
(AGENPARL) – lun 02 ottobre 2023 *Roma 2 Ottobre 2023*
*Alloggi ex custodi. Pantuso (Uil Scuola Rua): “Situazione complessa che
va affrontata con determinazione”*
“E’ una situazione ormai nota da decenni (solo a Roma sono oltre 500 le
abitazioni occupate abusivamente da ex custodi) alla quale,
sostanzialmente, nessuno ha fornito risposte adeguate. E’ sicuramente una
situazione complessa nella quale più dimensioni potrebbero essere
valutate”. Lo dice Saverio Pantuso, Segretario generale della Uil Scuola
Rua del Lazio.
“Il Dirigente Scolastico altro non può fare che adottare i provvedimenti
previsti dall’ordinamento nei confronti di chi sottrae illegalmente spazi e
locali alle scuole e conseguentemente servizi e prestazione in favore degli
studenti – dice Pantuso – Si tratta di provvedimenti che altri, una volta
chiamati in causa, dovrebbero trattare per quanto di propria competenza: di
fronte all’inerzia dell’Ente locale proprietario e alle lungaggini tipiche
della nostra legislazione, l’occupazione illegittima di un edificio
pubblico si sta via via tramutando in un improbabilissimo diritto”.
“Ma ciò che risulta meno comprensibile è la richiesta di alcune
associazioni professionali ai sindacati della scuola di esercitare la
tradizionale funzione di intermediazione per tentare di risolvere la
questione coinvolgendo anche l’Ufficio Scolastico Regionale – Mi chiedo
cosa si possa fare concretamente se non suggerire il ricorso a vie legali,
invece che sostenere che le scuole siano lasciate sole a risolvere
impropriamente l’emergenza abitativa di alcune categorie sociali disagiate”.
“Fossimo in Germania la situazione sarebbe diversa – prosegue Pantuso – la
legge è molto più celere. Non a caso si verificano una media di 200 sfratti
al giorno e a salvarsi sono solo gli anziani e i malati cronici. Nel caso
di specie, oltre all’abusivismo e all’illegalità, ci sono temi come quelli
del diritto all’istruzione, di spazi e locali da restituire agli studenti,
per molti di essi uniche opportunità di crescita culturale e promozione
sociale”.
“Quale allora il senso dell’ormai demagogico refrain di un dibattito che
coinvolge il diritto all’istruzione, il rispetto della legge che, se urlato
ogni tanto, rischia di fare soltanto audience? – conclude il segretario Uil
– Giova veramente ai nostri studenti? Credo si debba ragionare con maggiore
fermezza e obiettività: da una parte sveltire al massimo le procedure di
sfratto per chi, illegittimamente, occupa beni pubblici ai quali non ha
diritto, dall’altro sollecitare gli Enti locali a considerare la quantità
di edifici pubblici chiusi da anni che potrebbero concretamente, e in
brevissimo tempo, essere utilizzati in favore del servizio di istruzione e
formazione”.