
(AGENPARL) – gio 01 giugno 2023 COMUNICATO STAMPA
Le Associazioni del Gruppo incontrano il Ministro della Salute Schillaci:
sul tavolo risorse e strumenti per ridisegnare un sistema sanitario a misura dei pazienti con tumore
Oggi il Ministro della Salute, Orazio Schillaci ha incontrato alla Camera dei deputati le Associazioni pazienti del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” impegnato
nella tutela dei diritti dei pazienti oncologici e onco-ematologici.
Oggetto del question time alcuni dei punti prioritari riportati nell’Accordo di Legislatura 2022-2027
del Gruppo: prevenzione, screening e liste d’attesa, team multidisciplinari e multiprofessionali
per la presa in carico globale del paziente con tumore, digitalizzazione sanitaria.
Roma, 1° giugno 2023 – Risorse e strumenti per ridisegnare un sistema sanitario a misura dei pazienti che convivono con un tumore su temi prioritari. È quello che le Associazioni dei pazienti oncologici e onco-ematologici del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” insieme agli Intergruppi parlamentari di Camera e Senato, hanno chiesto al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel corso dell’incontro avvenuto oggi presso la Nuova Aula dei Gruppi della Camera dei deputati.
L’incontro, tenutosi secondo lo schema del question time, segue il colloquio avvenuto lo scorso marzo durante il quale sono stati presentati al Ministro Schillaci i 12 punti del nuovo Accordo di Legislatura 2022/2027, siglato dalle Associazioni insieme ai partiti a favore dei diritti dei pazienti oncologici e onco-ematologici, che rappresentano le priorità su cui il Gruppo sta lavorando nel dialogo con le Istituzioni.
All’attenzione del Ministro Schillaci sono stati portati alcuni temi urgenti per le Associazioni come: le difficoltà per le liste d’attesa per gli screening, gli esami strumentali e gli interventi chirurgici; la necessità di cambiare le fasce target di alcuni screening oncologici come quello del tumore mammario e della cervice uterina; l’importanza di rendere strutturale e omogeneo sul territorio nazionale l’approccio multidisciplinare e multiprofessionale al paziente con tumore, agevolando anche il medico di medicina generale nell’indirizzare il paziente al migliore centro specialistico; il bisogno di migliorare l’attenzione e la comunicazione in tema di prevenzione e adesione agli screening; ultima ma non in ordine di importanza la digitalizzazione sanitaria affinché al più presto diventi realtà uniforme e concreta in tutte le Regioni italiane.
«Incontri come quello odierno sono occasioni importanti per garantire momenti di confronto e ascolto con le realtà che ogni giorno assicurano supporto ai pazienti oncologici – ha detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci –
I temi affrontati sono al centro della nostra azione orientata, da subito, a garantire risorse e strumenti per il recupero delle liste d’attesa. Riguardo la popolazione target dei programmi di screening, il Piano Oncologico Nazionale 2023-2027 prevede tra gli obiettivi strategici l’allargamento delle fasce di età per lo screening mammografico dai 45 ai 74 anni e per lo screening colorettale dai 50 ai 74 anni, nonché il miglioramento dell’adesione agli screening organizzati da parte dei gruppi vulnerabili e degli invisibili. Prevede inoltre che, per ogni tipo di tumore, sia identificato il Gruppo Multidisciplinare composto da medici, infermieri e altri operatori sanitari, che prende in carico i pazienti e condivide il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale, definendo per ciascuna figura professionale il ruolo e le responsabilità, compreso quello del Case manager. Anche gli investimenti messi in campo per la digitalizzazione della sanità avranno un impatto significativo per migliorare l’assistenza ai malati oncologici e naturalmente la ricerca su cui siamo fortemente impegnati. Sono certo che anche con la collaborazione fattiva delle Associazioni dei pazienti sapremo garantire un’assistenza sempre più vicina ai bisogni delle persone».
