
(AGENPARL) – mar 25 aprile 2023 Con preghiera di diffusione e pubblicazione.
Colgo l’occasione per informare che da domani, con l’inizio della nuova legislatura, non sarò più il referente per la stampa del M5S in Consiglio regionale.
Grazie a tutti per la preziosa collaborazione in questi anni.
Ufficio stampa Gruppo Movimento 5 Stelle Consiglio regionale Fvg
Roberto Urizio
COMUNICATO STAMPA
Ussai: “Nuovo PEU, volantinaggio per smentire Riccardi e informare i consiglieri regionali”
Un volantinaggio per un voto consapevole dei neo eletti consiglieri regionali sul nuovo Piano dell’emergenza urgenza verrà effettuato dal MoVimento 5 Stelle di Trieste all’ingresso del palazzo di piazza Oberdan mercoledì 26 aprile, in occasione della prima seduta del rinnovato Consiglio regionale.
“Vogliamo far conoscere ai consiglieri, che dovranno discutere e votare il Piano in Commissione, quanto proposto dai tecnici già nel 2019 e che dovrebbe essere confrontato con il Piano calato dall’alto da ‘tecnici nominati’. Un documento che smentisce le affermazioni di Riccardi, quando parla di ‘sindacalismo territoriale’ – spiega il coordinatore del M5S di Trieste, Andrea Ussai – e, analizzando punti di forza e di debolezza delle diverse ipotesi riorganizzative, consente di affrontare il dibattito in maniera consapevole”.
“I consiglieri regionali devono sapere, infatti, che il Tavolo tecnico regionale dell’emergenza urgenza del dicembre 2019, istituito su mandato dal confermato assessore Riccardi, proponeva come modello migliore quello con due centrali (una a Palmanova e l’altra a Trieste) ricomprese in dipartimenti di emergenza aziendali” ricorda Ussai.
“Ma non solo – conclude l’esponente M5S -. Lo stesso Tavolo tecnico bocciava le proposte di riorganizzazione con il mantenimento della Centrale unica, sia con l’ipotesi che prevedeva l’utilizzo esclusivo di personale dipendente dell’Azienda regionale di coordinamento per la salute (ARCS), come previsto dal 2015 in epoca Serracchiani, sia con quella che considerava anche professionisti provenienti dalle diverse Aziende sanitarie. Quest’ultima fattispecie è puntualmente riproposta nel ‘nuovo’ Piano del 2023, in cui si obbliga il personale a lavorare anche nella Centrale unica, continuando a prevedere incentivi economici per non fare scappare gli operatori e mantenere in vita un modello fallimentare”.