
(AGENPARL) – mer 12 aprile 2023 AIMAG: IL SILENZIO VOLUTO DA CHI HA UN PIANO, PRIVO DI VANTAGGI PER I CITTADINI
Roberto Lodi (Assessore al Bilancio – Comune di Mirandola): “Accendere i riflettori per
evitare uno scippo silenzioso”
Sul fronte Aimag si continua a giocare – volutamente a riflettori spenti – una partita
essenziale che riguarda il destino di un’azienda che opera, e si relaziona, su di un territorio
vasto che include la Bassa Modenese, la Bassa Mantovana e le Terre d’Argrine. Lusinghe,
e “grinfie politiche” continuano a strisciare lentamente, ma inesorabilmente, allo scopo
politico e personalistico di privare il nostro territorio di un’azienda in piena salute, oltre che
importantissimo centro di erogazione lavorativa (per oltre 600 lavoratori) e fornitore di
lavoro per decine di aziende del territorio, redistribuendo contestualmente utili ai Comuni
soci. Risorse preziose e strategiche che la compartecipano al funzionamento degli asili,
delle scuole e dei servizi sociali e assistenziali delle nostre città.
Le mire di un socio privato, e gli interessi curricolari di qualche Sindaco in conclusione di
mandato, rischiano di compromettere questo patrimonio della comunità in un momento
storico incerto, nel quale ogni minima risorsa da ridestinare al territorio va difesa ad ogni
costo. Sorprende, in tal senso, il silenzio di soci di assoluto rilievo, come ad esempio la
Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi che detiene il 7.5% e la Fondazione Cassa di
Risparmio di Mirandola che partecipa per un 2.5%.
Non è più il momento di posizioni tiepide o pareri timidi: o si opta per il consolidamento
dell’attuale forma di governance, garantita dal Patto di sindacato che assicura ai comuni la
maggioranza nell’assemblea dei soci, o ci si avventura verso il capitale di puro rischio,
cedendo a costo zero al socio Hera: società quotata in borsa che risponde a logiche
completamente estranee al carattere territoriale e sociale rivestito da questa nostra
azienda.
E’ giunto il tempo delle decisioni: il momento in cui ognuno si assuma le proprie
responsabilità. Mirandola, dal canto suo assieme tanti altri comuni, lo ha fatto ed intende
continuare questa battaglia, scongiurando lo scippo di un patrimonio che non è dei Sindaci
o dei manager, bensì appartiene ai cittadini.
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