
(AGENPARL) – gio 23 novembre 2023 Accoglienza e sussidiarietà per rilanciare l’Adozione Internazionale
all’interno del Piano Mattei per l’Africa
Importante e interessante dibattito presso la Camera dei Deputati nel convegno organizzato da Ai.Bi.
e Academy Spadolini: “Dalla grave crisi delle adozioni internazionali a un Piano Mattei per l’adozione
e l’affido dei bambini africani”. Un primissimo passo per avviare un dialogo con i Paesi africani
nell’interesse della reciprocità, dello sviluppo, delle comunità e della cooperazione
Saluti istituzionali, personalità di primo piano e, soprattutto, un interessante dibattito hanno caratterizzato il convegno
“Dalla grave crisi delle adozioni internazionali a un Piano Mattei per l’adozione e l’affido dei bambini africani”, tenutosi
nel pomeriggio di martedì 21 novembre presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati.
Al centro degli interventi, il piano per rilanciare l’Adozione Internazionale e potenziare l’Affido Internazionale e
l’Adozione a Distanza nel contesto del Piano Mattei per l’Africa che l’attuale Governa sta formulando.
Adozione come unica possibilità per tornare a essere figli
L’evento si è aperto con il saluto dell’On. Lamberto Dini che, illustrando le ragioni e le finalità del Piano Mattei ha
specificato come “Gli investimenti che verranno promossi non potranno essere solo di natura economica e strategica,
ma anche umanitaria”. In questo senso, un Piano Mattei per l’Adozione e l’Affido dei bambini africani può svolgere una
funzione fondamentale di “sostegno per aiutare questi Paesi a soccorrere quei bambini che sono in condizioni
svantaggiate di sussistenza e di abbandono”.
Subito dopo, l’On. Simonetta Matone ha riportato la sua lunga esperienza con le adozioni in qualità dei giudice dei
minori, augurandosi che il Piano Mattei possa “mettere un punto fermo” per trovare nuove strade che permettano di
esaudire sia “i desideri di genitorialità delle coppie”, sia i “bisogni dei bambini”.
È quindi seguita la lettura del messaggio inviato dall’On. Antonio Tajani, in cui il Vice Presidente del Consiglio e
Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha sottolineato come il Governo sia in dialogo costante
con la Commissione per le Adozioni Internazionali per trovare soluzioni concrete al calo delle Adozioni verificatosi negli
ultimi anni, nella convinzione che l’adozione sia “per un bambino, occasione per un nuovo e più fortunato percorso di
vita, in un calore familiare mai conosciuto prima o che ha purtroppo perduto per disagio economico, malattia o,
spesso, guerra”.
Dopo queste introduzioni, i veri e propri lavori del convegno si sono aperti con l’intervento della prof. Maria Rita Parsi,
che in un appassionato discorso ha sottolineato il punto di svolta che può rappresentare il Piano Mattei per i bambini
africani, citando la poesia di Portia Nelson Autobiografia del cambiamento in cinque brevi capitoli che racconta di come
dall’esperienza vissuta si possa imparare e si possa cambiare. “Io sono qui per cambiare strada!” ha concluso la
professoressa.
Più analitico l’intervento di Luigi Tivelli, Presidente dell’Academy di cultura e politica Giovanni Spadolini, che ha
evidenziato come l’Italia, “che per certi versi è il Paese della solidarietà, del volontariato e del terzo settore, è anche,
però, il Paese del crollo della natalità e delle adozioni. Nel momento in cui si avvia un Piano Mattei per i Paesi africani
non può non pensare a una questione e un valore di fondo che riguarda vari di questi aspetti: quella dei bimbi in gravi
condizioni di salute e di denutrizione, nei vari paesi africani. Di qui l’idea e la proposta di un Piano Mattei per
l’adozione e l’affido dei bambini africani”
Dell’importanza dell’Adozione ha parlato anche Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi. – Associazione Amici dei Bambini:
“La verità è che se per noi adulti esistono diverse possibilità per diventare genitori, per un bambino abbandonato
l’adozione rimane l’unica via per tornare a essere figlio. Penso che un documento programmatico-strategico che si
ponga, come il piano Mattei per l’Africa, la finalità di ‘promuovere lo sviluppo economico e sociale, – cioè il benessere dei popoli del continente africano e di prevenire le cause profonde delle migrazioni irregolari’, non possa non
considerare anche il benessere delle fasce più marginali della propria popolazione.
L’On. Paolo Trancassini, di Fratelli d’Italia, ha ringraziato Ai.Bi. per aver organizzato il convengo sull’Adozione e aver così
“acceso una luce su un tema importante che dev’essere messo al centro dell’attenzione della politica”. A questo
proposito l’onorevole ha ricordato la proposta di legge da poco presentata per semplificare e velocizzare le procedure
dell’adozione nazionale, sempre nell’ottica di un lavoro, che si auspica quanto più condiviso possibile, nell’interesse e
per la tutela dei minori.
La giornalista e attivista per i diritti umani Claudia Conte ha invece aperto una importante e doverosa finestra
sull’affido familiare, altra forma di accoglienza fondamentale sebbene su di essa ci sia “poca informazione”. Anche
perché, ancora una volta, riprendendo il concetto già espresso da Tivelli: “Il bambino non è messo al centro”. Eppure,
Ai.Bi. – Associazione Amici dei Bambini
ha sottolineato Conte: “Se vogliamo costruire un mondo migliore – come diceva Gandhi – bisogna ripartire dai bambini
e vedere il mondo con i loro oggi”.
Tornando alle Adozioni Internazionali, invece, l’On. Elena Bonetti, già Ministro per le Pari Opportunità e Politiche per la
Famiglia, ha ribadito come si debba lavorare per garantire procedure trasparenti e tempi ragionevoli”, nella
consapevolezza di come questa forma di accoglienza rappresenti “un impegno profondo per la costruzione di famiglie
e il benessere dei minori”. “Occorre certamente facilitare le procedure – ha aggiunto – ma sempre perseguendo come
primario obiettivo l’interesse prevalente delle bambine e dei bambini adottati e nel rispetto della Convenzione dell’Aja,
integrando i percorsi di adozione e di rapporto con gli Stati con una consolidata azione di cooperazione internazionale”.
Il Senatore Carlo Giovanardi, con un messaggio, ha ricordato il periodo “straordinario” in cui è stato Presidente della
CAI, ribadendo l’importanza delle relazioni internazionali. Toccante anche il ricordo nel quale l’onorevole ha dichiarato
come gli sia rimasto “impresso nel cuore” tutto il lavoro fatto per “risolvere gli impedimenti di tante famiglie italiane e
dei tanti bambini abbandonati a cui abbiamo dato finalmente una famiglia”.
L’adozione non può derogare dal principio di sussidiarietà
I lavori sono poi proseguiti con il discorso dell’ambasciatore Sergio Vento, già rappresentante permanente italiano
presso l’ONU e Ambasciatore d’Italia a Washington, che ha dedicato un pensiero importante all’Adozione a Distanza,