
(AGENPARL) – ven 29 settembre 2023 Sud: Report Fisac, banche e
assicurazioni in calo, meno presidi e dipendenti
Ogni 6 dipendenti al Centro Nord 1 al Sud, per assicurativi
rapporto 74% contro 26%
Napoli, 29 settembre – Una profonda frattura tra Nord e Sud
segna il sistema finanziario del Paese. Scarso il presidio
fisico, e con esso il numero di lavoratori coinvolti, di Banche
e Assicurazioni nel Mezzogiorno ed è impietoso il paragone con
il Nord. A fronte, ad esempio, di 369 banche nel Centro-Nord, se
ne contano 79 nel Sud. Di conseguenza i bancari sono
rispettivamente 225 mila contro 38 mila, per un rapporto pari a
6 dipendenti al Centro Nord contro 1 al Sud. Così come nelle
assicurazioni, su un totale di circa 46 mila dipendenti sul
territorio nazionale, il 74% è collocato nel Nord mentre il
restante 26% nel Centro Sud. Sono in estrema sintesi alcuni dei
numeri contenuti in una ricerca condotta dall’Ufficio Studi
& Ricerche della Fisac Cgil in occasione dell’iniziativa
promossa dalla categoria, insieme alla confederazione nazionale,
a Napoli dietro le parole ‘Sud In Credito’.
Banche – La distribuzione per gruppo istituzionale e per
classe dimensionale vede prevalere nel Mezzogiorno banche
minori, come quelle di credito cooperativo, nessuna presenza di
banche maggiori e grandi, mentre le spa sono una quota ridotta.
Per quanto riguarda il numero di sportelli bancari, si osserva
nella ricerca Fisac Cgil, la distribuzione territoriale segna un
78% nel Centro Nord (16.350) e un 22% nel Mezzogiorno (4.636).
Su questa linea il numero di dipendenti bancari al Centro Nord è
di 225.451 contro i 38.685 nel Sud del Paese. Dal 2011 al 2022
in termini percentuali il Mezzogiorno ha sperimentato una
contrazione del personale quasi doppia rispetto al Centro Nord.
Nel Mezzogiorno, inoltre, si evidenzia nel rapporto della Fisac
Cgil, quasi il 50% dei comuni è sprovvisto di sportelli bancari,
con un’incidenza molto più alta in regioni come il Molise
(82,4%), la Calabria (70,5%), l’Abruzzo (58,7%) e la Campania
(52,5%), e la relativa popolazione è pari all’11% di quella
complessiva. La distribuzione geografia rileva che i comuni
privi di sportelli sono localizzati principalmente nelle zone
interne.
Raccolta e impieghi – Il rapporto Fisac Cgil dedica poi
una sezione sul fronte della raccolta, dalla quale emerge come
nel Mezzogiorno i prestiti bancari siano sempre inferiori
rispetto al Centro Nord in rapporto al valore aggiunto ai prezzi
di mercato prodotto nella macro aerea, 0,73 per 1,21. Per avere
un rapporto almeno pari a 1 servirebbero circa 95 miliardi di
maggiori crediti. Così come il rapporto prestiti/depositi
bancari è sempre minore nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord
(0,66 e 0,94). Per colmare il divario nel Mezzogiorno
servirebbero circa 110,5 miliardi di nuovi prestiti. Continua,
infine, ad essere più oneroso il ricorso al credito nel
Mezzogiorno: il Taeg sui mutui alle famiglie per acquisto
abitazioni al Sud si attesta al 4,26 mentre al Nord al 4,12.
Assicurazioni – Per quanto riguarda il settore
assicurativo, composto da 45.588 dipendenti, il 74% si colloca
nel Nord e mentre il 26% nel Centro Sud. La ricerca della Fisac
Cgil segnala, inoltre, come non sia presente alcun dirigente
direzionale nel Sud. Altro dato: nel rapporto tra dipendenti
assicurativi per 100 mila abitanti, le regioni del Sud occupano
gli ultimi posti. Si va dai 281 dipendenti in Friuli Venezia
Giulia, 142 in Lombardia e 133 in Piemonte, nelle prime tre
posizioni, ai 19 in Sardegna, 18 in Sicilia e 13 in Basilicata,
ultime tre regioni a esclusione della Valle d’Aosta.
Retribuzioni – Notevole anche il gap salariale dei
dipendenti del settore finanziario, complice l’assenza nel
Mezzogiorno di direzioni così come di poli specialistici che
impieghino personale con più elevata qualifica professionale.
Analizzando il codice Ateco K di attività bancarie e
assicurative, la differenza retributiva Centro Nord e
Mezzogiorno tra impiegati è del -8%, per i quadri -9,5% e,
infine, per i dirigenti -28,3%.
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