
(AGENPARL) – lun 07 agosto 2023 *STUDIO SUL DNA APRE LA VIA PER NUOVI BERSAGLI TERAPEUTICI*
*Team di ricercatrici scopre la presenza di strutture i-Motifs nelle
cellule umane capaci di controllare l’espressione dei geni cellulari*
L’informazione genetica di ogni cellula è contenuta nel DNA. Watson e Crick
nel lontano 1953 hanno dimostrato che esso assume una struttura a doppia
elica.
Numerosi studi susseguitosi negli anni, hanno provato che la struttura del
DNA è molto più dinamica di quanto inizialmente ritenuto. Infatti, può
assumere conformazioni alternative alla doppia elica, definite come
strutture “non canoniche”. Fra queste, i-Motifs (iMs) e G-quadruplexes
(G4s) sono strutture a quattro filamenti che si possono formare in
particolari regioni del DNA in base alla sua composizione.
Ad oggi i G4s sono stati caratterizzati molto di più degli iMs: per questi
ultimi si è ritenuto a lungo che non potessero essere presenti nelle
cellule in quanto la loro formazione si è sempre verificata solo in
condizioni acide ed in provetta.
*Nel lavoro Genome-wide mapping of i-motifs reveals their association with
transcription regulation in live human cells pubblicato come breakthrough
article in «Nucleic Acids Research», un team di ricercatrici tutto al
femminile guidato dalla Prof. Sara Richter dell’Università di Padova
dimostra per la prima volta che gli iMs, così come i G4s, non solo sono
presenti in cellule umane vive, e quindi in condizioni non acide, ma anche
che esplicano una funzione di controllo nell’espressione di geni cellulari.
«Nel nostro lavoro abbiamo evidenziato come la presenza di iMs e G4s sia
una caratteristica intrinseca di ogni linea cellulare e quindi come queste
strutture controllino importanti funzioni cellulari – *spiegano Irene Zanin
ed Emanuela Ruggiero, del Dipartimento di medicina molecolare
dell’Università di Padova e prime autrici dello studio* -. Visto il
coinvolgimento in ruoli chiave della biologia cellulare, iMs e G4s
rappresentano nuovi bersagli terapeutici per diverse e rilevanti patologie
umane, quali cancro, malattie infettive e neurodegenerative.»
Link allo studio: