(AGENPARL) – lun 20 novembre 2023 L’inviato Speciale Presidenziale per il Clima degli Stati Uniti John Kerry insieme a Eni visita
il Commonwealth Fusion Systems
Devens, Massachusetts, 20 Novembre 2023 – L’Inviato Speciale Presidenziale per il Clima degli
Stati Uniti, John Kerry, ha visitato oggi la sede di Commonwealth Fusion Systems (CFS) a Devens,
Massachusetts, vicino Boston, insieme all’Amministratore Delegato di CFS, Bob Mumgaard e
all’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi.
CFS, spin-off del Massachusetts Institute of Technology (MIT), sta lavorando per arrivare alla
commercializzazione di centrali elettriche a fusione. Eni, investitore strategico che collabora al
progetto, ha svolto un ruolo chiave nel sostenere la rapida crescita di CFS sin dalla sua fondazione
nel 2018. CFS sta attualmente costruendo SPARC, progettato per essere il primo sistema di
confinamento magnetico al mondo per la produzione di energia netta. SPARC farà strada ad ARC,
concepito per essere la prima centrale elettrica commerciale, in grado di immettere energia elettrica
da fusione nella rete. ARC si prevede essere operativa nei primi anni del 2030.
La visita strategica evidenzia l’importanza della fusione come energia sicura, sostenibile e
virtualmente inesauribile che andrà a contribuire in maniera rivoluzionaria alla transizione
energetica. Il vantaggio della commercializzazione dell’energia da fusione è che questa non genera
emissioni di gas serra. L’energia da fusione è costante e affidabile e ciò la rende una fonte
estremamente interessante per l’industria energetica. Il processo di fusione nucleare è inoltre
virtualmente inesauribile perché utilizza come combustibile una miscela di due isotopi dell’idrogeno:
il deuterio e il trizio. Inoltre, la tecnologia di confinamento magnetico si avvale di potenti campi
magnetici per isolare, alimentare e mantenere la reazione di fusione.
L’inviato Speciale Presidenziale per il Clima degli Stati Uniti, John Kerry, ha commentato: “L’energia
da fusione non è più solo un esperimento scientifico, ma ora si sta configurando anche come una
soluzione emergente per il clima, grazie a decenni di investimenti dai programmi principali del
Dipartimento dell’Energia sulle Scienze dell’Energia da Fusione. Alla COP28 durante un evento, il 5
dicembre, approfondirò la visione degli Stati Uniti riguardo le partnership internazionali per garantire
un futuro inclusivo dell’energia da fusione”.
La visita al CFS da parte di John Kerry e Claudio Descalzi fa seguito a un Accordo di Cooperazione
Tecnologica recentemente siglato tra Eni e CFS con l’obiettivo di accelerare l’industrializzazione
dell’energia da fusione. Eni è stata la prima società energetica a credere e investire nella fusione,
che – una volta portata a livello industriale – potrebbe fornire un contributo significativo alla
decarbonizzazione fornendo grandi quantità di energia a zero emissioni di carbonio. Nello specifico,
questa collaborazione mira ad accelerare lo sviluppo industriale di centrali elettriche a fusione,
nonché una serie di progetti attualmente in fase di sviluppo che potrebbero includere supporto
operativo e tecnologico, sviluppo tecnologico, esecuzione progettuale attraverso la condivisione di
metodologie mutuate dall’industria energetica, nonché rapporti con gli stakeholder.
L’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi ha commentato: “È con grande piacere che sono
qui oggi con John Kerry, che sta svolgendo un lavoro straordinario per accelerare in maniera
concreta la transizione energetica a livello globale. L’impegno di Eni verso la decarbonizzazione è
forte, profondo e irreversibile e si basa su un percorso di trasformazione che abbiamo intrapreso già
da 10 anni. Eni sta riducendo le sue emissioni totali Scope 1, 2 e 3 per raggiungere Net Zero nel
2050. Da un lato, stiamo lavorando alla riduzione del contenuto carbonico nella produzione
energetica da fonti tradizionali, ad esempio con la diminuzione significativa delle nostre emissioni di
metano; dall’altro, stiamo aumentando progressivamente la nostra offerta di prodotti a basse
emissioni di carbonio, crescendo sia nella produzione di rinnovabili che di biocarburanti. Ma
guardiamo anche al nostro futuro, investendo in soluzioni breakthrough per la transizione, come
l’energia da fusione, che rappresenta una fonte di energia sostenibile e virtualmente inesauribile.
Abbiamo una storica collaborazione scientifica con il MIT e siamo investitore strategico in
Commonwealth Fusion Systems: stiamo investendo significativamente nella fusione magnetica con
l’obiettivo di portarla all’industrializzazione, e attribuiamo valore alle collaborazioni internazionali e
pubblico-private per accelerarne la commercializzazione. Siamo partiti da qui, nell’ecosistema di
innovazione statunitense unico nel suo genere, il cui approccio dovrebbe essere visto come un
modello per altri paesi che si avvicinano a questa tecnologia. Ecco perché oggi siamo orgogliosi di
condividere i progressi di CFS con una persona lungimirante come John Kerry”.
CFS ha intrapreso il percorso più rapido verso l’industrializzazione dell’energia da fusione. Oggi,
CFS sta producendo magneti superconduttori ad alta temperatura (HTS) che sono fondamentali per
ottenere l’energia netta da fusione all’interno di SPARC. Giorno dopo giorno, sempre più funzionari
governativi, accademici e leader del settore visitano SPARC, dato il promettente ruolo della fusione
nella trasformazione del mercato energetico globale e nella risoluzione dell’urgente crisi climatica.
L’Amministratore Delegato di CFS Bob Mumgaard ha commentato: “L’inviato Speciale Presidenziale
degli Stati Uniti per il clima John Kerry e Eni, guidata da Claudio Descalzi, hanno compreso da tempo
le prospettive di ciò che la fusione – una volta portata a livello industriale – rappresenterà per il mondo.
Entrambi credono nella missione di CFS di accelerare il percorso verso la commercializzazione per
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