
(AGENPARL) – lun 05 giugno 2023 Progetto per decarbonizzare il territorio. In totale investiti 5
milioni
Pordenone, 5 giu – "Sulla qualit? dell'aria e dell'acqua la
nostra sensibilit? ? continuamente cresciuta. Lo dimostrano sia i
progetti avviati fino ad oggi sia le politiche messe in atto
nella scorsa legislatura, che hanno come obiettivo quello di
anticipare di cinque anni – e quindi al 2045 – rispetto gli
obiettivi fissati dal Green Deal Europeo la decarbonizzazione in
Friuli Venezia Giulia".
Lo ha detto l'assessore regionale Fabio Scoccimarro partecipando
oggi a Trieste nell'aula magna "Rita Levi Montalcini"
dell'ospedale Cattinara al convegno "Acqua&aria come determinanti
per l'ambiente" nell'ambito del convegno per la Giornata mondiale
dell'ambiente.
L'esponente dell'Esecutivo Fedriga ha posto in luce alcuni degli
interventi che l'Amministrazione regionale ha gi? attuato nella
scorsa legislatura sul tema, preannunciando anche alcune novit?
che verranno attuate a breve. "Tra le azioni che abbiamo messo in
moto – ha detto Scoccimarro – figurano i 'Polmoni verdi' ai quali
abbiamo destinato 3 milioni di euro per la creazione di nuove
aree verdi urbane al fine di mitigare gli effetti dei cambiamenti
climatici e dell'impatto antropico urbano sulle aree popolate. A
queste risorse faranno seguito ulteriori 2 milioni di euro
predisposti per la prossima norma di assestamento a luglio".
"Inoltre – ha aggiunto l'esponente dell'esecutivo – la Regione ?
in prima linea anche con i contributi fino a 1.500 euro per la
rimozione e lo smaltimento dell'amianto dagli edifici privati
adibiti a uso residenziale. In questo ambito, nel 2019 ? stata
compiuta una mappatura ad alta definizione utilizzando uno
specifico drone per riconoscere dall'alto le strutture che ancora
utilizzano le coperture in cemento amianto".
Ma ci? che per Scoccimarro resta un simbolo della politica
ambientale attuata dalla Regione in Friuli Venezia Giulia nel
corso dell'ultima legislatura ? senza dubbio ci? che ? stato
compiuto nei confronti della Ferriera di Servola. "Non ci siamo
limitati alle misure di contenimento delle emissioni – ha detto
l'assessore – ma abbiamo voluto spingere per una riconversione
dell'area, che andasse a eliminare quelle emissioni. Cos?, per il
futuro dei nostri figli e la salvaguardia dell'ambiente
circostante, non potevamo accettare che un impianto del 1897 ne
determinasse la qualit? della vita. Una migliore qualit?
dell'aria e dell'acqua non solo ha comportato una
riqualificazione dell'area circostante, ma si ? anche riverberata
nella crescita di valore degli immobili e dell'economia
limitrofa. Questa costante interconnessione tra i vari portatori
di interessi la abbiamo concertata anche con gli Stati
confinanti, trovando riduttive le iniziative che mirano a isolare
le diverse realt?, invece che metterle a confronto".
Per quanto riguarda il futuro, Scoccimarro ha evidenziato che, in
sinergia con le Repubbliche di Slovenia e Croazia, ? stato
avviato il processo della costituzione di una valle dell'idrogeno
nel Nord Adriatico. "Un'iniziativa giovane – ha detto l'assessore
regionale – che mira a condensare nei tavoli istituzionali il
sapere scientifico e le necessit? imprenditoriali con la difesa e
la salvaguardia dell'ecosistema".
ARC/AL
051335 GIU 23