
(AGENPARL) – mer 06 dicembre 2023 [image: image.png]
*COMUNICATO STAMPA*
*Presentata la campagna “Non male! Soffrire non è necessario” per una
gestione efficace del dolore cronico e acuto*
*I più importanti esperti nazionali riuniti a Roma per delineare le azioni
da intraprendere di supporto e sensibilizzazione utili a pazienti e
caregivers*
*RIVEDI L’EVENTO:* *https://www.youtube.com/watch?v=ChS01eOByfs*
*Milano, 06 dicembre 2023* – Si è svolto *martedì 5 dicembre*, l’evento dal
titolo *“Non male! Soffrire non è necessario”* presso la sede del *Centro
Studi Americani *a Roma, durante il quale è stata presentata l’omonima
campagna, nata dal *lavoro scientifico del board di esperti,* tra cui
clinici, psicologi e farmacisti, che ha permesso di fotografare in questi
mesi i bisogni dei pazienti che soffrono di *dolore cronico oncologico e
non oncologico*. Il *dolore *rappresenta infatti una tra le manifestazioni
più ricorrenti di malattia e tende a minare in maniera significativa la
qualità della vita della persona che ne soffre, avendo spesso un impatto
anche nella sfera familiare, sociale ed economica.
L’iniziativa, organizzata da *Edra*, con il supporto non condizionato
di *Molteni
e Shionogi*, ha preso il via in primavera con la realizzazione di contenuti
informativi e di sensibilizzazione rivolti ai cittadini, tra cui una
*piattaforma
web * (https://www.nonmale.com/ ), le *pagine social* dedicate e il
fascicolo “*Non male! Indicazioni pratiche per conoscere e gestire il
dolore cronico”. *Il documento, definito a seguito dell’analisi dei
risultati di una *survey* condotta su *1.688* *persone* che soffrono di
dolore o che assistono chi ne soffre, è stato elaborato grazie al
contributo dei principali stakeholder in ambito scientifico e realizzato
con il patrocinio di *FADOI*, *SIGG, SIOT* e *Fondazione ISAL – Ricerca sul
dolore*.
Durante l’evento è emersa la necessità di *fornire informazioni chiare e
semplici* *al paziente*, *offrendo* supporto* su come affrontare il dolore,
dove cercare aiuto e chi contattare*. È stato sottolineato inoltre come
ancora oggi, in Italia, il paziente incontri delle difficoltà nella
gestione del dolore e spesso, prima di raggiungere una presa in carico
efficace della sua condizione, incontri barriere nell’accesso alle cure. Le
principali criticità riguardano:
– la mancanza di informazioni (come la scarsa conoscenza del medico a
cui rivolgersi, delle strutture di riferimento e della rete territoriale
per il trattamento del dolore cronico)
– la difficoltà di accesso alle cure (lunghi tempi di attesa, scarsa
programmazione delle visite e assenza di una presa in carico
multidisciplinare)
– necessità di avere maggiori informazioni sulla gestione terapeutica
della malattia, sugli stili di vita appropriati, oltre che informazioni
pratiche sui diritti del cittadino che soffre di dolore
*Arturo Cuomo*, Direttore Struttura Complessa Anestesia, Rianimazione e
Terapia Antalgica, IRCCS Fondazione Pascale, Napoli sottolinea che*: “Oggi
disponiamo di una serie di farmaci e tecniche non farmacologiche che,
combinate insieme e integrate in modo sinergico, consentono di alleviare
completamente il dolore nel paziente oncologico. Il concetto chiave da
tenere presente è quello della terapia personalizzata, che significa
individuare nel paziente, in quel preciso momento del suo percorso di cura,
il farmaco e la tecnica più adatti per alleviare il dolore. Sappiamo di
disporre di farmaci molto potenti e non dobbiamo esitare nel loro utilizzo
quando l’indicazione è per il dolore severo. Va notato che, con questa
indicazione, tali farmaci non presentano effetti collaterali. Tuttavia,
sono anche disponibili tecniche mininvasive o infiltrative che, associate
ai farmaci, contribuiscono al miglioramento della qualità di vita,
all’aderenza alle terapie oncologiche e, in definitiva, a una migliore cura
del tumore.”*
*Silvia Natoli*, Professore Associato di Anestesia, Rianimazione, Terapia
Intensiva e del Dolore, Università di Roma Tor Vergata e IRCCS Maugeri,
Pavia aggiunge che:* “Il dolore cronico è di difficile trattamento, poiché
spesso associato a una significativa distress emozionale e a una disabilità
funzionale*. *Nel trattamento personalizzato del paziente con dolore non
oncologico si adotta sempre più un approccio multimodale, utilizzando
strategie terapeutiche e criteri di multidisciplinarietà. È quindi
essenziale prendere in considerazione la patologia sottostante, la
disabilità sociale, la disabilità psicologica e la riabilitazione del
paziente, garantendo tutti gli aspetti necessari nel trattamento del
dolore”.*
*Renato Fanelli*, MMG, ASL Roma 1, Esperto in Cure Palliative, Oncologo,
evidenzia l’importanza del medico di medicina generale: *“La prima
competenza di un medico di medicina generale è quella di accogliere il
paziente e ascoltarlo, dedicargli il tempo necessario per capire quale sia
il suo dolore, che tipo di dolore abbia, da quanto tempo dura, se il dolore
sia acuto o legato a una malattia; e quindi partire da lì per una presa in
carico globale. Il medico di medicina generale diventa una figura chiave
per la presa in carico del paziente, fungendo da punto di unione tra il
paziente e gli specialisti e rappresenta, un punto di riferimento aperto al
paziente che necessita di cure. Non sempre il medico di medicina generale
può disporre di tutte le informazioni necessarie per curare il dolore del
paziente, per cui l’interdisciplinarietà tra il medico di famiglia e le
diverse figure specialistiche è assolutamente importante.”*
*Lara Bellardita*, Psicologa, Psicoterapeuta, PhD, Centri Psicologia
Clinica, Milano conclude sottolineando *l’importanza del supporto
psicologico*: *“La gestione del dolore è importante perché include elementi
che non fanno parte solo dell’aspetto biologico e medico, ma devono essere
integrati anche negli aspetti formativi del personale sanitario. I
collegamenti tra dolore e psiche sono molteplici. Il dolore cronico ha un
impatto sulla salute mentale dei pazienti e di chi li circonda. In questo
contesto, è fondamentale che all’interno di un gruppo multidisciplinare sia
presente una figura in grado di rispondere a questi bisogni, offrendo un
supporto specifico e professionale per affrontare l’impatto del dolore
cronico sulla salute mentale e promuovere il benessere psicologico”.*
Per maggiori informazioni: https://www.nonmale.com/
I contenuti sono disponibili anche sulle pagine social:
https://www.instagram.com/soffrirenonenecessario/ (Instagram) e
*Ufficio Stampa*