
(AGENPARL) – gio 09 novembre 2023 Buonasera,
in allegato la cartella stampa completa della straordinaria acquisizione
del *Ministero della Cultura* per il *Museo Nazionale del Bargello*. La
preziosa terracotta, *unica opera autografa di Donatello ancora di
proprietà privata*, si trovava *in un tabernacolo sulla facciata di Via
Pietrapiana*, a *Firenze* prima di essere acquistata dal Ministero della
Cultura per la collezione del Museo Nazionale del Bargello.
Da questo link è possibile scaricare una foto con didascalia in alta
risoluzione e in allegato ci sono immagini in bassa:
Un saluto
Ludovica Zarrilli
Comunicato stampa
*Un “nuovo” Donatello per il Museo Nazionale del Bargello*
*Il Ministero della Cultura acquista la straordinaria Madonna di via
Pietrapiana per la collezione fiorentina*
*La rara terracotta sarà allestita nel Salone di Donatello, ambiente che
custodisce il più importante nucleo di opere autografe dell’artista*
Firenze, 9 novembre 2023 – Un “nuovo” Donatello per il Museo Nazionale del
Bargello. La *Madonna di via Pietrapiana*, terracotta del maestro risalente
al 1450-1455 circa (cm 86 x 64 x 12,5) e unica opera *autografa di
Donatello **fino a tempi recenti **ancora di proprietà privata**,* è stata
acquistata dal Ministero della Cultura, assegnata alle collezioni del Museo
Nazionale del Bargello (inv. 558 Sculture), e definitivamente allestita nel
prestigioso *Salone di Donatello*, l’ambiente monumentale che ospita i
capisaldi dello scultore.
La terracotta è stata acquistata dal Ministero esercitando il diritto di
originariamente collocato in un tabernacolo *sulla facciata dell’edificio
al numero 38 di Via Pietrapiana*, all’angolo con Via de’ Pepi, a Firenze.
Il rilievo era già stato dichiarato di interesse storico-artistico
particolarmente importante con un decreto emanato del 2011: nel 2021,
quando l’opera è stata presentata per avere autorizzazione alla vendita su
territorio nazionale, i Musei del Bargello di Firenze, nella persona
del direttore,
Paola D’Agostino, hanno segnalato al Segretariato Regionale per la
Toscana e alla
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Firenze nonché alla
Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, l’interesse
all’acquisto in via di prelazione dell’opera da parte dello Stato,
indicando come destinazione il Salone di Donatello, cuore del Museo
Nazionale del Bargello. Dopo una lunga e complessa procedura amministrativa
è stato finalizzato l’acquisto.
*“La *Madonna col Bambino di via Pietrapiana – ha dichiarato *Paola
D’Agostino*, Direttore dei Musei del Bargello – *rappresenta
un’acquisizione di eccezionale importanza per il patrimonio dello Stato
Italiano, che è stata resa possibile dalla collaborazione tra i diversi
uffici del Ministero della Cultura. Desidero esprimere la mia più profonda
riconoscenza a Beatrice Bentivoglio Ravasio che nel 2021 si è occupata
dell’acquisto con la collaborazione Elvira Altiero, oggi in servizio alla
Galleria dell’Accademia di Firenze, ma all’epoca alla Direzione Genarle
Belle Arti e Paesaggio. Grazie alla collaborazione con gli uffici
ministeriali, con Giorgia Muratori, con Andrea Pessina prima e con
Antonella Ranaldi poi siamo riusciti a concludere questa importante
operazione. Il Salone di Donatello è luogo unico al mondo per comprendere
la lunga e straordinaria attività di Donatello, il più grande artista del
Rinascimento, come speriamo di aver ribadito con la grande mostra del 2022
in collaborazione con la Fondazione di Palazzo Strozzi, i Berliner
Staatliche Museen e il Victoria and Albert di Londra. Lo scorso anno il
Salone di Donatello è diventato ancora una volta, dopo la mostra del 1887,
sezione unica e privilegiata nel percorso espositivo temporaneo a Firenze.
