
(AGENPARL) – gio 24 agosto 2023 Regione Carabinieri Forestale Campania
Gruppo di Caserta
APPUNTO STAMPA DEL 24/08/2023
CASTELLO DEL MATESE (CE): I CARABINIERI FORESTALE SEQUESTRANO
TRALICCIO PER TELECOMUNICAZIONI ABUSIVO NEL PARCO REGIONALE
DEL MATESE
I militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di San Gregorio Matese e di Alife, con
l’ausilio di funzionari della Soprintendenza per il Paesaggio di Caserta e del dirigente del
locale Ufficio Tecnico del Comune di Castello del Matese (ce), alla località “Pincera” in
agro del comune di Castello del Matese (CE), su proprietà privata, ricadente in: zona
agricola “E” del P.R.G. vigente, zona di tutela di conservazione del paesaggio agricolo di
declivio e fondovalle (C.A.F.) del Piano Territoriale Paesistico – Ambito Massiccio del
Matese approvato con d.m. 04 settembre 2000 dal Ministero per le Attività Culturali, in area
protetta Zona C “Area di Riserva Controllata” del Parco Regionale del Matese, nonché
all’interno di una Zona Speciale di Conservazione denominata “Matese-Casertano” Sito
nuova infrastruttura per telecomunicazioni in fase di esecuzione.
Il sequestro è stato eseguito in quanto l’iter autorizzativo dell’opera, di elevato impatto sul
paesaggio e sull’ambiente, non è risultato essersi perfezionato.
È stata sottoposta a sequestro un’area della estensione di circa 100 mq di terreno all’interno
di un complesso boscato, delimitata da una recinzione in metallo zincato, rialzata con
materiali di riporto con un’altezza media di 1,50 metri rispetto all’originario piano di
campagna, all’interno della quale era in corso di realizzazione, una infrastruttura per
telecomunicazioni, costituita da moduli prefabbricati costituenti il basamento, sul quale è
stata ancorata una struttura metallica in elevazione, avente un’altezza stimata di circa 30
metri, con funzione di sostegno delle antenne.
I responsabili sono stati deferiti in stato di libertà per aver integrato reati in materia
urbanistico-edilizia, per deturpamento del paesaggio, per danneggiamento di area protetta e
per deterioramento di un sito Rete Natura 2000.