
(AGENPARL) – gio 28 settembre 2023 INFORMAZIONE ISTITUZIONALE
E OPEN GOVERNMENT
Ufficio Stampa
28/9/2023
S’INAUGURA SABATO 30 SETTEMBRE AL MAGAZZINO 26 DEL PORTO
VECCHIO-PORTO VIVO DI TRIESTE LA MOSTRA ANTOLOGICA “LUÌS.
SINCE 1953 – 70° D’ARTE” DEDICATA AI SETTANT’ANNI DI ATTIVITÀ
DELLA PITTRICE LUISIA COMELLI
S’inaugura sabato 30 settembre 2023 alle 19 nella Sala Leonor Fini del
Magazzino 26 del Porto Vecchio – Porto Vivo di Trieste la mostra antologica “LUÌS.
Since 1953 – 70° d’arte” dedicata ai settant’anni di attività della pittrice Luisia
Comelli (in arte Luìs) e curata da Marianna Accerboni e Lucia Lalovich Toscano. In
mostra un centinaio di opere realizzate dall’artista (classe 1935) dal 1953 a oggi,
soprattutto dipinti a olio dedicati a una personale interpretazione delle vedute di mare
e del paesaggio naturale, al ritratto e alle nature morte con rimandi storicoarcheologici, accanto a intense xilografie dal segno molto efficace.
La rassegna, che sarà corredata da un catalogo, è promossa dal Circolo Duinate
in coorganizzazione con il Comune di Trieste, con il patrocinio del Comune di Duino
Aurisina e con il sostegno di BCC VENEZIA GIULIA e rientra nell’ambito delle
manifestazioni organizzate per la 55° edizione della Barcolana. L’artista che, a
ottantotto anni, è tutt’ora in attività, sarà presente nella sede espositiva negli orari di
apertura durante tutta la durata della mostra, anche per la realizzazione di
performance pittoriche (fino al 5 novembre/ orario: giovedì e venerdì 16–19, sabato,
domenica e festivi 10-13 e 16-19, domenica 8 ottobre 10-19, ingresso libero/ info e
Un’esistenza trascorsa tra gli amati colori, i pennelli, una natura di mare, di cielo e di
roccia e il sorriso dei suoi tre bimbi. Così Luisia Comelli – scrive Marianna Accerboni – ha
trascorso la sua vita, dedicata alla pittura e alla famiglia. Sono passati settant’anni dal primo olio
creato nel ’53 a oggi, epoca in cui l’artista – che lo scorso 1 agosto ha compiuto 88 anni – dipinge
ancora.
La passione per la pittura si fa sentire in me fin da giovanissima. – ricorda Luìs – La mia
libertà nel dipingere è stata sempre e rimane tuttora, accostata alla tradizione, vicina alla realtà e
alle cose semplici, che soprattutto apprezzo, semplicità che è legata a un’impronta personale,
guidata con freschezza dall’entusiasmo dello spirito creativo del mio sentire. Tuttavia, durante i
miei brevi incontri con il noto pittore Nino Perizi, mi si è presentata l’opportunità di avvicinarmi
all’astrattismo, senza però riuscire mai ad approdare a questo diverso linguaggio pittorico.
Dunque, – conclude l’artista – per l’intero percorso, sono rimasta sempre ancorata e coerente alla
mia vocazione artistica, escludendo di seguire certi drastici mutamenti molto spesso
esageratamente spinti e quindi difficili, per me, da comprendere.
A ispirarla sono stati sempre l’azzurro del cielo e del mare della splendida costa duinate, il vento
intriso dagli spruzzi salati e il verde selvaggio della costa. E, nel raccontarli, lei si è dimostrata
sempre interprete di grande sensibilità, capace di tradurre sulla tela, attraverso un intenso e
personale lirismo e un cromatismo vitale, ma equilibrato e sintonico con il dato naturale, la luce e
l’anima della sua terra; una caratteristica, la luce, che è propria dei veri artisti e che Comelli sa
esprimere attraverso un contrappunto intenso e passionale, che contraddistingue anche le sue
scelte cromatiche, particolarmente ispirate dalla variegata e vivace gamma di colori che connota la
natura in cui è lei è immersa nel suo quotidiano,
I dipinti in mostra sono realizzati d’istinto con gesto espressionista, ma dietro a essi s’intuisce una
meditata assimilazione dei valori umani della vita, che si esprime nei ritratti e negli autoritratti
densi di carattere e di partecipazione, d’intuizione e di affondo psicologico. Un istinto che
l’accompagna anche davanti al mistero del mare e dell’esistenza, recepita e affrontata con pacata
padronanza delle situazioni e nel contempo con passione. Il suo è un linguaggio intriso di un
naturale, solare dinamismo, il cui filo conduttore è sostanziato da una luce e da un acceso
cromatismo incorniciati e sottolineati da un segno morbido ma deciso.
E poi il paesaggio: nella sua pittura incontriamo mare, luna e cielo, avvolti dal vento ma anche dai
fiori, gabbiani attenti come sentinelle del sentimento e il sogno di una luce stupenda, che prende
spunto dalla realtà per sublimarsi e travalicarla. Attraverso l’energia del gesto e un uso del colore
condotto istintivamente al limite del Fauvismo (movimento francese del primo Novecento, il cui
cromatismo era molto intenso e perciò definito appunto “fauve”, cioè selvaggio), Luisia trae dalla
cultura del gesto espressionista gli aspetti dell’immediatezza, della libertà del fare pittorico,
dell’intensità e dell’introspezione, tralasciando tuttavia il movente drammatico che caratterizzò le
origini del movimento nel Nord Europa e innestando in tale tendenza pittorica un’armonia propria
della cultura mediterranea, un romantico sentire e una sottaciuta sensibilità poetica.
E nei suoi dipinti balza inoltre all’occhio la coerenza di un’artista che ha saputo mantenere intatte
negli anni tutte le caratteristiche di immediatezza e di freschezza e l’accesa sensibilità degli esordi.
Perciò – conclude Accerboni – la sua narrazione si traduce in un profondo, variegato racconto
pittorico lungo una vita, testimoniato in modo molto esauriente dal centinaio di lavori presenti in
questa antologica, la più importante e completa che mai le sia stata dedicata.
LUISIA COMELLI (in arte Luìs) nasce a Trieste il 1 agosto 1935 da una famiglia spagnola di
nobile origine, madre friulana e padre triestino, e da più di trent’anni vive e opera a Duino
(Trieste). Si appassiona fin da giovanissima alla pittura a olio, che diventerà la sua tecnica
prediletta, ma, nonostante la spiccata predilezione e attitudine per il disegno e le materie
artistiche, la rigida educazione dei genitori le impedisce di frequentare il Liceo artistico di Venezia.
Supplisce in seguito a tale esigenza, seguendo negli anni Cinquanta le lezioni private di Carlo