[lid] Propaganda. Un termine che domina il mondo della comunicazione, che vaga
sulle bocche di tutti, che viene spesso demonizzato ma del quale, però, solo in
pochi conoscono il reale significato. Nel sistema mediatico odierno il contenuto
del messaggio che si intende trasmettere acquista tanta più importanza quanto
lo si riesce a presentare bene, nella migliore maniera possibile, con un packaging
verbale e comunicativo empatico e di valore.
Ma come fare a essere convincenti, persuasivi e credibili senza superare il labile
e pericolosissimo confine che si pone tra persuasione e manipolazione? Esiste,
insomma, un “modo corretto” di fare propaganda?
Carmine D’Urso, è laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. Consegue poi Master in Comunicazione dell’Accademia Nazionale di Medicina e specializzazioni tra cui, la più recente, in Social Media Marketing. Ottiene, nel 1994 il tesserino da giornalista entrando a far parte dell’Ordine. Svolge l’attività di Capo Ufficio Stampa per importanti Enti
e Organi governativi come la Camera dei Deputati, la Presidenza della Provincia di Roma e il Comune di Roma. Collabora con importanti testate giornalistiche cartacee e televisive, come Il giornale d’Italia, Il Tempo, Il Corriere dello Sport, Sky. È Conduttore e Direttore Responsabile di Media Event, informazione365.net ed esserewebradio.it, è inoltre docente presso numerosi istituti superiori e professore di Scrittura giornalistica per il corso di laurea Triennale in Mediazione linguistica in Editoria e marketing presso l’Istituto Armando Curcio.
Per l’Istituto Armando Curcio, marchio University Press, ha pubblicato nel 2022 il saggio Sociologia del giornalismo e nel 2023 il saggio L’isola che (non) c’è – Next generation.