
(AGENPARL) – sab 29 aprile 2023 Il presidente Cavion sulla Festa del Lavoro: “Per affrontare il mondo in cambiamento,
anche dal punto di vista del lavoro, serve dialogo e inclusività”
“Il 1° maggio è la giornata dedicata a quanti ogni giorno, con orgoglio, mettono il
meglio di sé in quello che fanno per farlo al meglio. Per questo tra i lavoratori che oggi
vanno ricordati, e ai quali va il grazie della comunità, non mancano gli artigiani e i
piccoli imprenditori che rappresentano oltre il 98% delle attività produttive italiane e
che hanno nel lavoro la loro caratteristica peculiare -commenta il presidente di
Confartigianato Impese Vicenza, Gianluca Cavion-. A nostro modo di vedere il lavoro
deve avere come caratteristica principale l’inclusività nel senso più ampio del termine
perché l’impresa non è un soggetto a sé ma l’insieme di persone che a vario titolo
investono nella sua crescita anche a beneficio dell’intera comunità. Per le dimensioni
delle nostre imprese ogni componente si sente parte attiva come in una grande
famiglia, anche in virtù del rapporto quotidiano e fianco a fianco tra l’imprenditore e il
collaboratore. Quanti artigiani durante la pandemia erano preoccupati sì per il blocco
delle attività ma anche per le tante famiglie che attraverso di loro potevano contare su
un’entrata mensile? È questa quella che si chiama responsabilità sociale, verso il
singolo e verso la comunità di appartenenza, che da sempre caratterizza l’artigianato.
Oggi si parla sempre più spesso, non a caso, di ‘capitale umano’ intendendo con questo
valorizzare proprio la componente ‘umana’ dell’impresa che ne rappresenta il cuore,
perché il lavoro di persone motivate, apprezzate e valorizzate, porta a risultati di
successo in ogni contesto. Gli artigiani lo sanno da tempo: in tanti ora ne discutono
eppure da sempre il lavoro, qualsiasi tipo di occupazione, ha una sua dignità che va
riconosciuta non solo economicamente perché il lavoro rimane una delle fondamentali
espressioni dell’essere umano, e al lavoro si passa gran parte del proprio tempo”.
“Ai professionisti dello scontro, quindi, preferiamo il dialogo con chi, con spirito di
collaborazione e confronto, favorisce una lettura delle dinamiche del lavoro, anche
criticamente costruttiva, ma mai finalizzata a un ‘noi contro voi’. La logica delle
barricate ha dimostrato sempre la sua fallibilità e a farne le spese sono stati quanti nel
1
lavoro avevano una risorsa fondamentale. Per rispetto proprio di chi si impegna
quotidianamente, Confartigianato ha sempre ribadito la sua contrarietà al reddito di
cittadinanza a favore del ‘reddito per il lavoro’ che favorisca l’inserimento in contesti
produttivi”, continua Cavion.
Conclude il presidente: “Oggi il mondo del lavoro sta conoscendo una nuova fase.
Mancano professionalità e competenze da inserire in azienda, i giovani chiedono
nuove modalità di coinvolgimento nei processi produttivi, gli occupati con qualche
anno in più devono acquisire nuovi saperi per affrontare un mondo in cambiamento.
Sono queste le sfide che attendono tanto gli artigiani che i lavoratori due soggetti che
devono intraprendere un cammino comune, pur con le dovute differenze, per il
benessere di tutti coinvolgendo anche altri soggetti, altri lavoratori, come quelli del
mondo della scuola che formano i lavoratori e gli imprenditori di domani”.
Comunicato 53 – 29 aprile 2023
2