Da oggi la *Madonna col Bambino di via Pietrapiana* sarà esposta in questo
luogo speciale, accanto agli altri capolavori del maestro e in dialogo con
le opere di Luca della Robbia, Nanni di Banco e altri artisti del
Quattrocento, in attesa di un riallestimento del Salone previsto per i mesi
del 2024 e curato da Ilaria Ciseri”.*
La *Soprintendente Antonella Ranaldi* ha spiegato che “*tecnicamente
l’acquisto è stato possibile attraverso lo strumento della prelazione – una
facoltà che lo Stato si riserva per acquistare sul mercato beni culturali
di pregio, con modalità fissate già dalle prime leggi di tutela dell’inizio
del Novecento. Ma non è molto frequente che la prelazione venga esercitata.
L’opportunità dell’acquisto del bassorilievo in terracotta di Donatello era
stata segnalata dalla collega Paola D’Agostino. Certamente il Museo **Nazionale
**del Bargello con il suo *David* in bronzo di Donatello è la sede più
adatta. Tra i compiti di un Museo, c’è la conservazione delle opere
custodite, l’esposizione al pubblico, l’accessibilità allargata, ma anche,
da non dimenticare, l’incremento delle proprie collezioni. Come è stato
fatto in questo caso attraverso un acquisto mirato e impegnativo a
beneficio di un museo importante, quale il Bargello. E Bargello vuol dire
Donatello, vuol dire Firenze insieme a tanto altro. L’acquisizione
dell’opera va soprattutto alla collettività. Gli Uffici del Ministero,
dalla Soprintendenza, al Segretariato alla Direzione Generale a Roma hanno
fatto la loro parte e il risultato è sotto i nostri occhi”* .
“*Immagine di intenso fascino, la Madonna di via Pietrapiana mostra tutta
la potenza espressiva della scultura di Donatello e la sua costante
genialità nell’invenzione dei dettagli*”, ha commentato *Ilaria Ciseri*,
curatrice delle collezioni del Museo Nazionale del Bargello.
L’acquisto da parte del Ministero della Cultura per lo Stato italiano, uno
dei più rilevanti degli ultimi decenni, ha visto l’impegno di tutti gli
organi coinvolti *sia su base territoriale* – dalla Soprintendenza ABAP di
Firenze, prima con Andrea Pessina e poi con Antonella Ranaldi, al
Segretariato regionale della Toscana, con Giorgia Muratori – *che a livello
centrale* – dal Comitato tecnico scientifico per le belle arti del
Ministero della Cultura, alla Direzione Generale Musei e alla Direzione
Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, che si è particolarmente
attivata perché si esercitasse il diritto di prelazione e andasse a buon
fine la complessa operazione di acquisto.
Opera centrale dell’antica Firenze pubblica, *collocata per secoli a poche
centinaia di metri dal Museo Nazionale del Bargello*, ebbe *grande fortuna
ai suoi tempi*, tanto che dall’originale furono derivate numerose copie,
oggi conservate a Londra, a Berlino, e in altre città rispetto alle quali,
però, la terracotta fiorentina si distingue per la qualità del modellato,
come è stato evidenziato nella mostra “Donatello, il Rinascimento” (al
Museo Nazionale del Bargello e a Palazzo Strozzi dal 19 marzo al 31 luglio
2022) a cura di Francesco Caglioti, dove l’opera è stata recentemente
esposta.
La *Madonna di via Pietrapiana* è stata *riconosciut**a** come autograf**a**
nel 1986 da Charles Avery* e ritenuta tale anche dalla critica
successiva. Nello
stesso 1986 fu esposta alla mostra *Donatello e i suoi. Scultura fiorentina
del primo Rinascimento *(a cura di Alan Phipps Darr e Giorgio Bonsanti) al
Forte Belvedere. L’opera è stata esposta una prima volta al *Museo
Nazionale del Bargello nel 20**09*, in occasione della mostra *I Grandi
bronzi del Battistero. Giovan Francesco Rustici e Leonard*o, a cura di
Tommaso Mozzati, Beatrice Paolozzi Strozzi e Philippe Sénéchal, con una
scheda di Ilaria Ciseri, attuale curatore delle collezioni del Bargello.
Il Museo del Bargello rappresenta dunque la destinazione ideale della *Madonna
di via Pietrapiana*, rara e delicata opera, perché soltanto in tale museo è
possibile seguire l’evoluzione di questa tipologia di rilievo peculiarmente