
(AGENPARL) – lun 19 giugno 2023 Di recente l’assessore regionale agli enti locali Ossanna ha risposto a una
nostra interrogazione (la 160/XVI
riguardo alla mancanza di regole specifiche per disciplinare la
partecipazione degli stranieri alla vita locale nel Codice degli Enti
Locali del Trentino-Alto Adige/Sudtirol.
Da gran signore qual’è, ci ha fatto sapere che a suo avviso la nostra tesi
“non risulta fondata”. Per giustificare il suo illuminato pensiero Ossanna
richiama uno studio di Tommaso Bertazzo del 2021, il quale ha indagato il
fenomeno della partecipazione degli immigrati alla vita pubblica locale a
partire dall’analisi degli statuti dei 752 comuni italiani al di sopra dei
15.000 abitanti, i quali rappresentano il 9,5% su un totale di 7.901 comuni
italiani. Secondo questa indagine, il Trentino-Alto Adige si collocherebbe
nella parte alta della classifica dei territori che incentivano la
partecipazione degli stranieri, per cui per l’assessore non c’è bisogno di
produrre norme specifiche. Come al solito, va tutto benissimo, signora la
marchesa.
Fosse vero saremmo tutti contenti. Peccato che, come purtroppo spesso
accade, l’analisi dell’assessore risulti piuttosto superficiale. Anziché
fare un’analisi sugli statuti comunali della nostra Regione, Ossanna
riprende infatti una ricerca nazionale, fatta su meno di un decimo del
totale dei Comuni italiani, quelli con più di 15 mila abitanti. Nelle due
province autonome i Comuni di quelle dimensioni sono un numero estremamente
limitato: 5 comuni su 166 in Trentino e 5 su 116 in Alto Adige/Sudtirol (10
comuni su 282 ovvero il 3,5% del totale). Solo questo basterebbe per
evidenziare la superficialità e il disinteresse della politica regionale
rispetto alla tematica della partecipazione e dell’integrazione degli
stranieri alla vita pubblica locale, visto che fino ad oggi pare che non
siano stati raccolti dati specifici per il Trentino-Alto Adige e che non vi
sia nessuna intenzione di colmare tale mancanza per il prossimo futuro.
Nella risposta si fa peraltro riferimento alla consulta permanente degli
stranieri a Levico Terme. Da notare che questa è prevista dallo Statuto
comunale ma che non è mai stata convocata. Infatti, dopo un tentativo
fallito circa 4 anni fa, l’amministrazione comunale ha archiviato
l’iniziativa. A quanto mi risulta nemmeno a Lavis ed a Pergine (entrambi
citati) esiste una consulta permanente attiva. Questo per dire di quanto
ne sappiano gli assessori della Regione delle cose che scrivono (o che
vengono scritte per loro?).
P.S.
Abbiamo anche presentato l’interrogazione provinciale 4565/XVI
sulla mancata costituzione della Consulta provinciale per gli stranieri.
Cosa credete che ci risponderanno?
Alex Marini, Consigliere regionale Trentino-Alto Adige-Südtirol
Diego Nicolini, Consigliere regionale Trentino-Alto Adige-Südtirol
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Alex Marini (M5S)
Consigliere della Provincia autonoma di Trento
http://www.alexmarini.com <https://alexmarinim5s.wordpress.com/>