(AGENPARL) - Roma, 26 Giugno 2023(AGENPARL) – lun 26 giugno 2023 COMUNICATO STAMPA
Salute mentale: in Sicilia situazione disastrosa e dalla Regione il
silenzio nonostante il pressing di associazioni enti e sindacati riuniti
nella Consulta regionale, che hanno presentato un documento di proposte
per migliorare il sistema. Oggi conferenza stampa. Giovedì 29 sit- in di
protesta davanti all’assessorato regionale alla Salute
Palermo, 26 giu- In Sicilia per la Salute mentale si spende per
residente il 36,3% in più rispetto alla media nazionale ma nonostante
questo l’assistenza è “lontana da standard minimi di qualità ed
efficacia”. La denuncia viene dalla Consulta regionale, un cartello di
una ventina tra sindacati, associazioni anche di familiari, enti,
fondazioni, società scientifiche, centrali cooperative, strutture
private accreditate, che ha presentato oggi in conferenza stampa un
report sull’argomento, assieme a una serie di proposte e alla richiesta
al governo regionale di insediamento di un tavolo permanente con
l’obiettivo del miglioramento della situazione attuale, definita
“disastrosa”. Giovedì 29 giugno i promotori dell’iniziativa terranno un
sit- in di protesta a partire dalle 10 davanti all’assessorato regionale
alla Salute. Il documento in realtà è stato consegnato all’assessore
regionale alla Salute lo scorso dicembre “ma finora- ha detto Fiorentino
Trojano, psichiatra- non abbiamo avuto alcun riscontro nonostante si
tratti di un testo che pone problemi urgenti e delinea soluzioni,
firmato da un’ampia rappresentanza del mondo della Salute mentale”.
L’assistenza in salute mentale, sostiene la Consulta, sconta un modello
organizzativo obsoleto, orientato sulla lungodegenza, che vede da un
lato un boom di permanenze nelle comunità terapeutiche assistite, 1.900
giorni rispetto ai 1.059 del resto d’Italia, dall’altro reparti
ospedalieri con posti letto sottodimensionati visto che su 515 posti
letto previsti ne sono attivati solo 328, personale insufficiente,
multiprofessionalità nei Dipartimenti di salute mentale venuta meno.
Mancano psichiatri, infermieri professionali, psicologi, assistenti
sociali, terapisti della riabilitazione, “figure fondamentali per far
fare un salto di qualità al sistema”, ha rilevato Gaetano Agliozzo,
segretario generale della Fp Cgil Sicilia aggiungendo che “le carenze
del sistema le scontano sia i pazienti che le loro famiglie. Noi
sollecitiamo la Regione a rivedere il sistema – ha sottolineato-
secondo le linee e le proposte che indichiamo nel documento”. “La
vertenza- ha detto Nunzio Storaci, presidente del consiglio regionale
Anaao- deve approdare anche sul tavolo del Presidente della Regione”.
Tra le note dolenti le strutture semiresidenziali inferiori sia per
numero che per posti letto rispetto alla media nazionale ( 27,6 per 100
mila abitanti contro 30/100 mila) sia per gli accessi che nell’isola
sono il 25,8% in meno, ma anche “l’inserimento inappropriato di
pazienti giudiziari nelle comunità terapeutiche ( Cta)- dice il
documenti- che prevederebbero ricoveri su base volontaria per
riabilitazione e che invece si vedono impegnate ad assolvere un ruolo
per le quali non sono preparate, né strutturalmente né a livello
organizzativo”. Nelle Cta di Trapani, il 50% dei ricoverati sono
pazienti psichiatrici destinatari di misure cautelari e di sicurezza, a
Messina e Catania il 40% a Palermo il 20% ma un gruppo di circa 14
persone ha sforato il tempo massimo di 6 anni di permanenza. Va peggio
per i pazienti più gravi, con i 23 milioni del budget salute inattivati
a tutt’oggi dalle Asp che stanno ancora istituendo gli albi mentre una
di esse, Siracusa, ha dichiarato che ne attiverà solo per 8 pazienti non
stanziando i due milioni previsti. “Si tratta dell’ 0,2% sul bilancio
delle Asp- ha detto Giuseppe Raimondi, della segreteria della Uil
Sicilia- che vanno distribuiti su tre assi: lavoro e formazione, casa,
habitat, socialità e affettività. L’Asp di Palermo- ha rilevato- ha
coinvolto tutti i soggetti interessati per un progetto, che può
diventare progetto pilota per l’intera Sicilia. E’ chiaro che si tratta
di una vertenza prioritaria”. “E’ scandaloso che in un momento difficile
per i cittadini e le famiglie- ha aggiunto Enzo Ciaravino,
dell’associazione ‘Si può fare Sicilia’- questi fondi non vengano
utilizzati”. Per quanto riguarda strutture residenziali come le
comunità terapeutiche assistite e comunità alloggio, tutte con
assistenza h24, i posti letto sono complessivamente 3.900 e assieme
alle strutture di neuropsichiatria infantile e a quelle per le
dipendenze assorbono il 50% delle risorse del settore. Per il cartello
“è un modello terapeuticamente sbagliato ed economicamente disastroso, a
rischio collasso e che non evita la migrazione sanitaria per molte
patologie come l’autismo, ad esempio, o i disturbi della sfera
alimentare”. Tra ritardi- come quello sull’applicazione per la Salute
mentale e specificamente per le strutture residenziali del “Piano delle
azioni e dei servizi socio- sanitari e del sistema unico di
accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni socio- sanitarie”,
del 2017- cattiva organizzazione e scelte sbagliate su risorse e
personale, “il sistema della Salute mentale non offre garanzie per i
pazienti e neanche per gli operatori, anche in termini di sicurezza”.
Va dunque rivisto.
I firmatari del documento
Cgil Fp Sicilia, Uil Fpl Sicilia, Cgil medici, Cisl Medici, Uil medici,
Cgil Sicilia, Uil Sicilia, Cgil Palermo, Anaao Assomed,Cimo,Unione
nazionale delle associazioni per la salute mentale (Unasam)sezione
Sicilia, Associazione nazionale genitori persone con autismo (Angsa)
sezione Sicilia, Si può Fare per il lavoro di comunità Sicilia,
Associazione Ligabue Caltanissetta, Associazione delle famiglie con
disagio psichico Siracusa, Associazione Insiemi Si Può Agrigento,
Associazione Famiglie per la vita Catania, Società italiana
riabilitazione psicosociale Sicilia, Società italiana di
neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza sezione Sicilia,
Società Italiana di epidemiologia psichiatrica,Fondazione Giovanni
Amato, Meravigliosa mente odv, Società italiana neuropsichiatria
infantile, Ail