
(AGENPARL) – dom 19 novembre 2023 **Toscana delle Donne, la seconda edizione apre al Verdi sotto il segno
dell’Umanità**
/Scritto da Pamela Pucci, domenica 19 novembre 2023 alle 19:52/
Un minuto di silenzio per Giulia Cecchettin: la platea del Teatro Verdi di
Firenze in piedi ha ricordato la ragazza uccisa dall’ex fidanzato arrestato
oggi. Così si è aperta la seconda edizione de “La Toscana delle donne –
Umanità”, la settimana organizzata dalla Regione Toscana e dedicata a
appuntamenti, spettacoli, riflessioni per costruire insieme una Toscana
paritaria e puntare sui talenti femminili, nell’anno europeo delle
competenze.
E’ stata la compositrice e pianista Giulia Mazzoni ad aprire la serata. E
al pubblico, oltre 1000 i partecipanti, ha offerto un brano inedito
composto per l’occasione all’indomani dell’alluvione che il 2 e 3 novembre
scorsi ha colpito Campi Bisenzio, Prato, Seano, Quarrata, Montemurlo e
tutta l’area circostante.
Sulle note de “L’alluvione”, Mazzoni, pratese per l’appunto, ha
commosso e mosso alla voglia di rinascere aprendo così la settimana
dedicata a appuntamenti, spettacoli, riflessioni per costruire insieme una
Toscana paritaria e puntare sui talenti femminili, nell’anno europeo delle
competenze.
“Le donne – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani –
devono avere sempre più spazio e sempre più ruoli nell’economia, nella
politica, nel solciale, per portare la loro determinazione, la loro
lucidità e capacità di lavoro in sempre più ambiti della società:
questo il messaggio che vuole lanciare la seconda edizione de ‘La Toscana
delle donne’. Partiamo da una nota storica, cioè dall’Elettrice Palatina,
che attraverso il proprio testamento pubblico ha permesso a Firenze e alla
Toscana di poter conservare e mantenere pubblico l’immenso patrimonio di
opere d’arte e beni culturali che in trecento anni di governo i Medici
avevano cumulato. In pratica è proprio alla scelta lungimirante di una
donna, il ‘Patto di famiglia’ voluto da Anna Maria Luisa de Medici, che
la Toscana deve la sua vocazione alla cultura e la sua attrattività nel
mondo”.
“Il 25 novembre – ha proseguito Giani – è la giornata contro la violenza
di genere, la Toscana delle donne è nata proprio per favorire politiche a
supporto della donna, politiche incisive rispetto a questo dramma ed ai
femminicidi. Abbiamo aperto questa edizione con un minuto di silenzio
commosso, ricordando Giulia Cecchettin, ma tutte le trenta iniziative che
in nove giorni caratterizzeranno la Toscana delle Donne vanno contro la
cultura della violenza e contro ogni forma di coercizione”.
“La nuova edizione della Toscana delle Donne parte dal teatro Verdi di
Firenze, dove si era conclusa la precedente – ha detto quindi Cristina
Manetti, capo di Gabinetto del presidente Giani e ideatrice del festival -.
Ripartiamo dalla donna come veicolo di un nuovo umanesimo. Nell’anno
trascorso abbiamo lavorato molto per la parità di genere, per il lavoro
delle donne, per i diritti delle donne, sui quali in questo momento più
che mai è importante tenere alta l’attenzione. Oggi il pensiero va a
Giulia: contro i femminicidi c’è bisogno di un cambiamento culturale,
dobbiamo penetrare nelle scuole, nelle famiglie, nella società perché il
femminicidio è l’effetto e per combatterlo dobbiamo cancellare la
causa”.
“Ricordare l’Elettrice Palatina – ha concluso Manetti – è anche
sottolineare il ruolo troppo spesso taciuto delle donne nella storia
politica del mondo: Firenze e la Toscana devono tanto a questa donna
straordinaria, che con il primo atto pubblico della storia ha di fatto
inventato la tutela dei beni culturali”.
Manetti ha ricordato poi l’attivista iraniana premio Nobel per la Pace,
Narges Mohammadi, detenuta a Evin, nella Repubblica islamica dell’Iran dal
2016 e membro della associazione Legam che lottava per l’abolizione
graduale della pena di morte.
La Toscana dei meriti e la Toscana dei diritti, come racconta la antica
tradizione di questa regione. E per questo sul palco sono salite le donne
di “Donna Vita Libertà”, la via iraniana alla conquista dei diritti,
l’associazione che si batte contro il regime teocratico iraniano e lotta
per la dignità e la libertà, perché le battaglie per la civiltà sono
sempre universali. Un messaggio che è stato amplificato dalla performance
dei BowLand, iraniani di origine ma fiorentini di adozione, gruppo musicale
che, dopo il successo a XFactor nel 2018, è oggi una band di livello
internazionale.
Buio in sala, un fascio di luce ha volteggiato fino a fermarsi, uno a uno,
sui venti ritratti di altrettante donne immortalate dal famoso fotografo
Massimo Sestini in un momento della propria quotidianità a lavoro:
dall’aeronauta, alla bagnina, alla sbandieratrice, passando per la chef, la
ceramista, fino alla suora ricamatrice del monastero di Santa Maria di
Rosano e altre. Venti ritratti che raccontano la Toscana e che, dopo questa
sera, da domani, lunedì 20, saranno esposti in mostra in Palazzo Strozzi
Sacrati, sede della presidenza della Regione in piazza Duomo.