
(AGENPARL) – sab 28 ottobre 2023 **Giani sul quarantesimo della scomparsa di Siviero: “Si mise al servizio
dell’Italia liberata”**
/Scritto da Marco Ceccarini, sabato 28 ottobre 2023/
“A quarant’anni dalla scomparsa, dopo il ricordo svolto a Guardistallo,
non potevamo non ricordare anche a Firenze lo storico dell’arte Siviero,
qui nel museo che porta il suo nome, in occasione di una delle visite
guidate che in questa che fu la sua dimora si tengono. Siviero fu un uomo
che mise al servizio dell’Italia liberata le conoscenze artistiche,
burocratiche ed amministrative, ma anche di agente segreto, che aveva
acquisito durante il fascismo. Egli è noto soprattutto per l’importante
attività di recupero delle opere d’arte trafugate in Italia nel corso
della seconda guerra mondiale. E’ scomparso a Firenze nell’ottobre 1983.
Donò la sua ricca collezione alla Regione Toscana. Poteva lasciarla al
borgo in cui era nato o alla città in cui aveva vissuto, invece, intuendo
la grande potenzialità dell’istituzione regionale, decise di donare tutto
alla Regione, in modo che divenisse patrimonio della comunità toscana”.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha ricordato Rodolfo
Siviero quest’oggi, sabato 28 ottobre, a Casa Siviero, il museo regionale
sulle opere d’arte lasciate dallo 007 dell’arte, in occasione di una delle
visite guidate che si svolgono in tale museo. L’occasione è stata data dal
quarantesimo della scomparsa. Nato a Guardistallo in provincia di Pisa il
24 dicembre 1911, Siviero morì a Firenze il 26 ottobre 1983.
Dopo gli studi in ambito artistico-letterario all’università di Firenze
finalizzati all’obiettivo di diventare un critico d’arte, Siviero negli
anni Trenta divenne un agente segreto per il servizio militare italiano.
Aderì al fascismo e fu inviato a Berlino, sotto la copertura di una borsa
di studio in storia dell’arte, per raccogliere informazioni sulla Germania
nazista. Dopo l’8 settembre 1943, tuttavia, si schierò con il fronte
antifascista aderendo alla Resistenza. Nell’immediato secondo dopoguerra
mise al servizio dell’Italia repubblicana le sue conoscenze al fine di
recuperare le opere d’arte trafugate. In virtù dei meriti acquisiti
durante la Resistenza e alle sue conoscenze tecniche, nel 1946 il
presidente del consiglio dei ministri, Alcide De Gasperi, lo nominò
ministro plenipotenziario affidandogli l’incarico di dirigere una missione
diplomatica presso il governo militare alleato in Germania allo scopo di
portare a compimento la restituzione delle opere trafugate all’Italia, cosa
che fece con eccellenti risultati.