
(AGENPARL) – gio 14 dicembre 2023 In questi giorni sta tornando alla ribalta della cronaca il tema delle
trascrizioni anagrafiche dei bambini nati tramite la pratica della
maternità surrogata.
Nel ricordare che tale atto è illegale nel nostro Paese, le Acli di Bologna
intendono ribadire la propria contrarietà a una pratica lesiva della
dignità della donna. Si tratta del frutto di una mentalità egoistica, che
vede i figli come un diritto e un oggetto di compravendita. Si tratta di un
inaccettabile sfruttamento del corpo di donne che prestano il proprio
servizio a pagamento, mosse dalla fame e dall’indigenza.
Pensiamo che riconoscere all’anagrafe la doppia genitorialità non sia fatto
nell’interesse del bambino, che ha già tutti i diritti di qualsiasi
bambino, anche in Italia. Riteniamo che questo sia solo un tentativo
strumentale di aggirare la legge italiana, che vieta il ricorso alla
surroga.
Essere genitori non è un diritto, pensare di comprare la vita di un altro
essere umano è contrario non solo alla morale cattolica, ma anche al buon
senso.
La schiavitù, a quanto pare, non è stato abolita per le donne in stato di
povertà che si prestano a tale compravendita.
Le Acli stanno con la legge italiana e con gli insegnamenti della Chiesa
cattolica.
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*Acli provinciali di Bologna aps*
40122 Bologna
Sito internet: http://www.aclibo.it
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