
(AGENPARL) – ven 22 settembre 2023 (ACON) Trieste, 22 set – “La vicenda dell’acciaieria di San
Giorgio di Nogaro discussa nelle commissioni congiunte dopo
l’esposizione dello studio affidato a universit? e tecnici mette
in risalto come la Regione abbia gestito in modo disordinato e
rocambolesco questo tema”.
Cos?, in una nota, Marco Putto consigliere di Patto per
l’Autonomia-Civica Fvg che prosegue: “Si ? passati dal ritenere
l’opera un volano indispensabile per l’economia e l’occupazione
fino ad arrivare al un “no” su tutta la linea, a fronte degli
investimenti infrastrutturali da impegnare: costi noti da molto
tempo, ma evidentemente il punto non ? questo”.
“La retromarcia dell’esecutivo – continua il consigliere –
stupisce per tempi e modi: addurre che i costi sono il freno,
davanti a bilanci pi? che floridi, sembra una toppa per
giustificare la contrariet? dei territori coinvolti che si sono
opposti fermamente. Non penso siano i 250 milioni di euro
necessari per gli impianti ferroviari l’ostacolo, quanto che il
tema ? diventato politicamente “scottante”.
“Di questa storia – sottolinea il rappresentante dei civici –
resta l’iter confuso di un progetto annunciato senza trasparenza
e coinvolgimento, in primis del Consiglio regionale che ha
discusso di questo solo su richiesta delle Opposizioni. Gli
annunci a mezzo stampa della Giunta, che dal 2021 davano per
scontata l’opera, hanno di fatto alimentato la preoccupazione dei
cittadini e dei comuni interessati, che si sono organizzati in
comitati e attivati presso le istituzioni. Ora si ? ritrattato su
tutta la linea, dichiarando che i territori e i portatori di
interesse vanno ascoltati: giusto, ma la prossima volta meglio
farlo prima”.
“Ferma restando la contrariet? a forme di sviluppo industriale –
conclude Putto – che non tengano conto della sfida ambientale in
atto, seppure ancora non conclusi gli studi tecnici l’esecutivo
si ? affrettato a comunicare lo stop al progetto dell’Aussa
Corno. Rimane una certa incredulit? sulla gestione della vicenda
che non trasmette fiducia a eventuali investitori nel nostro
territorio. Nel discorso di insediamento del Fedriga Bis, il
Friuli-Venezia Giulia ? stato definito ottimisticamente
locomotiva d’Italia, ma l’ultimo trimestre registra un 40% in pi?
di aziende in fallimento e liquidazione: credo servano pi? binari
per farla correre”.
ACON/COM/li
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