
(AGENPARL) – mer 06 settembre 2023 Roma, 6 settembre 2023 – *L’Innovazione nell’era dell’IA Generativa*, il
seminario organizzato ieri dall’*Osservatorio TuttiMedia*, con *Roberto
Viola* (Direttore DG Connect Commissione Europea), *Lucilla Sioli *(Direttrice
di Artificial Intelligence and Digital Industry presso la DG Connect), *Derrick
de Kerckhove *(Direttore scientifico Osservatorio TuttiMedia e Media
Duemila), *Guido Scorza* (Componente Garante Privacy), *Franco Siddi*
(Presidente
Osservatorio TuttiMedia), *Matteo Ciastellardi* (Polimi) e *Maria Pia
Rossignaud* (Direttrice Media Duemila e Vice presidente Osservatorio
TuttiMedia), ha raccolto consensi, proposto percorsi, immaginato soluzioni
per questo momento storico.
*Franco Siddi* ha portato l’attenzione sull’importanza dell’etica
dell’informazione nell’era delle macchine che propone nuove sfide ai
giornalisti. “Siamo alla fusione di diritti quali la privacy e il copyright
– ha affermato *Derrick de Kerckhove* – perché la mente umana è uno spazio
privato dove avviene la creazione”. *Guido Scorza* ha puntualizzato: “Non
dormirò per qualche notte sul tema dell’opt-in/opt-out perché Roberto
Viola, con il suo solito raffinato pragmatismo, mi ha imposto una
riflessione che non avevo fatto sulla riapertura della copyright
directive!”. Ed infine ha ringraziato l’Osservatorio TuttiMedia per sempre
stimolanti occasioni di confronto”. “In Italia passiamo troppo tempo a
discutere – ha sottolineato *Lucilla Sioli* – servono aziende giovani con
giovani. L’Europa fa la sua parte ma abbiamo bisogno anche di politiche
nazionali”.
Per *Scorza*: “il GDPR, regolamento europeo sulla protezione dei dati
personali, può essere una base giuridica seria alla quale guardare per un
governo dell’intelligenza artificiale. Anche se sui piatti della bilancia
vanno messi i diritti del singolo alla protezione della propria identità
personale e il vantaggio per la comunità nel consentire un addestramento
anche con dati individuali reali. Ma, ed è un mio limite, percepisco questo
scenario ancora un pò lontano”.
Il dibattito si è spostato sul concetto di “lingua bene comune” dopo la
provocazione di *de Kerckhove* che afferma: “Tutte le risposte di chat
dovrebbero essere un bene comune”.
A *Roberto Viola* le conclusioni: “Il concetto è molto pertinente, in
questo momento va molto di moda considerare alcuni elementi dell’universo
digitale come beni pubblici, questo sicuramente sarà il tema centrale della
nuova Presidenza brasiliana al G20. Dobbiamo trovare una grammatica
condivisa fra i vari Paesi e in sede Nazione Unite sul concetto
dell’intelligenza artificiale come bene comune”.