il fabbisogno di risorse umane e i livelli assistenziali ed evitare
ulteriori ricadute negative sulla sanità pubblica di Roma e del Lazio, che,
secondo i dati della Fondazione Gimbe, nel 2025 di questo passo sarà la
prima regione in Italia con il minor numero di medici di famiglia”. Lo
annunciano in una nota congiunta i consiglieri regionali Pd del Lazio,
Eleonora Mattia, presidente del Comitato Regionale di Controllo Contabile,
e Mario Ciarla, capogruppo del Gruppo Dem alla Pisana.
“Il trend in picchiata dei fondi per la sanità pubblica è ormai noto da
mesi, come Pd Lazio avevamo infatti presentato questa misura già lo scorso
agosto con una proposta di legge in Consiglio regionale, ed è stato poi
confermato i primi di ottobre dalla Fondazione Gimbe, che aveva evidenziato
come il rapporto spesa sanitaria/Pil sarebbe diminuito progressivamente nei
prossimi anni: dal 6,6% del 2023 al 6,1% nel 2026, ben al di sotto del 7,5%
indicato dall’Ocse, come ora torniamo a proporre nel bilancio regionale. –
spiegano – Comprendiamo bene quindi le ragioni dello sciopero di medici,
infermieri e operatori della sanità, ai quali va la nostra solidarietà”.
“Come il Governo Meloni, anche il presidente Rocca, che ha la delega alla
sanità, nel Lazio favorisce i privati ai danni della sanità pubblica: da un
lato ha centralizzato e bloccato le assunzioni nelle Asl, invece di
stabilizzare i precari e assumere nuovo personale, dall’altro continua a
dare soldi ai privati per decongestionare liste d’attesa e Pronto Soccorso
con costosissime misure spot, come quella dei ‘medici a gettone’, pagati
rispetto agli stessi colleghi assunti, fino a 250 euro l’ora e fino a mille
euro a turno, che possono arrivare fino a 3.600 per 48 ore di turni
accorpati. Una ‘spending review a intermittenza’ ai danni di servizio
pubblico, lavoratori e pazienti. Le destre al governo stanno disegnando una
società in cui solo chi potrà pagare potrà accedere a cure dignitose. E’
incostituzionale, oltre che umanamente inammissibile”, concludono.
Roma, 18 dicembre