
[lid] Il Dottor Paolo Corradini è Direttore Struttura Complessa di Ematologia e Direttore ad interim Struttura Complessa Immunoematologia e medicina trasfusionale (SIMT). È membro delle maggiori società internazionali di ematologia e trapianto, ed è stato presidente della Società Italiana di Ematologia Sperimentale. Svolge attività didattica come Professore Ordinario di Ematologia presso l’Università degli Studi di Milano, è direttore della Scuola di Specializzazione in Ematologia, e coordinatore del Dottorato di Ricerca in Ematologia Sperimentale.
“Come ematologici durante la pandemia ci siamo resi conto della follia di informazioni sbagliate che erano presenti nei vari talk show televisivi dove presunti giornalisti, presunti medici, presunti biologici, presunti virologi dicevano di tutto e di più. Abbiamo vissuto lo sconforto dei nostri pazienti, già vivevamo nello sconforto di vivere nella pandemia, la paura di ammalarsi e portare a casa la malattia, la paura di trasmettere noi la malattia ai nostri pazienti. Il 37% dei nostri pazienti nella prima fase pandemica è morto quando ha contratto il covid, quindi la popolazione più fragile di tutti i tipi di pazienti. Tutto questo ci ha spinto a dire ‘Basta, facciamo chiarezza’. Così abbiamo fatto il primo incontro della SIE con i pazienti a Bologna. Dopo 1 anno abbiamo deciso, in collaborazione con l’AIL da 50 anni, di istituzionalizzarlo e di tenerlo come appuntamento annuale. Appuntamento di verità scientifica nell’informazione che viene trasmessa ai pazienti direttamente da coloro che se ne prendono cura e un modo di fare di ‘lobbing’ tutti insieme sui vari stakeholders per far capire che ci sono queste tematiche, come la riforma sanitaria. […] I pazienti rappresentano una massa enorme di persone, quindi contano molto più degli ematologici e fanno sentire la loro voce con i loro caregivers (familiari) per creare questa massa che cerca di provare a far modificare in meglio un sistema fantastico, perché il sistema sanitario universalistico che ha il nostro Paese è una realtà bellissima, prevalentemente con tante luci (merito della politica) da tenere assolutamente stretta. Adesso che c’è la reale possibilità che questo sistema venga intaccato, secondo me tutti insieme dobbiamo metterci a lavorare perché non sia così.”