
(AGENPARL) – mer 29 novembre 2023 EX ILVA, TURCO (M5S): FALLIMENTO SEMPRE PIU’ LAMPANTE DEL GOVERNO
EX ILVA, TURCO (M5S): FALLIMENTO SEMPRE PIU’ LAMPANTE DEL GOVERNO
ROMA, 29 NOV. 2023 – “Di tutti i fallimenti di politica industriale che il governo sta mettendo in fila, quello del settore siderurgico si fa sempre più lampante. L’ex Ilva, sulla quale prima con Urso poi con Fitto l’esecutivo si è sperticato nei più fragorosi proclami, è sull’orlo del precipizio. Tutto questo perché, ancora una volta, il Governo Meloni dimostra di non avere visione né la minima idea di come risolvere la questione Taranto. A parte l’insulso ripristino dello scudo penale, il regalo di 680 milioni di denaro pubblico elargito sotto forma di prestito, abbinato all’altrettanto indigeribile riesame dell’Aia al fine di tenere in vita il ciclo a carbone per altri 12 anni, il governo ha voluto scaricare tutti gli oneri della decarbonizzazione su ArcelorMittal. Così facendo, Palazzo Chigi ha lanciato il segnale chiaro di un’inversione di rotta rispetto al ruolo centrale dello Stato sul futuro di Taranto, a garanzia della sostenibilità economica, dei lavoratori e a salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. Il 2023 è stato un anno fallimentare, con una produzione ai minimi storici, un indebitamento sempre più marcato ed un lavoro sempre più precario con oltre 5.000 lavoratori in cassa integrazione e un indotto sempre più in difficoltà. A rendere più complessa la difficile situazione economico-produttiva è l’assurdo braccio di ferro tra governo e Mittal sulla ricapitalizzazione necessaria per far andare avanti l’acciaieria. Senza un immediato finanziamento di altri 320 milioni, l’azienda non potrà garantire il pagamento delle forniture con il rischio di una nuova procedura di insolvenza. Insomma, un disastro nel disastro. Il M5s ritiene che il futuro del polo siderurgico passi esclusivamente attraverso una riconversione drastica e in termini sostenibili della produzione, che debba prevedere l’abbandono dei combustibili fossili e la chiusura di tutte le fonti inquinanti. Mantenere certi livelli di inquinamento e iniettare continuamente denaro per tenere in piedi una produzione non più economicamente sostenibile, a fronte di una struttura chiaramente sovradimensionata, non ha senso. Se davvero il comparto siderurgico è strategico per il Paese, come Urso ha ripetuto più volte, è giunto il momento di occuparsene: i problemi non si risolvono da soli o trasferendoli su altri”. Così in una nota il Sen. Mario Turco, vicepresidente M5s.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle