
(AGENPARL) – gio 27 luglio 2023 Nel link trovate un bel video pronto con interviste e altre foto per eventuale gallery.
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Comunicato Stampa del 27 luglio 2023 [pomeriggio]
SONO DISTANTI SOLO SETTECENTO METRI: DA OGGI UN MURALE UNISCE PALAZZO REALE E DANISINNI
LA FONDAZIONE FEDERICO II LO HA INAUGURATO NELLA COSIDDETTA SCALINATA ARABA CHE COLLEGA L’ITINERARIO ARABO NORMANNO.
IGOR SCALISI PALMINTERI HA REALIZZATO L’OPERA PER LA FONDAZIONE FEDERICO II: INTITOLATA “FIUME DI VITAâ€, È ISPIRATA ALL’ICONOGRAFIA DELLA CAPPELLA PALATINA.
Un murale unisce da oggi Palazzo Reale e Danisinni: sono separati da soli settecento metri, eppure il quartiere sembra un microcosmo lontano dal centro storico e persino molti palermitani affermano di non conoscerlo.
La Fondazione Federico II, che gestisce il Complesso Monumentale di Palazzo Reale, e l’artista Igor Scalisi Palminteri, hanno inaugurato questo pomeriggio in Piazza Danisinni l’opera intitolata “Fiume di Vitaâ€.
La realizzazione dell’opera fa parte di un progetto, avviato dalla Fondazione Federico II e fortemente voluto dal Presidente Gaetano Galvagno, di valorizzazione dell’iconologia arabo-normanna a Danisinni, che all’interno dell’itinerario UNESCO assume un importante snodo culturale e attrattivo, per stessa considerazione dell’UNESCO.
Il murale interviene lì dove un tempo sorgeva la scalinata araba, parte integrante dell’itinerario arabo normanno, anche perché rappresenta il passaggio pedonale strategico, oggi attraversato anche da molti turisti, che unisce il Palazzo Reale, Danisinni e il Palazzo della Zisa, distante pochi minuti a piedi.
Oggi questo passaggio diventa una vera attrazione che mira a rendere centrale il quartiere. La Fondazione Federico II e Igor Scalisi Palminteri, in piena sintonia con Fra Mauro, Parroco della Chiesa Sant’Agnese, hanno voluto creare un “satellite culturale contemporaneo†attorno al Palazzo Reale e al centro di gravità rappresentato dalla Cappella Palatina: per questo nell’opera l’artista ha integrato il tema dell’acqua, caro alla Fondazione, e l’iconologia arabo-normanna presente nei mosaici della Cappella Palatina, in particolare la flora e la fauna. Geograficamente Danisinni è il territorio della depressione naturale di un terreno che un tempo raccoglieva le acque del fiume Papireto, uno dei fiumi che attraversava Palermo.
“Fare parte del Patrimonio Unesco – ha detto il Presidente della Fondazione Federico II Gaetano Galvagno – non può essere considerato un punto di arrivo. È motivo di orgoglio ma anche una responsabilità . La Fondazione Federico II lavora pertanto quotidianamente per la valorizzazione del percorso arabo normanno, di cui fa parte anche Danisinni. L’opera di Igor Scalisi Palminteri inaugurata oggi a Danisinni assume un valore al contempo culturale, turistico ma anche socialeâ€.
“Fiume di vita – dichiara Giampiero Cannella, assessore comunale alla Cultura -, oltre ad essere il nome dell’opera inaugurata oggi, è un progetto di riqualificazione dall’altissimo valore simbolico per il quartiere Danisinni. È un intervento tangibile che rientra nel più ampio percorso di valorizzazione dell’identità storica del luogo, creando un legame, sempre più stretto, tra i siti dell’itinerario arabo-normannoâ€.
“Io e la mia squadra abbiamo dipinto un satellite che ci riporta alla bellezza dei mosaici – ha detto Igor Scalisi Palminteri -. Abbiamo tentato di riproporre la meraviglia che troviamo a Palazzo Reale. Nel momento in cui la Fondazione Federico II e Frà Mauro mi hanno chiesto intervenire qui già due anni fa, ho subito pensato al mosaico e al Papireto, del quale mi parlano sempre, che è lì, presente sotto terra. Attraverso una mimesi lo rappresentiamo e lo evochiamo, non come malinconia del passato, ma come trampolino per poter spiccare il volo e tuffarci dentro quest’acqua. Sono felice che a fine luglio succeda qualcosa in questo quartiere dove succedono poche cose, solitamente concentrate in altre zone della città . Con questo caldo è stata dura, ma ringrazio le diverse realtà che si incontrano per un lavoro collettivo, la Fondazione Federico II che produce questo intervento e che in questo intervento crede perché ha considerato questa scala parte integrante del percorso arabo-normannoâ€.