
(AGENPARL) – mar 26 settembre 2023 In questa fase di avvicinamento alla Manovra Finanziaria che il Governo
dovrà realizzare in questi mesi, CNA Lombardia ritiene urgente sviluppare
una lobby condivisa con tutti gli stakehokders regionali lombardi su alcuni
temi dell’agenda politica.
?In prima battuta appare decisivo introdurre efficaci provvedimenti per
sanare lo spinoso ed irrisolto tema dei crediti incagliati da Superbonus –
esordisce il Presidente di CNA Lombardia Giovanni Bozzini-. Lo stratificarsi
dell’agenda politica non autorizza a dimenticarsi dei problemi ancora
inevasi.?
Resta invece una grande opportunità, commenta Bozzini, ?il via libera di
Bruxelles all’inserimento nel PNRR degli investimenti sull’autoproduzione di
energia da fonti rinnovabili: per noi si tratta naturalmente di installare
fotovoltaico sui capannoni. 800 mila unità immobiliari, almeno 200 mila
imprese da coinvolgere, 400 milioni di metri quadrati su cui lavorare. In
tal senso, l’annuncio del Governo, per bocca del Ministro Urso, di un
possibile investimento pari ad un 1,5 miliardi di euro, è una risposta
positiva al lavoro della nostra Confederazione nazionale.?
?Siamo pronti a portare il nostro punto di vista alle forze politiche che a
livello regionale ci stanno invece sollecitando in materia di salario
minimo, all’interno evidentemente di un confronto nazionale in cui la nostra
Confederazione sta facendo la sua parte – aggiunge Stefano Binda, Segretario
di CNA Lombardia -. Un tema di cui riconosciamo la rilevanza ai fini della
coesione sociale e dello stimolo della domanda interna. Confidiamo che
l’autorevole ed appropriata sede del CNEL possa lavorare su un testo
condiviso. Al centro devono essere messi i contratti collettivi di lavoro
siglati dalle forze sociali ed economiche realmente più rappresentative.
Questa è la vera chiave per assicurare equità salariale, progresso nelle
prestazioni sul welfare, sviluppo del presidio bilaterale sociale e
sanitario: tratti vincenti e peculiari degli accordi sottoscritti dalle PMI
artigiane.?
Sulle prospettive di crescita delle PMI lombarde continuano a pesare,
secondo CNA Lombardia, sia la marcia della BCE sui tassi di interesse sia la
recessione tedesca. ?La discesa dell’inflazione è stata tangibile all’inizio
dell’operazione di Crostone Lagarde – continua CNA -. Ora è più lenta e
rispetto ai vantaggi rischiamo di percepire più gli effetti recessivi del
rialzo dei tassi.?
?Se guardiamo alla nostra base associativa – prosegue Bozzini – è giusto
favorirne sempre di più l’innovazione tesa alla sostenibilità e all’economia
circolare, anche con voucher mirati alla redazione di un consapevole
bilancio di sostenibilità.E’ per noi di particolare rilevanza che
l’assessorato Sviluppo Economico di Regione Lombardia dia continuità e
vigore all’intelligente politica avviata sulle filiere produttive, premiando
investimenti aggregati entro soglie accessibili alla piccola impresa
diffusa. E proprio sulle filiere produttive lombarde al momento si stanno
mobilitando nella nostra base circa 40 imprese per un complessivo
investimento in sinergie ed innovazione di circa 1.5 milioni di euro?.
?Sempre a Regione Lombardia Cna Lombardia chiede infine due forti azioni di
lobby a favore del territorio – sostiene Bozzini -. La prima riguarda la
neutralità tecnologica in seno al settore automotive che conta 13 mila
imprese lombarde e 55 mila lavoratori coinvolti. Da sempre diciamo che la
sostenibilità è un fine che si raggiunge non bandendo i motori termici ma
miscelando più tecnologie (con un posto centrale ma non esclusivo per
l’elettrico, ndr) senza dogmatismi. La seconda azione riguarda l’autonomia.
Da 22 anni la riforma del Titolo V giace inattuata. Tutte le forze politiche
hanno il dovere di ricordare che autonomia significa libertà e
responsabilità e che l’efficienza e l’efficacia sono fattori di unità
nazionale e non di frazionamento del Paese.?
?Stiamo inoltre affrontando, accanto alla contrattazione collettiva
nazionale, la ripresa della contrattazione regionale – afferma il
Presidente Giovanni Bozzini -. La nostra volontà è di darle corpo e
sostanza, pur considerando gli inevitabili impatti della recessione tedesca,
dell’inflazione e del rialzo dei tassi sulle prospettive di investimento
delle imprese?.