
(AGENPARL) – mar 28 novembre 2023 Gentilissime/i
invio nota stampa relativa al convegno organizzato dall’Aou di Sassari per
la presentazione del percorso assistenziale “Codice Rosa” per le vittime di
violenza, che si è svolto ieri sera in una gremita aula magna
dell’Università di Sassari.
Nella nota trovate tutti i dettagli e in allegato alcune fotografie.
Grazie per l’attenzione
Cordiali saluti
Andrea Bazzoni
Comunicato n. 0133/2023/US
*COMUNICATO STAMPA*
*L’impegno dell’Aou di Sassari per le vittime di violenza *
* Presentato ieri nell’aula magna dell’Università di Sassari il percorso
diagnostico terapeutico assistenziale Codice rosa*
Sassari 28 novembre 2023 – In dieci mesi *101 casi* di donne vittime di
violenza, 46 di violenza di genere, 55 di violenza altrui. Queste ultime
per il 44 per cento sono state vittime di violenza o aggressione in
famiglia, 44 per cento per vari motivi o non dichiarati e 12 per cento sul
lavoro. Sono questi i dati registrati dal Pronto soccorso dell’Aou di
Sassari, da gennaio a ottobre, di quest’anno che danno il quadro di un
fenomeno, la violenza di genere, che rappresenta un problema sociale
complesso e diffuso. Numeri che sono stati esposti ieri sera, durante il
convegno *Codice Rosa: percorso di assistenza alle vittime di violenza.
L’impegno dell’Aou di Sassari*, organizzato dall’Aou di Sassari nell’aula
magna dell’Università di Sassari nell’ambito dell’(H)Open week *contro la
violenza sulle donne*, organizzato dalla *Fondazione Onda*.
Il quadro delineato sin da subito dagli esperti fa capire quanto il
potenziamento dei servizi di supporto alle vittime e la sensibilizzazione
continua siano fondamentali, per garantire una società equa e libera dalla
violenza di genere. Un tema di forte attualità e che, ogni giorno, riporta
sulle pagine di cronaca dei giornali atti di violenza, aggressione e
femminicidi.
E l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari è partita proprio da qui,
con la presentazione di un percorso assistenziale che, rispondendo alle
linee guida nazionali, è stato approvato a luglio di quest’anno.
Un percorso, il Pdta elaborato dall’Aou di Sassari, *Percorso Codice Rosa e
per persone in condizioni di fragilità, vittime di violenza d’abuso**, *che
rappresenta un vero e proprio strumento di aiuto, che ha l’obiettivo di
garantire una tempestiva e adeguata presa in carico delle donne, e dei loro
figli minori, a partire dal triage del Pronto soccorso. Uno strumento che
le accompagni e le orienti, se consenzienti, ai servizi presenti sia
all’interno della Aou sia sul territorio, per elaborare un progetto di
assistenza multidisciplinare per la fuoriuscita dall’esperienza di violenza.
A moderare gli interventi che si sono succeduti in un’aula magna gremita,
sono stati la professoressa *Alessandra Nivoli* e il dottor *Fabrizio
Demaria*, referenti del *Coordinamento codice rosa*, previsto dall’Aou come
figura trasversale della Clinica psichiatrica e la Psicologia ospedaliera,
e che coinvolge un gruppo multidisciplinare di professionisti al servizio
della vittima di violenza. e a illustrare la “genesi” del Pdta è stata *Fulvia
Ferrari* (Qualità, accreditamento e gestione del rischio) che ha ricordato
come il pronto soccorso sia la porta d’accesso di questo percorso. «È
importante che vengano colti subito i segnali di questa violenza – ha detto
la dottoressa *Laura Piras*, del Pronto soccorso generale, perché le possa
essere attribuito subito un codice di priorità».
Un codice (quello rosa è virtuale), definito nel contesto
dell’organizzazione del Pronto Soccorso, che attiva un percorso specifico
che è fondamentale nell’impegno per contrastare la violenza di genere. Si
attivano quindi subito i professionisti del Pdta, lo psicologo, lo
psichiatra, il ginecologo, l’infettivologo, il medico legale e gli
assistenti sociali
«Dobbiamo rispettare i tempi della vittima, in questo caso della donna che
arriva nel nostro pronto soccorso ginecologico – ha detto *Maria Carmela
Fadda* della *Clinica di Ginecologia e ostetricia* – dobbiamo rispettare i
suoi silenzi, essere empatici nei suoi confronti». Un ruolo complesso
quello svolto dai professionisti. «Il nostro diventa un intervento di
riparazione del terremoto emotivo della vittima – ha detto la
psicologa *Stefania
Casula* – dobbiamo sostenerla, perché non corra il rischio di una sua
ri-traumatizzazione».
Un percorso che deve essere allargato con l’inserimento di altri soggetti
fragili, come i minori. «La nostra attività – ha detto *Alessandra Carta*,
della *Neuropsichiatria infantile* – è volta alla prevenzione verso le
categorie più a rischio. È importante intervenire con la prevenzione
primaria, con una formazione che comprenda territorio, scuole, famiglie».
Un’azione che consente di avvicinare i soggetti più a rischio alle cure
degli specialisti: minori, minori con problemi di neuro-sviluppo.
Sugli aspetti legali, del percorso e sull’importanza del codice rosso
finalizzato a rafforzare la tutela delle vittime di maltrattamento e
violenza sessuale si sono soffermati la professoressa *Claudia Trignano* e
il sostituto procuratore del Tribunale di Sassari *Angelo Beccu*.
E’ stata invece la dottoressa *Monica Fiori* del *Centro di vittimologia* della
Clinica psichiatrica a illustrare la presa in carico psichiatrica della
vittima di violenza. Il professor Giordano Madeddu di Malattie infettive
ha, invece, parlato del ruolo dell’infettivologo nei casi di violenza
sessuale. Di consulenza psichiatrica in urgenza ha parlato anche la
dottoressa *Franceschina Piras* dell’*Spdc* dell’Asl 1 Sassari.
La dottoressa *Simona Serra* del *Servizio sociale* della *Direzione medica
di presidio *dell’Aou di Sassari ha spiegato il ruolo del servizio
all’interno del percorso Codice rosa e dell’attività di raccordo con i
servizi territoriali di tutela.
A chiudere il convegno è stato un dibattito scientifico con i responsabili
delle strutture aziendali che hanno partecipato alla stesura del Pdta e che
sono le protagoniste dello stesso percorso. A discutere con il pubblico
erano presenti, oltre ad *Alessandra Nivoli* (Clinica psichiatrica) e *Fabrizio
Demaria* (Psicologia ospedaliera), *Roberto Foddanu* (Qualità
accreditamento e gestione del rischio) coordinatore del gruppo di lavoro
che ha prodotto il documento aziendale, *Paolo Pinna Parpaglia* (Pronto
soccorso e Obi), *Stefano Sotgiu* (Neuropsichiatria infantile), *Giampiero
Capobianco* (Ginecologia e ostetricia), *Claudia Trignano* (Medicina
Legale), *Sergio Babudieri* (Malattie infettive). Un dibattito partecipato
con numerose domande da parte del pubblico e il racconto di una dottoressa
della sua vicenda che l’ha vista vittima di stalking di un paziente
psichiatrico. Al dibattito sono intervenuti anche il comandante provinciale
dell’Arma dei carabinieri *Massimiliano Pricchiazzi* e il comandante
provinciale della Guardia di finanza *Stefano Rebecchesu*.