«Sono veramente grata al Ministro Schillaci per la disponibilità e le risposte che ci ha dato, è stato un privilegio essere ricevuti e poter rivolgere direttamente a lui domande su problematiche che ci stanno veramente a cuore. Tutto questo schiude alla speranza di veder migliorare concretamente la condizione dei pazienti – commenta Annamaria Mancuso coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” – Si aprono grandi opportunità in vista dei finanziamenti previsti dal PNRR per ripensare ad una sanità capace di essere più vicina ai pazienti e alle loro esigenze. L’incontro è stato un’occasione importante di dialogo e confronto per avviare una riflessione sui bisogni non soddisfatti dei malati e per favorire, anche attraverso il coinvolgimento delle Associazioni, una politica sempre più ispirata al miglioramento dell’assistenza e della ricerca in campo oncologico e onco-ematologico. Questo è l’inizio della nostra collaborazione con il Ministro della Salute, che stimiamo per la sua sensibilità verso i temi cari all’oncologia e che affiancheremo nei prossimi anni nel nostro obiettivo comune a favore di una migliore presa in carico e cura delle persone con tumore».
«Una politica che si presta ad ‘ascoltare’ le necessità dei pazienti è quella ‘buona’ politica che oggi abbiamo dimostrato di riuscire a fare – sottolinea l’On. Vanessa Cattoi coordinatrice dell’Intergruppo “Insieme per un impegno contro il cancro” alla Camera dei deputati – ringrazio il Ministro Schillaci per il tempo che ci ha concesso e per la comprensione dimostrata, ringrazio le Associazioni del Gruppo intervenute e coordinate da Annamaria Mancuso, oltre a ringraziare doverosamente tutti i colleghi parlamentari che hanno partecipato e che porteranno avanti insieme a me e con il nostro Intergruppo parlamentare, un impegno legislativo concreto a sostegno dei malati oncologici e onco-ematologici e delle loro famiglie. La prevenzione è il primo strumento che abbiamo contro il cancro e sensibilizzare la popolazione sull’importanza degli screening e i controlli per prevenire e tenere sotto controllo le neoplasie, è una priorità della politica a tutti i livelli istituzionali. L’altra carta importante è la digitalizzazione sanitaria, sempre più diffusa in alcune realtà regionali e provinciali ma non ancora diffusamente realizzata. L’accesso all’innovazione permette di garantire efficienza e assistenza e cure sempre più personalizzate. Fondamentale la competenza specialistica dei medici per garantire l’approccio multidisciplinare e multiprofessionale al malato oncologico ed onco-ematologico. Le Associazioni dei pazienti sono consapevoli dell’enorme lavoro da fare, portatrici come sono dei bisogni dei malati e delle loro famiglie».
«Promuovere il percorso di diagnosi precoce può essere molto spesso garanzia di salvezza, di cura e di guarigione rispetto a una patologia da cui si è affetti e avere così una qualità di vita migliore per se stessi e per la propria famiglia – commenta il Sen. Guido Quintino Liris coordinatore dell’Intergruppo “Insieme per un impegno contro il cancro” al Senato della Repubblica – In un momento in cui la sanità assorbe moltissime energie economico-finanziarie nello Stato e nelle Regioni e la coperta è corta, può essere anche un elemento di risparmio: combattere prima e meglio le patologie oncologiche vuol dire poter investire risorse sul territorio, sull’assistenza a livello domiciliare, sulle case delle salute, sulla telemedicina, sulla digitalizzazione contenuta anche nel PNRR. L’obiettivo è quello di migliorare la gestione delle patologie cronico-degenerative, in considerazione dell’età media più alta e dell’impatto sulla società. Agire sullo screening e sulla prevenzione è quindi un investimento e non una spesa e questo è quello che noi come Intergruppo abbiamo intenzione di promuovere, come ufficiali di collegamento tra il territorio e la catena di comando che in questo caso è il Ministero della Sanità. Ringraziamo per questo un Ministro molto competente come Schillaci che ha voluto presenziare ad una iniziativa così importante e le associazioni per l’attività che fanno da anni e lo sprone che danno alla nostra attività di legislatori».